Sono passati ormai diversi mesi da quando ho cambiato casa e pian piano sto cercando di scoprire i vari comuni limitrofi al mio. Uno di questi è Legnano.
Ogni volta che ci passavo davanti in autostrada e leggevo il cartello pensavo automaticamente a Legnano Sabbiadoro, per tale motivo ero curiosa di vedere come fosse fatta. Così, domenica scorsa ho deciso di fare una passeggiata per il centro cittadino in compagnia di una amica.
Da Gallarate prendemmo l’autostrada che porta a Milano e uscimmo a Legnano, riuscimmo a parcheggiare poco distante da una Chiesa chiamata Madonnina dei Ronchi; le passammo accanto, era leggermente rialzata rispetto alla strada e la sua esile struttura le dava un tono di eleganza e finezza, la osservammo un po’ dall’esterno poi ci informammo sulla sua origine. Venimmo a sapere che tale edificio sino al 1641 era una chiesa di famiglia, esattamente del cavaliere Lampugnano di Legnanello che in seguito la fece trasformare in chiesa di quartiere.
Interessate dal nobile gesto proseguimmo alla scoperta del comune addentrandoci un po’ di più. Evidentemente c’era un raduno di moto Harley Davidson perché mentre cercavamo di attraversare una strada ne passarono una marea e dovemmo attendere la fine della sfilata. Beh, nulla di grave, lo giudicammo come un valore aggiunto, un elemento di estrema modernità accanto al pezzo di storia appena osservato. Riuscimmo ad attraversare la strada e passammo su un ponticello che guada il fiume Olona, il fiume non era particolarmente alto, non era piovuto molto in quei giorni e anche quella domenica il tempo era dalla nostra parte con il sole che si rifletteva sulle non tanto chiare acque.
I ponticelli dall’altro lato della strada erano molto caratteristici perché contraddistinti da archi che davano modo di vedere degli altrettanti archi di un differente ponte posto alle sue spalle. Difficile alla lettura ma non è così complicato, il tutto fa parte del parco pubblico di Legnano. Scattammo alcune foto e dopo pochi minuti di camminata ammirammo un’altra spettacolare chiesa, quella del Santo Redentore situata nella contrada di Legnanello.
La parrocchia fu costruita a forma di basilica a tre navate nel lontano 1902 in uno stile romanico-lombardo. Noi giungemmo in Piazza San Magno ammirando dapprima le spalle della chiesa - devo ammettere che era bellissima anche da lì. Mi sembrava di vedere un gioco di linee tra angoli, squadrature e oblò, una specie di geometria a zigzag molto particolare. Davanti ad essa c’era una statua di bronzo che raffigurava un ciclista, almeno quello che abbiamo percepito noi dato che dietro all’uomo vi era una bicicletta, anch’essa in bronzo e quasi fusa con il suo conducente. Accanto alla chiesa si schierava uno splendido edificio che abbracciava la piazza. Presentava diverse merlature in cima e le finestre erano caratteristiche per via dei loro doppi archi. Il colore rosso e giallognolo era reso ancora più brillante dai raggi del sole che vi battevano contro.
Pian piano arrivammo ad ammirare la facciata della chiesa del Santo Redentore. Che bella. Ci apparì diversa. Tutti gli angoli poco prima descritti ora erano quasi spariti per dar spazio alla linearità della facciata e del suo campanile. Anche qui un raggio di sole aiutò molto a rendere ancor più piacevole la visione. Scattammo delle foto, la piazza si stava riempiendo di gente e noi proseguimmo nella nostra scoperta di Legnano.
Passammo per Corso Magenta davanti alla corte arcivescovile, ammirammo la struttura e degli stemmi in rilievo conservati ancora in modo eccellente. Superammo la chiesetta di Santo Ambrogio, caratteristica per il suo color rosastro e le bandiere esposte, sino a giungere davanti alla chiesa di San Domenico.
Era spettacolare, peccato che non riuscimmo ad apprezzarla nel suo complesso in quanto era circondata da case che più che abbracciarla ci diedero la sensazione che la stessero soffocando. Comunque è realmente da vedere!
La nostra passeggiata terminò davanti al monumento ad Alberto da Giussano, in Piazza Monumento. La statua celebra il comandante che fondò e organizzò la Compagnia della Morte, una associazione militare di cavalieri che ebbe una grande importanza nella Battaglia di Legnano.
Dopo il nostro giro storico ci fermammo ancora un po’ a Legnano dedicandoci a fare un po’ di compere.
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