3 Aprile 2009

Il senso di rinascita e di speranza nel museo ebraico

di Marina Greco (Blog Roma. Interviste Musei)

Irit Levy, responsabile comunicazione del Museo Ebraico di Roma, intervistata dalla Redazione di Comuni-Italiani.it:

Museo Ebraico

Locandina museo ebraico

Come è nato il Museo?
Aperto nel 1960 all’interno del complesso monumentale del Tempio Maggiore, il Museo Ebraico di Roma nasce per raccogliere, valorizzare e mostrare le collezioni della Comunità Ebraica di Roma.
Sei sale espositive allestite su oltre 700 mq, con un percorso didattico studiato per offrire risalto ai magnifici oggetti d’arte e ai preziosi documenti, che raccontano la storia bimillenaria degli ebrei di Roma, le relazioni fra gli ebrei e la città, il contributo della Comunità Ebraica di Libia arrivata nel 1967, le feste dell’anno e quelle della vita. Un punto di riferimento unico per scoprire le tradizioni, la religione e la storia degli ebrei romani, appartenenti a una comunità fra le più antiche al mondo.

Qual è il patrimonio che lo caratterizza?
Argenti romani del Sei e Settecento, tessuti preziosi provenienti da ogni parte d’Europa, pergamene miniate, marmi scampati alla distruzione delle Cinque Scole, documenti e oggetti di vita quotidiana usati nel ghetto. Ma anche calchi di lapidi provenienti dalle catacombe di Roma e dalla sinagoga di Ostia antica, manoscritti del Medioevo e piante della città che ricostruiscono la presenza ininterrotta degli ebrei nella capitale per oltre duemila anni.

Cosa attira di più i visitatori?
Indubbiamente la visita al Tempio Maggiore, al quale è possibile accedere direttamente dal museo solo se accompagnati da una delle nostre guide. La sorpresa dei visitatori è grande però quando, entrando all’interno del museo, scoprono che c’è molto da vedere, da capire e da imparare su un popolo la quale storia nella capitale risale a oltre 22 secoli fa. Una storia fatta non solo di persecuzioni ma anche di aneddoti, curiosità, tradizioni, arte e cultura.

Quale opera o collezione le piace personalmente di più?
Personalmente mi incuriosisce in particolar modo la collezione che risale al periodo che va dal 1555 al 1870: una raccolta di opere, tessuti, oggetti e documenti che narra della vita quotidiana nel ghetto e in particolare delle Cinque Scole, comprese la lingua, la cucina, l’architettura, l’istruzione e gli organismi di assistenza, le cosiddette confraternite.

Qual è la valenza didattica del suo patrimonio? Come e con quali risultati si rivolge agli studenti?
Il Museo Ebraico di Roma è un museo che racconta la storia di una comunità antichissima la cui origini risalgono a 22 secoli fa, e che si mantiene ancora oggi attiva e vitale. Scrigno di una parte della storia di Roma, il Museo Ebraico di Roma non appartiene, in senso concettuale, solo agli ebrei, ma è un museo civico, che evidenzia i rapporti fra gli ebrei romani e la città eterna, capitale di una nazione che ha avuto per oltre duemila anni un rapporto molto speciale con l’ebraismo. Non a caso i temi privilegiati sono la definizione dell’identità dell’ebraismo, e in particolare quello romano.
Il Museo Ebraico di Roma pone grande attenzione nei confronti delle scuole, infatti dal 22 novembre 2005, data di riapertura del museo, circa 80.000 studenti hanno visitato le nostre sale partecipando alle visite guidate richieste dai loro istituti. La visita, studiata specificamente per alunni di ogni fascia d’età, prevede una guida dedicata che accompagna gli studenti attraverso le sei sale espositive, narrando non solo la storia, ma anche aneddoti, curiosità, riti e tradizioni degli ebrei romani.
La visita include anche l’ingresso al Tempio Maggiore e al Tempio Spagnolo, altrimenti non aperti al pubblico e visitabili solo tramite l’ingresso al museo.
Infine, nella sala sei viene proposto a ciclo continuo, in italiano e in inglese, il video Una Stella sul Tevere, gli ebrei a Roma dall’Emancipazione a oggi, che ripercorre attraverso testimonianze e filmati il triste periodo della Comunità Ebraica durante il periodo delle leggi razziali e della deportazione, ma il messaggio che ci lascia il filmato è soprattutto il senso di rinascita e di speranza per il futuro.

Riferimenti:
Museo Ebraico di Roma
Lungotevere Cenci - 00186 Roma
Telefono: 06-68400661
Indirizzo email: com@museoebraico.roma.it
Sito Web: www.museoebraico.roma.it

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