29 Agosto 2009

La storica Somma

di Emanuela De Fazio (Blog Somma Lombardo. Racconti di Viaggio)

Castello Visconti di San Vito di Somma

Castello Visconti di San Vito di Somma

Somma Lombardo si trova in provincia di Varese. Mi trovavo in quelle zone perché avevo appena accompagnato un’amica all’aeroporto di Malpensa, tale aeroporto è ubicato per l’appunto nel territorio di Somma.

In realtà non mi sono nuovi questi luoghi, per diverso tempo lavorai a Malpensa e devo ammettere che ha una interessante storia alle sue spalle. Infatti, una volta, proprio dove ora sorge il tanto discusso HUB milanese, sorgeva la cascina Malpensa. Siffatto luogo ha origine settecentesca e nel 1910 Agusta e Caproni costruirono il loro primo hangar, da quel momento in poi, con l’aiuto di vari imprenditori di Busto Arsizio nacque quello che oggi conosciamo come Aeroporto di Milano – Malpensa.

Come dicevo Somma è molto estesa e una gitarella nel suo Comune la consiglio vivamente magari approfittando, come feci io, di dover accompagnare amici o parenti per poi visitarne il territorio.
Io la girai in macchina, seguii le indicazioni che mi accompagnarono in mezzo a delle strade circondate da distese di campi e, tra le varie chiese presenti sul territorio, fui attratta dal Lazzaretto di Somma Lombardo. Arrivai davanti ad esso percorrendo un viale alberato, poi parcheggiai la macchina ai piedi di una gradinata che portava sino alla Chiesa e la percorsi. Mentre mi avvicinavo al Lazzaretto  potevo ammirare la via crucis distribuita da ambo i lati della scalinata. Pian piano si mostrò ai miei occhi il Lazzaretto e potei non solo ammirarne il fascino ma lessi che tale edificazione venne aperto al culto nel 1734, la struttura venne dedicata all’addolorata e alla carità di San Carlo Borromeo sul luogo del Lazzaretto durante il periodo della peste del 1630.

Il cenno storico sulla peste mi colpì e voglio rendere partecipe tutti coloro che per un motivo o per un altro si trovassero per le strade di Somma e volessero visitare il Lazzaretto.
Durante il periodo della piaga su questa collina vennero costruite delle capanne in legno per dare riparo agli appestati, in seguito, per ricordare le molte persone accudite con grande culto, venne eretto ciò che ora conosciamo con il nome di Lazzaretto.
Da non dimenticare anche gli splendidi affreschi risalenti al XVII secolo che si possono ammirare all’interno del Lazzaretto.

Lasciai il Lazzaretto e mi diressi verso il centro del comune. Passai per la strada ristrutturata del centro e per arrivarci dovetti fare diverse deviazioni a causa dei lavori che stavano facendo nella cittadina.
Potei così immergermi nella tranquillità del comune!! Questo è caratterizzato da diverse villette con dei bei giardini al loro ingresso e varie palazzine non molto alte, tipiche di queste zone direi.

Giunsi finalmente dove volevo realmente andare, parcheggiai la mia autovettura e mi incamminai verso lo splendido Castello Visconti di San Vito di Somma.
Il castello è una meravigliosa residenza privata. In determinati giorni l’ingresso è accessibile al pubblico, giustamente (!) quando andai io non fu possibile, ma è possibile accedervi da Aprile ad Ottobre durante i giorni festivi.

Dettaglio del Castello di Somma

Dettaglio del Castello di Somma

Come tutte le fortezze che si rispettino anch’esso possiede le merlature in cima, una torre a forma quadrata e una torre a forma circolare con finestre che si affaccino su ambo i lati atte ad osservare chi arriva. Il castello è in pietra e ogni finestra è circondata da mattoni rossi disposti in verticale e a raggiera, probabilmente una volta le finestre erano differenti e con la modernità si è cercato di modificare, pur mantenendo inalterata la struttura, le imposte. Ma è una mia supposizione vedendo la diversità di materiale, se così non fosse mi scuso per la mia eccessiva immaginazione!!

Dopo aver attraversato un ponticello dove probabilmente una volta al di sotto scorreva dell’acqua, arrivai all’ingresso del castello e sopra l’apertura di accesso potei ammirare lo stemma visconteo.
L’edera rampicante dava un po’ di colore al grigio del castello circondando le sue finestre come se volesse avvolgerlo e non farlo usurare dal tempo.

Siccome mi fu impossibile fare visita alla fortezza decisi di ritornare a casa prendendo nota dei vari orari di visita per la mia prossima “ispezione”.

  • Segnala su: Inserisci nei preferiti del.icio.us segnalo OKNOtizie Google YahooMyWeb Facebook Technorati

Scrivi un commento

Per inviare un commento devi fare il login.

Articoli nei Comuni Vicini: Arsago Seprio (1), Besnate (1), Sesto Calende (1), Gallarate (1), Lonate Pozzolo (1), Ternate (1)