Percorrendo delle belle strade circondate dalla campagna toscana, si arriva al comune di Larciano. Vicinissimo a Lamporecchio e a Monsummano Terme, è un comune della Valdinievole con una caratteristica fondamentale: si tratta infatti di un comune “sparso”, formato cioè da più frazioni separate fra loro. Questa caratteristica è immediatamente visibile ai visitatori: per visitare i vari luoghi d’interesse è infatti necessario spostarsi da una frazione all’altra. Per questo è consigliato recarvisi in macchina: eventualmente, la stazione più vicina è quella di Montecatini-Terme. Da lì è possibile recarsi a Larciano con i mezzi pubblici.
Una delle frazioni è Larciano Castello: proprio qui nasce la storia del comune, e qui si trovano alcuni importanti monumenti.
La storia di Larciano è infatti antichissima: dal decimo secolo risulta come signoria dei conti Guidi. Successivamente venne venduta al comune di Pistoia e nel 1400 venne conquistata e sottomessa da Firenze. Divenne così una podesteria, governata dal famoso Francesco Ferrucci. Bisogna arrivare al 1772, per vedere Larciano far parte del comune di Lamporecchio: mentre nel 1897 divenne comune autonomo.
Purtroppo, la storia di Larciano è conosciuta anche per un tragico evento: il 23 agosto 1944, truppe nazi-fasciste massacrarono circa 200 persone, per “punire” il paese che sosteneva la guerriglia partigiana.
Per ricordare questo drammatico avvenimento, nel 2003 è stato inaugurato nella frazione di Castelmartini il “Monumento ai martiri del Padule di Fucecchio”, mentre il 23 agosto 1996 è stato inaugurato il “Giardino della Memoria”, sempre nella frazione di Castelmartini.
A San Rocco di Larciano si può invece ammirare il palazzo comunale, inaugurato nel 1997. Si trova nella piazza di San Rocco, dirimpetto alla chiesa omonima, che ha una storia curiosa: venne infatti voluta dalla popolazione nel 1631, per ringraziare il fatto che l’epidemia di peste allora in corso si stava allontanando. San Rocco è infatti il santo protettore contro questa malattia, e venne quindi intitolata a lui.
Da un punto di vista turistico, la frazione di Larciano Castello è molto interessante. Ha mantenuto l’urbanistica di impianto medievale (è questo, infatti, il nucleo più antico del comune), con tanto di cinta muraria e torre quadrangolare sulla “rocca” (la parte più alta del paese), dalla quale si gode un bel panorama di tutta la valle. Per chi è interessato alle visite nei musei, vi si trova il museo civico: raccoglie oggetti di diverse epoche, tutti rinvenuti nella Valdinievole.
Una particolarità è presente anche nella frazione di Cecina, stavolta a carattere religioso. Anche in questo caso si tratta di un borgo medievale ed ospita al suo interno la Chiesa di San Nicola, che nel corso dei secoli è stata più volte ristrutturata e risistemata. Oltre all’altare risalente al 1600, vi si trova un Crocifisso di legno del 1330, che molti ritengono abbia caratteristiche miracolose.
Negli ultimi anni, nella frazione di Castelmartini si tiene annualmente la Festa delle Erbe Palustri: lo scopo è quello di far conoscere e di salvaguardare, le particolari specie di piante che crescono nel particolare ambiente del Padule di Fucecchio, riserva naturale paludosa con cui Larciano confina. Oltre al mercatino di prodotti biologici e alla degustazione di prodotto gastronomici tipici, è possibile ammirare gli stand allestiti appositamente in cui vengono date dimostrazioni di intreccio e lavorazione delle erbe. La festa si tiene nel mese di maggio (per conoscere la data esatta è bene documentarsi anticipatamente sul sito del comune).
La prossima volta che passate dalla provincia di Pistoia, tenete presente Larciano per una visita!
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