21 Marzo 2012

Perché Sanremo è Sanremo

di Elena Cuomo (Blog Sanremo. Alla Scoperta della nostra Italia)

Ricorriamo spesso nello stesso errore: giudicare cose, fatti o persone soltanto per la nostra prima impressione o per quel poco che ci raccontano. Mi sono accorta che anche e soprattutto per i paesi è così. Per esempio a Napoli è associata la pizza, a Venezia i canali, Roma capitale… e così via dicendo. Ma sappiamo bene che non è possibile categorizzare un comune solo con un aggettivo o un elemento caratterizzante. Ad esempio se io ora parlassi di Sanremo la prima parola che salta fuori sarebbe “festival”. Allora voglio provare a mostrare l’altra faccia di Sanremo… quella vera e non solo quella “mediatica”.

Teatro Ariston

Teatro Ariston

La cittadina di Sanremo fa parte della provincia di Imperia e per indicare i suoi abitanti ci sono 3 modi diversi: sanremaschi, quelli nati e vissuti lì; sanremesi, quelli con origini non della città e matuziani, che viene usato poco e raccoglie la totalità degli abitanti.

Paesino turistico a tutti gli effetti in estate e in inverno, per il suo clima mite, è rinomato in tutta Italia per le sue coltivazioni di fiori, attività che gli permette di essere chiamato “Città dei fiori“. Altri elementi che l’hanno reso conosciuto in tutta la penisola sono che accoglie diverse manifestazioni: l’arrivo di una delle più importanti corse di motociclismo, la gara italiana dell’European Poker Tour, il celebre Festival e, infine, è sede di un Casinò.

È totalmente abbracciata da due dorsali montuose che le permettono di vantare uno dei climi più miti di tutta Italia, anche se quest’anno la neve ha colpito soprattutto la Liguria e, di rimando, anche Sanremo.

Oltre ai campi per la coltivazione dei fiori, nella zona esterna al centro abitato, Sanremo possiede anche vaste aree boschive ormai da anni meta di picnic e gite durante le festività, proprio da lì dove, nelle giornate più soleggiate e senza nuvole, lo sguardo può addirittura arrivare a scrutare i lembi di terra della Corsica.

Formato da più frazioni, il territorio sanremese conserva ancora antiche mura e roccaforti, oggi sede di gallerie d’arte che rendono la località doppiamente artistica, per le strutture e per ciò che dentro vi si può trovare.

Sempre attaccati dai pirati saraceni, gli abitanti del IX secolo ricostruirono a fatica le loro abitazioni lungo la costa, distrutte da questi ultimi, agglomerandosi nella zona ad oggi chiamata della Pigna. Fu proprio questo nuovo insediamento che regalò a cittadini la possibilità di ampliare la zona portuale, tanto più che all’epoca si era solito affermare che “non vi è spiaggia in tutto il dominio della Serenissima più numerosa di barche… come di gente marinara“. Pian piano la città divenne centro turistico elitario e con l’istituzione del Festival di Sanremo i cosiddetti “vip” iniziarono a popolare la città, rendendo possibile piani urbani di costruzioni e abitazioni. Alcuni di questi progetti comprendevano il campo da golf, la funivia Sanremo-Monte Bignone e il Casinò, fonte di guadagno per il comune e di intrattenimento per visitatori e cittadini.

Casinò

Casinò

Si snoda lungo la famosa Via Matteotti, l’arteria principale e più raffinata della città, la strada dello shopping e la stessa dove sorgono il celebre Teatro Ariston, dimora ormai storica del Festival, e il Palazzo Borea d’Olmo, residenza del museo civico. Quest’ultimo si articola in 3 divisioni: la sezione archeologica, la sezione storica e la Pinacoteca e vi si organizzano laboratori per i ragazzi, per avvicinarli all’arte e all’architettura, attraverso il gioco.

Sanremo è considerata una delle mete turistiche più ambite di tutta Italia… ma certamente non solo per Il Festival! Raccontata dall’architettura romana che la cinge, abbracciata dal Primo Parco della Riviera di Ponente, alle pendici delle Alpi Ligure, e colorata dalle stradine interne parallele a Via Metteotti, Sanremo si staglia sulla penisola come una delle punte di diamante nazionale, una cittadina bella e viva tutto l’anno.

(Foto dell’Ariston e del Casinò di Idéfix in licenza GFDL)

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