29 Dicembre 2008

Nostrasignora delle Marche

di Valentina Cavaliere (Blog Macerata. Alla Scoperta della nostra Italia)

Alte e armoniose viaggiano le melodie provenienti dalle sue campagne e dai suoi palazzi. Poesie sempre diverse e sempre intense. Versi che hanno il sapore di una maestosità naturale. Che compongono una musica unica, le cui note avvolgono i pellegrini in viaggi indimenticabili; in lungo e in largo tra le colline verdi e le cassette accoglienti.

Macerata

Macerata

Perdersi, dunque, nella maestosa Macerata, bella signora che dimora nel cuore delle Marche, è un’esperienza affascinate.

Nelle mura dei palazzi di piazza della Libertà, cuore della città, si ritrovano ancora le tracce di barocco esemplare. Ma non solo; il grande Palazzo del comune, costruito intorno al 1600, racchiude in sé i segni dell’antica Helvia Ricina , la nobile e romana città del 408 d. C., sulle cui ceneri emerse la nostra signora.
Le epigrafi di origine etrusca, romana ed ebraica, compongono i tasselli di un passato illustre e di un presente importante. Questo passato è custodito in ogni angolo della città; nella Pinacoteca comunale, ad esempio, che conserva dipinti antichi ma anche tele del nostro secolo o nel Museo di Palazzo Ricci, restaurato di recente, per mostrare, ancora più elegantemente, dipinti e sculture del Novecento.

Poca strada invece va fatta se vogliamo immergerci in una dimensione più spirituale.
In piazza Vincenzo Maria Strambi vi è situata, infatti, la splendida Basilica di Santa Maria della Misericordia. Un gioiello molto antico, nato nel 1447 semplice e austero per accogliere le preghiere dei tanti maceratesi afflitti dall’incubo della peste.
Questo luogo di speranza risplende oggi dei vivaci colori e delle forme dell’arte del Settecento.
Luigi Vanvitelli, infatti, ne curò l’architettura e gli allestimenti interni, inserendo pregiate decorazioni, laboriosi stucchi e catturandone la luce che oggi irradia tutta la Chiesa.
La Basilica, nel corso degli anni, continuò ad essere migliorata in tutti i suoi particolari da importanti artisti, tanto che oggi viene definita il dono più prezioso che i maceratesi potessero riservare alla Vergine.

Ma la devozione mariana non si ferma soltanto tra le mura del prestigioso Santuario. Altri luoghi di culto testimoniano quanto la città sia legata alla Signora dei Cieli. La Chiesa Santa Maria della Porta, di origine medievale ne è un valido esempio. O ancora la Chiesa Santa Maria delle Vergini, costruita nel 1300, dedicata a tutti i giovani non sposati. Al suo interno, nell’antica cappelletta, vi ritroviamo conservata una tela del Tintoretto risalente al 1587, nella quale vi è raffigurata l’adorazione dei Magi. Un vero e proprio museo sacro, si potrebbe dire; il tutto sempre liberamente concesso agli occhi invadenti, curiosi e meravigliati di orde di visitatori e abitanti.

Ma a Macerata l’arte la troviamo anche nelle cose più comuni. Percorrendo i corridoi del Museo delle Carrozze, inaugurato nel 1962, intraprendiamo un viaggio insolito a bordo di ventidue esemplari di vetture tra le più in voga dei secoli passati. A spasso per la storia, dunque, su una Spider Phaeton, una Gran Break de Chasse o sull’utilitaria Skeleton Break. Qui ritroviamo anche pregiate carrozze di nobili signori, alcune fra queste disposte anche con piccoli sediolini per bimbi d’alto borgo. E per gli aristocratici più sportivi, antesignani degli attuali Lampo Elkann e Matteo Marzotto, si predisponevano le fiammanti Louisiana Rockaway e le Tonneau.

sferisterio_macerata

Sferisterio di Macerata

La città marchigiana offre ai suoi abitanti e ai visitatori anche tanti importanti appuntamenti musicali. Ogni anno, infatti, l’arena Sferisterio di Macerata, ospita la kermesse canora del Musicultura festival, arrivato quest’anno alla XIX edizione. I più importanti musicisti del panorama musicale italiano e internazionale si alternano con pezzi pop e jazz. Tutti i colori della musica tingono il cielo per la gioia di tutti i ragazzi maceratesi e non solo.

Ma se si vuole godere della pace che la città trasmette basta fare una passeggiata per il centro di notte. Al buio, dove qualsiasi dettaglio acquista la dimensione dell’incanto e si ha la percezione che tutto ciò che si desidera possa avverarsi. Magari proprio seduti al grande Caffè del centro, ordinando uno shakerato… aspettando che la bella signora ci regali la grande sorpresa.

(Foto di fabrizio.pincelli in licenza Creative Commons e di Inviaggio in licenza libera)

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