31 Agosto 2009

Intrecciare giunco e fieno: l’arte delle cestinaie

di Monia Melis (Blog Sinnai. Interviste Associazioni)

Su pallini e su coffinu

Su pallini e su coffinu

Montagna, mare e un’arte tutta femminile da preservare: quella dei cestini di giunco e fieno. A Sinnai, una cittadina sarda a pochi chilometri a est di Cagliari, si tenta di conservare ancora un patrimonio del saper fare che potrebbe sparire perché legato a lavori e abitudini che ormai non ci sono più. Questo è l’intento del Gruppo folk locale che da più di venti anni organizza nel paese la Sagra estiva del cestino con una tappa anche a Solanas, la frazione al mare del paese molto frequentata da turisti anche stranieri.
Alessandro Pusceddu, presidente del Gruppo Folk di Sinnai intervistato per Comuni-Italiani.it.

Da quando è attivo il vostro Gruppo folk? Di cosa vi occupate?
Il Gruppo folk è nato nel lontano 1948 dall’iniziativa di alcuni appassionati di tradizioni, canti e balli sardi. Ora siamo circa trenta persone e oltre a conservare il costume tipico di Sinnai e ballare, cerchiamo di valorizzare e tramandare le antiche attività come quella della lavorazione artigianale dei cestini. Così dal 1985 organizziamo nel paese la Sagra del cestino, di cui a Sinnai c’è una produzione di eccellenza. È una sorta di mostra mercato in cui vengono esposti anche prodotti enogastronomici locali. Dall’anno scorso la manifestazione si sposta, per un periodo, nella frazione al mare di Sinnai, Solanas. È un luogo particolarmente frequentato d’estate da turisti italiani e stranieri, qui la sagra sta riscuotendo un certo successo.

Qual è la caratteristica del cestini di Sinnai?
I cestini (Strexiu de fenu, in sardo) sono fatti in giunco e fieno di un tipo di grano particolare, molto resistente: il Cappelli. In origine questi cestini dovevano essere molto resistenti perché erano usati per trasportare o contenere vettovaglie, soprattutto pane e farina. L’intreccio inizia dal centro dove si pone un pezzo di stoffa (Sa impanna, in sardo) che può essere di semplice lana o di broccato. Un’altra particolarità del cestino di Sinnai è l’eventuale decoro, si tratta di un disegno realizzato con delle striscioline di lana, di norma è un motivo floreale, oppure la riproduzione di alcune scene di caccia. Sono due i colori di questo ornamento: il più diffuso è il rosso (Su scarlattu, in sardo) ma c’è anche il nero che richiama al lutto.

Quali sono i tipi più comuni dei cestini?
Ce ne sono di diversi tipi e grandezze, tutti utilizzati nelle varie fasi della preparazione del pane fatto in casa. I cestini grandi, a costa alta e profondi si chiamano in sardo Sa crobi e Sa crobedda (più piccola), contenevano il grano, la farina e il pane pronto. Vi sono poi i cestini più bassi con un diametro superiore che supera anche il metro come Su canisteddu, Su pallini e Sa pallinedda, utilizzati per setacciare la farina e recipienti. Aveva invece soprattutto una funzione decorativa oltre a quella di contenitore Su coffinu, un cestino ampio, bombato e chiuso con un coperchio.

È un’attività soprattutto femminile? Chi pratica ancora l’arte dei cestini?
È un lavoro artigianale esclusivamente femminile, un’attività che le donne facevano nei ritagli di tempo. Oggi ci sono delle anziane esperte ma purtroppo sono rimaste in poche. Ci sono però alcune ragazze interessate che stanno cercando di imparare e realizzare i loro primi cestini. Nel 2003 abbiamo anche istituito dei corsi frequentati da giovani donne, grazie anche al contributo della Regione Sardegna dodici cestinaie hanno ricevuto la qualifica. Nel 2004, sempre nell’ottica della valorizzazione del prodotto la Camera di Commercio di Cagliari ha attribuito il marchio di qualità certificata al cestino artigianale di Sinnai.

Chi compra oggi questi cestini che sono delle vere opere d’arte? Avete clienti anche dall’estero?
L’uso per cui sono nati i cestini ormai è scomparso, ora gli acquirenti sono solo gli intenditori, persone che riconoscono il valore artigianale e artistico e comprano questi oggetti per uno scopo decorativo e d’arredo. Tra i clienti ci sono tanti stranieri, grazie anche alla nostra manifestazione che intercetta una buona fetta di mercato soprattutto nella nuova sede della sagra, a Solanas, la frazione di Sinnai al mare molto frequentata d’estate.

Riferimenti:
Gruppo Folk “Sinnai”
Via Roccheddas, 57 - 85032 Sinnai (CA)
Telefono e fax: 070-7641017
Email: grpfolksinnai@tiscalinet.it

(Foto di Alessandro Pusceddu, per gentile concessione)

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