26 Ottobre 2009

La meta ideale per le prossime vacanze estive

di Daria Castaldo (Blog San Teodoro. Alla Scoperta della nostra Italia)

Spiaggia di Cala Ginepro

Spiaggia di Cala Ginepro

Uno scenario mozzafiato accoglie ogni anno i milioni di turisti che arrivano via mare nella splendida insenatura del Golfo di Olbia, legato attraverso un tratto di sopraelevata al porto di Golfo Aranci, altro punto di attracco delle navi provenienti da Genova, Livorno, Civitavecchia e da molte altre città sulla terra ferma.
Da qui comincia il tratto della costa Nord Orientale sarda più famoso, quello con le deliziose spiagge di Lu Impostu e Cala D’Ambra sul territorio di San Teodoro, le selvagge Cala Ginepro, Cala Girgolu e Cala Brandinchi, fin giù alla più nota Costa Smeralda.

In questo contesto la cittadina di San Teodoro può essere considerato uno dei centri turistici più noti e frequentati dell’isola: ettari di lussureggiante macchia mediterranea circondano villette e alberghi con vista a strapiombo sul mare, in una posizione davvero strategica per la facilità con cui è possibile raggiungere da qui molte altre mete della Sardegna.

Un territorio affascinante, dal clima sempre mite ed accogliente, che sente forti le radici antiche della Gallura di cui occupa l’area più a sud, dove ritrovamenti archeologici testimoniano insediamenti di popolazioni antichissime appartenenti al Neolitico e poi all’epoca Fenicia.

La posizione geografica ed i fattori climatici favorevoli all’insediamento attirarono anche i Romani e i Barbari, per poi divenire un centro bizantino durante il Medioevo. Come riportano alcuni documenti dell’epoca, durante il ‘600 intorno alla chiesa di San Teodoro, in piena campagna, sorse il primo nucleo di Ovvidè – la moderna San Teodoro – ad opera di coloni locali e originari della Corsica.

L’attaccamento della popolazione alla loro terra e alla cultura gallurese è particolarmente evidente anche nella toponomastica: i nomi di origine dialettale usati per indicare determinati luoghi si alternano a nomi di spiagge, alberghi, centri di divertimento assolutamente attuali, riflettendo la convivenza tra l’antico e il moderno che caratterizza da sempre questa zona.

Capo Coda Cavallo

Capo Coda Cavallo

Oggi la cittadina conserva ancora la fisionomia originaria risalente all’ottocento, che partendo da Piazza Gallura si caratterizza per una serie di vicoletti ricchi di bar e pub, vivaci di giorno e pieni di movida di notte. A Piazza Gallura si concentra il fulcro della vita locale: possibilità di shopping infinite, dalle botteghe alle grandi firme, i famosissimi mercatini serali, animati da numerosi artisti ed artigiani, ristoranti e localini all’aperto, e sullo sfondo i murales dell’artista Luigi Castiglione.

Appena fuori dal centro, chilometri e chilometri di coste selvagge e bellissime si alternano ad una natura più ruvida, con profili di colline e piccole montagne in lontananza, caratterizzati da vecchi stazzi, pittoreschi ed antichi insediamenti rurali galluresi.

Piuttosto vicina al centro è La Cinta, una delle spiagge più belle e grandi della Sardegna: sabbia bianca e sottilissima, acque sempre calde, di una bellezza straordinaria, attraverso cui emergono fondali bassi e popolatissimi di pesci.

Ma va citata anche la nota spiaggia di Cala Brandinchi,  in direzione di Capo Coda Cavallo, che per la sua atmosfera selvaggia ed esotica, circondata da una natura variopinta e rigogliosa viene considerata la Tahiti del Mediterraneo.
Proprio dalla spiaggia di Cala Brandinchi si può scorgere uno dei panorami più suggestivi di tutto questo lato della Sardegna: Capo Coda Cavallo, un imponente promontorio di granito a picco sul mare ricoperto da una fitta vegetazione mediterranea, ai cui piedi si stendono tratti di spiaggia meravigliosa. A questo punto non possiamo dimenticare lo spettacolo delle due isole di Tavolara e Molara, due giganti in mezzo al mare, separate da un brevissimo tratto d’acqua.

Ma questa zona, offre oltre a litorali di una bellezza disarmante, anche passeggiate e percorsi naturalistici particolarissimi; inoltre, grazie alla vegetazione e alla particolare posizione, San Teodoro sembra essere protetta dal sole e dal caldo torrido che caratterizza questa terra, ed una brezza leggera soffia sempre suggestiva sul cordone di dune e piante selvatiche che disegna il perimetro dello stagno di San Teodoro. Stagno ricco di una fauna davvero insolita, dove è facile avvistare fenicotteri rosa, aironi e folaghe.

Insomma questa zona riserva davvero una scoperta dietro l’altra!
Se siete arrivati alla fine di questo articolo, scommetto che avete già deciso la meta delle prossime vacanze estive…

(Foto 1 di Shardan e foto 2 di Gaspar Torriero in licenza Creative Commons)

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1 commento a “La meta ideale per le prossime vacanze estive”

  1. mauriziocamarda scrive:

    San Teodoro tra bellezze del territorio e a volte le scortesie di qualche ristoratore!
    A pochi chilometri da San Teodoro l’ittiturismo ” La Pischera”
    Peccato che una splendida location e una discreta qualità di cucina, posso essere rovinata da una meschina maleducazione del proprietario e del personale di questo interessante ittiturismo.Sentite cosa mi è successo sabato 10 agosto 2013: ero in compagnia di otto persone, incominciamo a degustare gli antipasti, quando un cane di media taglia della proprietà si avvicina al nostro tavolo e fà i suoi bisogni sulla borsa di mia moglie appesa dietra la propria sedia. Dopo un primo momento di risate ironiche, chiamiamo il proprietario tramite i camerieri,per avvisarli dell’accaduto e per metterli in guardia che altri cani ( sempre della proprietà) si aggiravano liberamente tra i tavoli. Risultato: i camerieri fingono di nulla e il proprietario dopo alcune nostre insistenze si è fatto negare in modo piuttosto maleducato. Nessuno di noi voleva essere risarcito di nulla e nemmeno pretendeva qualche forma di sconto particolare ( visto che ormai la borsa era da buttare). Mi domando però due cose: ma come è possibile che in un locale del genere ( dalla parvenza elegante) possano girovagare liberamente cani e nessuno dica niente? ( premetto che amo gli animali e che posseggo un simpatico dalmata).Secondo: abbiamo diversi amici che sono stati a mangiare sempre nello stesso posto e chi per una cosa chi per l’altra hanno avuto lamentele con questo maleducato proprietario. Questo non và bene! e trovo che vada segnalata in ogni modo e con qualsiasi mezzo al fine che qualcun altro non si trovi ignaro nelle stesse situazioni. Per quanto riguarda questo proprietario…..forse non gli piace il lavoro che fà, o forse non ha capito il comportamento da adottare quando si tratta con il pubblico….( e si sà, questo è quasi sempre una questione di cultura). Un vero peccato, perchè oggi giorno, in un locale saper cucinare bene……….non basta più ! Maurizio Camarda

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