23 Maggio 2009

Non solo un’Abbazia

di Daria Castaldo (Blog Cassino. Interviste Guide Turistiche)

Ilenia Carnevale

Ilenia Carnevale

La nostra Ilenia Carnevale, Guida turistica abilitata per le province di Frosinone e Latina e accompagnatore turistico, ci guida attraverso la storia, le strade e i mille tesori di una Cassino tutta da scoprire.

Ogni guida turistica ha un percorso diverso e singolare alle spalle: cosa l’ha spinta in questa direzione?
Sono laureata in Lettere Classiche e specializzata in Archeologia; l’amore per l’arte e la storia, ma anche la curiosità per il patrimonio culturale del territorio in cui vivo mi hanno portato quasi per gioco a partecipare al concorso per il conseguimento del “patentino” da guida turistica. Non è stato poi così difficile trasformare la mia passione in lavoro!

Quindi una passione più che un lavoro?
Questa è un’attività stimolante, dinamica e divertente, ma che richiede anche grande precisione, cordialità e disponibilità all’ascolto. Mi permette di conoscere persone di età e culture diverse e mi piace riuscire a trasmettere l’amore per la mia terra ai turisti che accompagno.

Il contatto e l’interazione con le persone quindi è molto importante in questo lavoro: cosa offre ai turisti che si affidano a lei?
Cerco di instaurare subito un clima di armonia e serenità con i miei clienti, proponendo itinerari che soddisfino le richieste di ciascun gruppo e utilizzando un linguaggio semplice, ma adeguato alle esigenze di ogni turista.
È importante essere sintetici, ma esaustivi, introducendo nel racconto aneddoti, storie e qualche battuta: bisogna cercare di coinvolgere ed incuriosire i visitatori anche se restano soltanto per poche ore.
Inoltre mi piace proporre itinerari originali o percorsi a tema, che valorizzino aspetti meno noti del mio territorio, come l’enogastronomia e le tradizioni popolari.

Lei lavora al servizio di un territorio antico ed affascinante: ci parli di Cassino.
Cassino è una moderna cittadina di circa 35 mila abitanti, situata alle pendici di Montecassino, sulla cui sommità si erge la famosa abbazia fondata da San Benedetto nel 529.
L’antica Casinum, città di origine volsca, entrò nella sfera d’influenza dei Romani intorno alla fine del IV secolo a.C., divenendo ben presto un importante centro militare e commerciale. L’abitato romano, in posizione strategica a dominio del tratto meridionale della Valle del Liri, era difeso da una poderosa cinta muraria in opera poligonale, che inglobava anche l’acropoli con il tempio di Giove e il santuario di Apollo.

Durante il medioevo la città, distrutta dai Longobardi, fu ricostruita con il nome di S. Germano, che fu sostituito con l’attuale “Cassino” solo nel 1863.
Durante la Seconda Guerra Mondiale la città fu teatro di violentissimi scontri tra le truppe alleate e i tedeschi che tentavano di contrastarne l’avanzata sulla Linea Gustav.
Della città romana sono ancora visibili alcuni edifici di età imperiale, dislocati lungo il pendio del monte, come il teatro, l’anfiteatro, il mausoleo attribuito alla gens Ummidia oltre ad un tratto di strada basolata, e monumenti funerari della necropoli extraurbana; nel Museo Archeologico sono invece conservati preziosi reperti provenienti dalla città e dal territorio.
Di notevole interesse naturalistico sono anche le Terme Varroniane, che secondo alcuni studiosi sarebbero state realizzate sulle rovine della villa dello scrittore Marco Terenzio Varrone.
Lungo il percorso che sale a Montecassino si può ammirare la Rocca Janula, in posizione dominante sulla città, edificata nel X secolo con funzione difensiva.

Ma il monumento di gran lunga più importante è l’Abbazia di Montecassino, in cui San Benedetto scrisse la “Regola”, il codice normativo e spirituale di tutto il monachesimo occidentale.
L’Abbazia fu invasa dai Longobardi e dai Saraceni, poi devastata da un terremoto nel 1349 e rasa al suolo durante la Seconda Guerra Mondiale, ma ogni volta risorse con grande vigore.
A Montecassino si possono ammirare i Chiostri, la Loggia del Paradiso, la Basilica e la Cripta, oltre a preziosi codici miniati, pergamene e manoscritti conservati nella Biblioteca, fra cui il Placito Capuano del 960, il primo documento pubblico scritto in “volgare”.
Completamente ricostruita in seguito alla feroce distruzione subita durante l’ultimo conflitto (che le valse il titolo di “Città Martire”), Cassino appare oggi un centro giovane e dinamico, sede di un fiorente polo universitario e industriale in continuo sviluppo.

Alla scoperta di Cassino in poche ore: qual è secondo lei l’itinerario più affascinante da seguire?
Suggerirei come punto di partenza sicuramente l’imponente Abbazia, per poi proseguire con una tappa davvero suggestiva, quella al Cimitero Militare Polacco. Ma merita sicuramente una visita anche il Parco Archeologico di Casinum, una amena passeggiata attraverso la storia.
Poi non ci si può certo far mancare una puntatina al centro cittadino: una passeggiata per le strade gremite di gente, una pausa golosa in una delle piccole e graziose trattorie tipiche - dove poter gustare piatti tradizionali e i famosi vini locali -, e un momento di relax nei giardini del parco cittadino, per godersi la frescura delle sorgenti del fiume Gari.
Di grande fascino ed interesse storico sono anche il Cimitero Militare Inglese o Tedesco e l’Historiale, un museo storico multimediale che testimonia le atrocità della Seconda Guerra Mondiale.
Ma anche il territorio circostante offre bellezze architettoniche e scorci paesaggistici che meritano di essere scoperti, trovandosi in zona: se ci fosse ancora tempo disponibile suggerirei sicuramente un’escursione in uno dei suggestivi borghi medievali nei dintorni.

In che periodo consiglierebbe ad un turista di visitare la sua città?
Cassino può essere visitata in tutte le stagioni, ma il periodo più bello resta comunque la primavera: nel mese di marzo per una settimana, in occasione della festività dedicata al santo Patrono di Cassino, la città si anima di botteghe artigiane antiche e di personaggi in costumi medievali del Corteo Storico “Terra Sancti Benedicti”, che si snoda tra le vie del centro cittadino rievocando il giuramento della milizia abbaziale.
Ma a Cassino si può trascorrere piacevolmente qualche giornata anche nei mesi più caldi, approfittando del ricco programma di “CassinoArte”, una rassegna estiva di concerti e spettacoli teatrali, tenuti nella suggestiva cornice del Teatro romano.

Com’è il suo turista “tipo”, che cosa si aspetta dalla sua città?
Purtroppo Cassino è meta di un turismo prevalentemente “mordi e fuggi”: le agenzie di viaggi e i tour operator inseriscono nei loro itinerari, insieme alle città d’arte italiane, soltanto la visita all’Abbazia di Montecassino, che viene considerata quindi l’attrazione principale  - attirando la maggior parte dei turisti che vengono a visitare questi luoghi - trascurando purtroppo le innumerevoli bellezze del territorio circostante.
A Cassino giungono soprattutto gruppi organizzati di religiosi e reduci della seconda guerra mondiale, italiani e stranieri, ma non mancano scolaresche, circoli ed associazioni culturali. Moltissime sono anche le famiglie o le piccole comitive indipendenti che decidono di trascorrere una piacevole giornata nel nostro territorio.

Riferimenti:
Ilenia Carnevale
Cellulare: 349-2603957
Email: ileniacarnevale@libero.it

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