10 Maggio 2008

L’urbanitas etrusca del viterbese

di Marcello Di Sarno (Blog Tarquinia. Interviste Sindaci)

Il sindaco di Tarquinia Mauro Mazzola intervistato per Comuni-Italiani.it

Come si presenta la sua città a chi oggi la vive quotidianamente?
Tarquinia oggi si presenta come una cittadina in continua crescita consapevole del proprio importante ruolo nella Tuscia Mauro Mazzolaviterbese e delle proprie potenzialità di sviluppo e che offre ai propri cittadini quella tranquillità, quella sicurezza, quella vivibilità, in altre parole quella qualità della vita che solamente i comuni non molto grandi sanno ancora garantire. Altrimenti non si spiegherebbe il motivo per cui molte persone scelgano Tarquinia per viverci e perché gli stessi tarquiniesi abbiano un legame profondo con questa città, anche quando da anni abitano fuori.

Tre validi motivi per visitarla?
In realtà, sarebbero molti di più i motivi per visitare la mia città. Tuttavia, dato che ne posso scegliere soltanto tre, non ho nessun dubbio nell’indicarli. Innanzitutto, Tarquinia è patrimonio mondiale UNESCO per la necropoli etrusca con le sue tombe dipinte, che costituiscono uno dei cicli pittorici più importanti e meglio conservati dell’antichità. Senza dimenticare, poi, nel nostro territorio i molti siti archeologici: su tutti quello celeberrimo del tempio etrusco dell’Ara della Regina e dell’antica Tarkna.
Il secondo è il centro storico medievale ben conservato e racchiuso nella possente cinta muraria e ricco di splendide chiese, tra le quali la suggestiva Santa Maria in Castello, alte torri, piazze e vie dagli scorci caratteristici, splendidi palazzi tra cui Palazzo Vitelleschi sede del Museo Nazionale Etrusco che custodisce, oltre a una delle più cospicue raccolte di reperti etruschi, anche il fregio dei Cavalli Alati.
Infine, il clima e il territorio: qui il sole splende 300 giorni l’anno e la Maremma offre ancora paesaggi incantevoli tra il Mar Tirreno e le prime ondulazioni della Tuscia viterbese.

Chi ne ha fatto la storia?
Non posso che rispondere gli Etruschi. Se la mia città offre, infatti, testimonianze di ogni periodo storico: penso a quello romano con il sito archeologico di Gravisca, a quello medievale e rinascimentale con il centro storico; senza ombra di dubbio l’immagine di Tarquinia è indissolubilmente legata a quella degli Etruschi che hanno lasciato segni indelebili della loro presenza nel nostro territorio. Segni quali la necropoli etrusca patrimonio Mondiale dell’UNESCO, il Museo Nazionale Etrusco e i resti dell’antica Tarkna con il tempio etrusco dell’Ara della Regina.

Per quale aspetto della sua città va personalmente fiero?
La città conserva un centro storico che affascina tutti coloro che la visitano. Un centro storico che unito alle antiche testimonianze etrusche rende Tarquinia unica. Questo è l’aspetto per cui vado fiero della mia città.

Tra progetti da portare a termine e traguardi ambiziosi da perseguire, come vede il futuro della sua città?
Il futuro di Tarquinia non può che essere roseo. La mia città, infatti, ha tutte le potenzialità per valorizzare ulteriormente la propria immagine e farla conoscere oltre i confini della Regione Lazio. E in tal senso penso, ad esempio, alla riserva naturale delle Saline che, grazie al progetto Life Natura, lo strumento finanziario con cui l’Unione Europea eroga le risorse economiche per sostenere iniziative di riqualificazione e di salvaguardia dell’ambiente, ha permesso il recupero completo dell’oasi e dell’antico borgo dove stanno nascendo (recuperando gli edifici già esistenti) un polo didattico – scientifico e delle strutture ricettive, e all’Ultramaratona degli Etruschi, la manifestazione sportiva che si svolge in autunno e che quest’anno ospiterà atleti provenienti da 45 nazioni, avendo ottenuto l’accesso al campionato mondiale delle ultramaratone. Perciò non guardare avanti con ottimismo è impossibile.

Una domanda che vorrebbe sentirsi rivolgere sulla sua città e la risposta che darebbe.
La domanda che vorrei mi fosse rivolta è semplice: quali sono i progetti di sviluppo per Tarquinia. Spesso, infatti, in politica sono le polemiche che attraggono maggiormente l’attenzione, mentre i progetti e le iniziative d’interesse generale sono spesso messe da parte. Ecco vorrei che qualcuno venisse da me e mi facesse questa domanda, dandomi la possibilità di esporre ed illustrare quello che vorrei fare per la mia città. Non un libro dei sogni. Solamente quello che può essere utile a Tarquinia.

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