20 Maggio 2014

Il mito, la storia ed il mare

di Daria Castaldo (Blog Trapani. Alla Scoperta della nostra Italia)

Sull’estrema punta occidentale della Sicilia, adagiata su una lingua di terra che corre lungo il Mediterraneo con una forma arcuata che richiama una falce, la città di Trapani rappresenta un punto di partenza di eccezionale bellezza per scoprire tutto il versante siciliano che da Palermo arriva fino alla porzione più meridionale dell’isola.

Il mito avvolge questa terra in ogni angolo ed anche Trapani ha una leggenda antichissima, ma molto particolare, che ne racconta la nascita: si dice che Cerere, dea del grano e delle messi perse una falce mentre era su di un carro alato alla ricerca della figlia Proserpina, rapita da Plutone; la falce cadde sulla terra, generando così un’area di forma arcuata che prese il nome di ‘Drepanon’, appunto falce in greco antico. Ma la tradizione popolare racconta anche di un’altra leggenda legata alla nascita della città, ossia quella secondo la quale la forma attuale del golfo di Trapani sarebbe dovuta ad una falce caduta in mare a Saturno dopo aver evirato il padre Urano.

Ma oltre il mito, le origini di Trapani affondano davvero le radici in un passato pieno di vita, di storia e gloria. Il turista che per la prima volta si trova ad entrare in questa meravigliosa città, trova conferma in ogni angolo di ciò che ho appena detto!

La piccola colonia fondata dall’antico popolo degli Elimi, nella zona che più o meno oggi corrisponde al quartiere di San Pietro, diventa un importantissimo centro di commercio di tutto il mediterraneo sotto la dominazione dei Fenici. Il mare, quindi, è da sempre l’anima e la forza di questa terra, tanto da renderla fonte di attrazione nel corso dei secoli per tante popolazioni, in particolare per gli Arabi: più di 1000 anni fa una cultura ed un mondo lontano invadono quest’area della Sicilia, influenzandola e modellandola nell’architettura, nella lingua, nell’arte e nella vita di tutti i giorni, fino a rendere città come Trapani uniche e molto diverse da quelle del resto dell’Isola.

I profumi inebrianti e speziati della cucina trapanese sono oggi una delle testimonianze più golose degli influssi arabeggianti di questa città: dal cous cous alle panelle a base di farina di ceci, passando per i dolci a base di mandorle.

Trascorrere in zona qualche giorno è come fare piccoli assaggi di un mondo lontano: l’Africa si avverte davvero vicina, e non è soltanto una sensazione! Trapani è infatti la provincia siciliana più vicina al continente africano, e qui, vi assicuro che il sole picchia davvero forte!

Itrabinis, Tarabanis,Trapanesch, come nel corso dei secoli gli Arabi hanno identificato questa città, si staglia maestosa con le sue mura e le sue torri d’avvistamento, che racchiudono il centro cittadino in un quadrilatero con il Mediterraneo sullo sfondo: Torre Vecchia, Torre del Castello di Terra, Torre Pali, Torre di Porta Oscura o dell’Orologio, una volta delimitavano i confini della città dove ora sono le attuali via Garibaldi, via XXX Gennaio, Via Torre Pali e via Torre Arsa.

Un giro del centro storico a partire dalla zona del porto, tra Corso Vittorio Emanuele e Piazza Umberto I, offre al turista che si addentra in città la possibilità di scoprire palazzi prestigiosi e chiese antiche, che hanno fatto la storia di questa città, scalinate e passaggi quasi nascosti verso la spiaggia, viottoli intrecciati e scorci di mare tra i vecchi edifici di una bellezza disarmante. Passeggiare lungo le mura di Tramontana illuminate dalle luci del tramonto, appena a ridosso del centro storico, con le Isole Egadi a due passi, ed il mare infinito davanti, è un’esperienza che vale la pena provare almeno una volta nella vita!

Mentre se avete il desiderio spassionato e comprensibilissimo di tuffarvi nelle acque del litorale trapanese, fatelo pure: Trapani è una delle poche città d’Italia che vanta spiagge pulite, lunghissime ed un’acqua cristallina che si infrange su un meraviglioso bagnasciuga tinto di rosa, per la presenza di frammenti di corallo nella sabbia.

Una città da conoscere e da vivere non solo in estate.

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