Intervistiamo su Como Daniela Rampoldi, guida turistica abilitata della provincia di Como ed accompagnatrice turistica.
Perché hai scelto di diventare una Guida Turistica?
Sicuramente mi ha spinta verso questa scelta la voglia di avere un lavoro che mi permettesse di comunicare con persone di culture e paesi diversi. La passione per le lingue straniere e per l’arte locale hanno fatto il resto. Quest’ultima è nata in me soprattutto durante i cinque anni di studi superiori quando ho avuto la fortuna di avere come professore uno dei più importanti esperti di arte locale che mi ha trasmesso l’amore per il territorio che mi circonda e che non smetterò mai di ringraziarlo. Anzi se mi permetti aggiungerei un Grazie a questo grande uomo che ricordo con tanta stima ed affetto.
Cosa ti piace di più del tuo lavoro?
Io amo il mio lavoro e credo che sia uno dei più bei lavori che si possano fare, ti permette ogni giorno di confrontarti con persone nuove, di culture ed origini diverse. La sua varietà, diversità di giorno in giorno lo rende speciale, non statico ma in movimento, mai fermo e noioso.
A volte mi chiedono se non mi stanco di ripetere le stesse cose per più volte. Ma non è così! Essere guida non vuol dire ripetere sempre le stesse cose come fosse una poesia imparata a memoria , è ovvio le informazioni, la storia, non ce le possiamo inventare, ma ogni volta le presenti in maniera diversa a gruppi, clienti diversi, e un giorno non è mai uguale all’altro, sia perché l’itinerario varia sia perché chi ti ascolta ha interessi diversi. E’ un lavoro che sicuramente ti “apre” la mente, ti rende più flessibile ed elastica e tutto questo poi si riflette anche sul tuo modo di essere, sulla tua quotidianità nei diversi aspetti della vita al di fuori dell’attività di guida.
Purtroppo la nostra attività non è molto tutelata e sono veramente troppe le persone che si improvvisano guide senza avere i requisiti necessari. Nonostante l’attività di guida turistica sia una vera e propria professione per la quale esiste una legislazione e per il cui esercizio si debbano superare appositi esami ci sono ancora troppe figure abusive che praticano questo lavoro in maniera non regolare. E questo è un paradosso in un Paese come il nostro in cui il turismo gioca un ruolo importante ed in questa “lotta” contro chi esercita senza il diritto di farlo, noi guide siamo sole, con poca collaborazione da parte di chi invece ci dovrebbe tutelare. Una lotta con i mulini a vento purtroppo… speriamo che la situazione possa migliorare…
Come caratterizzi il tuo servizio di guida?
Come ti dicevo prima, ogni gruppo che hai di fronte ha caratteristiche diverse quindi devi avere l’abilità di capire in poco tempo cosa si aspetta da te, devi caratterizzare ogni giornata secondo quello che il cliente desidera sapere di più, a volte l’aspetto più culturale ed artistico devi lasciarlo da parte e calcare di più su quelle che possono essere le informazioni più curiose magari legate ai pettegolezzi dei vips che vengono sul lago piuttosto che le nostre tradizioni, la gastronomia, etc.
L’importante secondo me è trasmettere con passione e luce quello che si dice, caratterizzare il mio lavoro a mio avviso significa dare un “taglio” alle spiegazioni sempre diverso, essere un po’ camaleonti in un certo senso!
Dai una tua personale descrizione di Como, in un paio di paragrafi.
Como è sicuramente una delle cittadine più interessanti della Lombardia, magari poco conosciuta come centro artistico ma può offrire veramente molto. E’ un po’ come aprire una scatola cinese, inizi con una bella piazza a lago, Piazza Cavour, con la vista sul lago, per in seguito scoprire una magnifica Cattedrale che racchiude dentro di sé una perfetta armonia fra stili artistici diversi, poi passeggi tra le vie dell’elegante centro storico e ti ritrovi nel cuore di una piazza così particolare con antiche case del XVI secolo che ci fanno quasi pensare di essere in un angolo dell’Alsazia… pochi metri e sei di fronte all’imponente Porta Torre o ancora sei invaso dalla curiosità di conoscere il percorso “scientifico” che ha portato Alessandro Volta alla scoperta della pila e allora eccoti all’ingresso del Tempio Voltiano… oppure sei affascinato dall’architettura razionalista di Giuseppe Terragni o da quella più antica in stile romanico e allora ti dirigi alla Basilica di Sant’Abbondio…
Insomma una città da scoprire con tranquillità ed interesse. La città non è che il punto di partenza per la scoperta del nostro bellissimo Lago, con i suoi angoli più nascosti e suggestivi, le eleganti Ville, i paesi più celebri… La città è inscindibile dal Lago che merita di essere visitato! Lo charme del Lago di Como incanta e seduce da secoli chi lo visita!
Qual è il periodo migliore per visitare Como? Perché?
Guarda la risposta più classica che potresti avere è la primavera perché è il periodo in cui vi è la fioritura e tutti i giardini attorno al Lago assumono il loro completo splendore rendendo ancora più belle le celebri Ville. Io però amo tanto l’autunno sul Lago, ti parlo più di Lago che della città stessa perché credo che la città di Como sia sempre bella da visitare non è così legata ad una stagione particolare dell’anno, mentre il Lago cambia tantissimo nei vari momenti dell’anno. L’autunno per me è magico, romantico, incanta i suoi ospiti in una maniera tanto forte che chi lo scopre per la prima volta nei mesi di Settembre ed Ottobre secondo me se ne innamora subito e in un modo più forte che in qualsiasi altro periodo dell’anno.
Provo a spiegarti il perché anche se per capirlo veramente bisognerebbe vivere questa esperienza. Il Lago, le montagne, i giardini hanno dei colori spettacolari, poi l’atmosfera è talmente romantica che tocca la parte più sensibile di ognuno, è un momento dell’anno in cui vige una grande tranquillità un equilibrio perfetto che solo la natura conosce.
Non è più il momento del forte afflusso primaverile ed estivo e si ha la possibilità di visitare con calma e relax tutte le località, le Ville, i giardini…
Quale itinerario suggerisci per chi ha solo poche ore a disposizione?
Chi ha poche ore a disposizione dovrebbe concentrarle sulla zona del Centro Lago dedicandosi alla visita delle antiche dimore quali la Villa Balbianello con la strepitosa posizione a picco sull’acqua del lago, nei suoi interni conserva le collezioni d’arte ed arredi dell’ultimo proprietario privato che fu un grande esploratore ed una delle sale della Villa è interamente dedicata ai suoi viaggi.
Villa Carlotta, antica dimora della fine del XVII che custodisce il museo dedicato al periodo neoclassico con opere di Antonio Canova, Francesco Hayez, Migliara; ma che soprattutto è circondata da un vasto e lussureggiante giardino botanico, una grande collezione di alberi e piante provenienti da diversi Paesi.
Da non tralasciare i giardini di Villa Melzi, grande esempio di antico giardino paesaggistico all’inglese… Poi come dimenticare la “Perla del Lario”: Bellagio.
Per chi invece preferisce concentrare queste poche ore nella città di Como proporrei una passeggiata nel centro storico: il Duomo che costruito nell’arco di quattro secoli racchiude diversi stili artistici dal Gotico al tardo Barocco, il neoclassico Teatro Sociale in contrasto con l’architettura razionalista della vicina Casa del Fascio progettata dall’architetto comasco G. Terragni. La Via Vittorio Emanuele che porta alla Piazza San Fedele, l’antica Piazza del Mercato del grano in epoca medievale e poco più lontano le antiche Mura medievali con Porta Torra l’antico ingresso nel cuore della città. Inoltre di grande interesse il Museo della Seta, legato all’antica tradizione serica comasca, Como è infatti identificata come la città della seta dell’Italia settentrionale.
Cosa incuriosisce di più i turisti?
In generale la storia delle Ville del Lago con i loro ospiti, i personaggi illustri che le hanno visitate, che vi sono stati ospitati dai tempi passati a quelli più vicini ai nostri giorni. Al momento il personaggio più richiesto è George Clooney!
Molto spesso gli stranieri sono molto incuriositi dalle nostre abitudini, dal nostro stile di vita quotidiano, dalla storia locale, in particolare gli americani, considerando che provengono da un Paese giovane con meno storia rispetto a noi.
Quali tipologie di turisti visitano la città?
C’è una varia tipologia dal turista vero e proprio a chi unisce l’utile al dilettevole e quindi un turismo legato a meetings e congressi. Molti anche i viaggi incentives. In generale si contano più turisti stranieri che italiani. Inoltre diverse scuole decidono di organizzare la loro gita d’istruzione in città e sul Lago.
Riferimenti:
www.danielarampoldi.com
1 commento a “Non solo George Clooney”
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Complimenti a chi ha fatto l’intervista e all’intervistata.
In putroppo non abito su lago di Como ma ne sono innamorata al punto che da sette anni ci trascorro le mie estati.
Putroppo quando si ha poco tempo si visitano le località più conosciute e quindi le bellissime ville.
Ma ci sono posti come la Madonna del Soccorso ad Ossuccio o San Maritno a Griante e tanti tanti altri che meritano ugualmente.
Con l’augurio che saranno sempre di più i vistatori di questo splendido lago, un saluto a tutti
Antonia Migliaresi