29 Maggio 2009

Un magnifico lembo di Montefeltro

di Patrizia Fazzari (Blog Cagli. Alla Scoperta della nostra Italia)

Il grazioso borgo medievale di Cagli è collocato in una splendida cornice paesaggistica, incastonato fra dolci declivi e verdeggianti montagne. La cittadina si trova in posizione strategica sull’antica Via Flaminia, proprio fra Roma ed il versante dell’Alto Adriatico. Cagli, anticamente denominata Cale Vicus, fu a lungo un possedimento molto importante appartenente ai Duchi del Montefeltro. Tutti questi fattori contribuirono a rendere la cittadina un luogo nel quale il fermento artistico e la vita culturale ebbe un ruolo estremamente rilevante durante il corso dei secoli.

Cagli è una località ancora poco conosciuta anche se è un vero e proprio scrigno di bellezze architettoniche ed artistiche di notevole pregio. La visita del borgo inizia dalla settecentesca Piazza Matteotti, cuore pulsante della vita sociale e dello svago dei cagliesi, dove si trova l’elegante Palazzo Pubblico. L’edificio, che anticamente ospitava la magistratura cittadina ed il podestà, è risalente al 1289 e subì degli ulteriori rimaneggiamenti durante il dominio dei Montefeltro. Di notevole interesse è la facciata (sulla quale si possono scorgere alcune testimonianze della struttura originaria) che conserva un magnifico balcone di fattura secentesca con una nicchia dove si trova collocata la Madonna col Bambino interamente lavorata usando la pregiata pietra d’Istria.

Posto sul lato nord-orientale della piazza si trova il Duomo, di stile romanico-gotico, ricostruito successivamente a partire dal 1646. All’interno, precisamente nella cappella del Santissimo Sacramento, si trovano due importanti opere, la Comunione degli Apostoli e la Caduta della manna, dipinte dall’illustre pittore cagliese Gaetano Lapis.

Proseguendo la passeggiata nel grazioso centro storico della cittadina non si potrà fare a meno di effettuare una tappa in quello che viene considerato uno degli edifici religiosi più significativi di Cagli: la Chiesa di San Domenico. Di impianto puramente romanico conserva al suo interno la Cappella Tiranni, capolavoro assoluto attribuito a Giovanni Santi, padre del celeberrimo pittore Raffaello. Il visitatore non dovrà lasciarsi sfuggire un particolare curioso raffigurato in quest’opera di estrema ricercatezza tecnica: pare infatti che il volto dell’angelo dipinto accanto a San Francesco sia il ritratto del piccolo Raffaello.

Meritevole di una menzione anche la maestosa Chiesa di San Francesco, costruita in stile romanico-gotico e dotata di un raffinato portale in marmi policromi. Al suo interno sono presenti opere di indubbio valore artistico come ad esempio il ciclo affrescato con Apostoli e Santi di Mello da Gubbio e l’imponente pala dipinta da Raffaellino del Colle, una delle tele manieriste più importanti dell’intero territorio.

Ma, se siete dei buongustai ed amate i prodotti gastronomici di nicchia, non potete certamente mancare all’appuntamento con la manifestazione denominata “Distinti Salumi“che si svolge in tre giornate verso la fine di Aprile. Ogni anno la cittadina ospita, all’interno delle corti dei suoi magnifici palazzi nobiliari, un assortimento dei migliori prodotti norcini selezionati appositamente per l’occasione da Slow Food.

La scoperta di questo borgo ricco di tradizioni e storia è dunque un’esperienza che merita attenzione e dedizione.

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