29 Dicembre 2009

La “tenacia” nel “far ripartire” una “terra difficile”

di Marcello Di Sarno (Blog Massa. Interviste Sindaci)

Il Sindaco di Massa Roberto Pucci intervistato per Comuni-Italiani.it

Qual è la sfida che ha lanciato quel “13 aprile” di un anno e mezzo fa?
L’impegno che ho assunto con i cittadini, nel momento della mia elezione a sindaco, è stato quello di far “ripartire” Massa. E far ripartire una città significa darle nuove energie e convinzioni sulle proprie possibilità di rilancio e di sviluppo.
Per questo, abbiamo messo al centro della nostra azione amministrativa una maggiore partecipazione democratica e la trasparenza dei processi decisionali, unitamente all’interesse generale della comunità. Il tutto con lo specifico intendimento di promuovere un modello fondato sulla piena tutela del territorio, sulla centralità del lavoro, dei saperi e delle conoscenze; sull’innovazione dei processi amministrativi, anche al fine di abbattere i costi della politica, e sulla volontà di inserire la realtà locale in reti più ampie di relazioni economiche e culturali.

Roberto Pucci

Il nostro intento è dare risposte ai cittadini alle prese, oltretutto, con una crisi economico-occupazionale molto seria. Cittadini che aspettavano un cambiamento sul fronte della pulizia e del decoro urbano; riguardo alla decisione di riprendere in mano la possibilità di realizzare grandi opere, come l’ospedale unico e il porto turistico; sul fatto di poter dotare la città del piano strutturale, fermo da circa trent’anni e riscrivere il regolamento urbanistico.

Tra questi progetti appena citati, quali possono mutare, nel futuro prossimo, l’attuale assetto urbanistico della città?
La costruzione dell’ospedale delle Apuane e del porto turistico, a cui possiamo aggiungere la variante Aurelia e, se non ci saranno ostacoli, anche la terza corsia autostradale, cambieranno senza dubbio il volto della città nel prossimo futuro.
Senza dimenticare le opere contenute nel Piuss (piani integrati di sviluppo urbano sostenibile) finanziate dalla Regione: uno strumento decisivo per dare nuovo slancio alla città; un’opportunità straordinaria per affrontare la crisi, puntando decisamente su modernizzazione e innovazione. Si tratta di opere di recupero e riadattamento funzionale di quella porzione di territorio - abbandonata a un ampio stato di degrado - a ridosso e all’interno del centro storico, puntando prevalentemente sulla creazione di nuovi e importanti spazi dedicati alla parte residenziale, alla strutturazione turistica e culturale del territorio e alla funzione sociale.
Entro la fine del 2010, inoltre, daremo alla città un nuovo regolamento urbanistico che impedirà la cementificazione selvaggia.

Guardando al suo impegno nell’Agenzia di Promozione Economica “Toscana Promozione” e per il mondo delle imprese in generale, che ruolo può giocare Massa, secondo lei, sotto il profilo economico nell’ambito regionale e non?
L’area apuana è caratterizzata da una forte concentrazione di materiali lapidei e dalla presenza di macchinari per la loro lavorazione: settori nei quali le nostre imprese sono realmente globalizzate, occupando spazi di mercato in tutte le aree geografiche del mondo. Non solo.
La presenza delle grandi imprese, come le multinazionali, può essere un elemento attrattore per altre aziende produttive, potendo portarle come esempio nel marketing della Regione e della Provincia.

A bruciapelo, i primi tre motivi che secondo lei rendono questa città interessante da visitare.
Il paesaggio, la vivibilità e la cucina locale. La nostra è una zona dove, in pochi chilometri, si va dal mare al cuore delle Alpi Apuane, con un panorama mozzafiato; una città dove tutto sommato si vive ancora bene e in tranquillità e dov’è possibile gustare piatti tipici della cucina massese.

Su quali risorse del territorio massese punta la sua Amministrazione per il rilancio del settore turistico?
Su questo punto, il punto di partenza sono le linee definite nel Protocollo d’intesa sullo sviluppo turistico della Provincia di Massa Carrara, sottoscritto con le altre istituzioni locali. Individuando, in particolare nell’assenza di sufficienti strutture alberghiere uno degli elementi di debolezza della nostra offerta turistica, riteniamo indispensabile ed urgente la revisione del Piano degli Alberghi.
Occorre, inoltre, promuovere la formazione e la qualificazione degli operatori del settore e del personale dell’ente, in modo da poter rendere più efficace ed efficiente l’azione del Comune; inserire Massa nel tessuto turistico della Toscana, in modo da poter godere dei flussi turistici regionali e dei grandi progetti infrastrutturali, sociali e culturali; inserire, a pieno titolo, nell’offerta turistica le qualità ambientali e paesaggistiche del nostro territorio.

Massa e la cultura. In quali istituzioni ed appuntamenti si conserva, a parere suo, l’identità storica della città?
Massa appare, in questo momento, priva di precisi riferimenti culturali, anche in termini di spazi che possano svolgere la funzione di promozione, diffusione, aggregazione, approfondimento. La predisposizione di sale attrezzate per conferenze e per dibattiti, come anche di spazi espositivi sia in luoghi centrali che nelle zone periferiche e più esterne all’abitato urbano, è prioritaria.
Oltre che nell’individuazione di luoghi a destinazione specifica, la città va ripensata in termini di vivibilità e fruibilità culturale. Turismo e cultura, infatti, devono svilupparsi in simbiosi e piena coerenza.

Da massese doc, cos’è che la rende orgoglioso della sua città?
La tenacia della popolazione che, avendo vissuto in una terra difficile, è stata temprata alla fatica e alle avversità.

  • Segnala su: Inserisci nei preferiti del.icio.us segnalo OKNOtizie Google YahooMyWeb Facebook Technorati

Scrivi un commento

Per inviare un commento devi fare il login.

Articoli nei Comuni Vicini: Forte dei Marmi (2), Pietrasanta (2), Fosdinovo (1), Camaiore (1), Sarzana (1), Viareggio (1), Vezzano Ligure (1), Camporgiano (1), Massarosa (1)