10 Aprile 2009

In giro, con l’eclettico artista di Mirto

di Lucio Rodino (Blog Crosia. Interviste Varie)

Peppe Voltarelli

Peppe Voltarelli

Peppe Voltarelli è un artista calabrese che, tra un impegno e l’altro, ama tornare sempre nella sua Mirto, la frazione marina di Crosia.
Egli è un cantautore, fondatore e frontman per quindici anni del gruppo “Il parto delle nuvole pesanti” con cui ha realizzato sette dischi. Ha fondato a Bologna l’Emir (Ente Musicisti Italiani Rilassati), organo indipendente di autori e agitatori culturali. Ha realizzato recital, documentari e film insieme a Giuseppe Gagliardi tra cui “Doichlanda”, un documentario sugli italiani in Germania, e “La vera leggenda Tony Vilar”. Ha partecipato a importanti rassegne e ha cantato al concertone del primo maggio in piazza San Giovanni a Roma.
L’eclettico artista intervistato su Crosia per Comuni-Italiani.it

Può farci una breve descrizione della città e dei suoi luoghi?
Crosia è un comune di circa diecimila abitanti in provincia di Cosenza. Il paese è ricco di angoli suggestivi che meritano di essere visitati. C’è il Centro storico, con le sue caratteristiche viuzze e i suoi palazzi antichi, il Castello feudale, la Chiesa Matrice dedicata a S. Michele Arcangelo, la Chiesa della Madonna della Pietà, la Torre di S. Tecla e la Torre del Giglio e la Chiesa del Divin Cuore di Gesù con i suoi mosaici.

Qual è la cosa che preferisce di Crosia e dei suoi abitanti e quella invece che non sopporta?
La semplicità, l’ingenuità dello spirito contadino e la capacità di adattarsi ai cambiamenti climatici politici e amministrativi. Viceversa non digerisco la poca fiducia nei propri mezzi, l’immobilismo e l’abitudine a essere dominati, comandati e precettati. E poi, soprattutto, la poca valorizzazione della memoria collettiva.

Qual è il ricordo più bello legato alla città e quali i luoghi imperdibili?
Il silenzio che avvolge il centro storico, il senso di pace e la distanza dal resto del mondo quando ti scaldi davanti alla focarina durante le feste di Natale, in piazza, in perfetta solitudine.
Tra i posti più belli e sicuramente da vedere la Torre di Santa Tecla, la chiesa di San Michele Arcangelo, la Madonna della Pietà.
Poi c’è la casa cantoniera al casello cittadino, da dove si vede la potenza del fiume Trionto, anticamente navigabile, e il passaggio a livello che porta al mare.

Ci può descrivere il giro turistico che farebbe fare a un suo amico che non conosce il paese?
Partirei con una lunga passeggiata sul mare, a piedi, dalla foce del Trionto fino al Fiumarella, per poi salire a Crosia dalla strada di Cuppo (sono circa sette chilometri), respirando l’aria pulita a pieni polmoni. Non dovrebbe poi mancare un giro del centro storico per fare una visita alle chiese, a piazza del Popolo, e per chiacchierare in scioltezza con la gente di Crosia che è molto ospitale.

Poi cosa farebbe ancora?
Prima di continuare, non potrebbe mancare l’assaggio di un bicchierino di piretta, il liquore tipico di Crosia, e poi al tramonto un saluto al fiume Trionto, dominatore incontrastato della vallata.
Poi di nuovo scenderei al mare lungo la Strada Statale 106 per tuffarci nell’affascinante mondo del non finito calabrese (lo stile architettonico tipico della zona); cena nel ristorante tipico gestione familiare (il rustico da Gaetano) oppure pesce spada da Giacomino e poi serata di locali sul lungomare.

Ci sono delle manifestazioni da segnalare?
C’è la festa di San Michele al centro storico, la Focarina a Natale, col fuoco che rimane acceso per quasi un mese. Molto sentita è anche la Festa del Cuore di Gesù a Mirto (la frazione marina di Crosia) e la fiaccolata per la Madonna della Pietà ogni 23 maggio. Ci sono poi grandi spettacoli dal vivo e funzioni religiose molto belle e frequentate soprattutto d’estate.

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