30 Maggio 2008

L’”Atene delle Marche”…in utroque iure

di Marcello Di Sarno (Blog Macerata. Interviste Sindaci)

Il sindaco di Macerata Giorgio Meschini intervistato per Comuni-Italiani.it

Come si presenta la sua città a chi oggi la vive quotidianamente ?
Macerata è una città tranquilla e ordinata con una vita culturale decisamente più vivace di quanto le ridotte dimensioni Giorgio Meschinidella città lascino supporre. A Macerata hanno sede, infatti, una antichissima Università, con circa ottomila studenti, l’Accademia di Belle arti, lo Sferisterio, il teatro Lauro Rossi e un rigogliosissimo tessuto associativo.

Tre validi motivi per visitarla?
La bellezza del centro storico: la cattedrale dove sono conservati preziosi dipinti; luoghi di culto suggestivi come la vanvitelliana Chiesa della Madonna della Misericordia; l’elegantissima Piazza della Libertà, il salotto di Macerata su cui si affacciano tra gli altri la settecentesca Torre civica, la rinascimentale Loggia dei Mercanti e il Teatro Lauro Rossi, gioiello barocco che durante la stagione invernale offre una rassegna di concerti jazz di forte richiamo oltre ad una prestigiosa stagione di prosa; residenze nobiliari di grande fascino come Palazzo Ricci - dov’è custodita una preziosa collezione di tele, alcune delle quali recano la firma di maestri come De Chirico, Carrà, Morandi - e Palazzo Buonaccorsi con la celebre Galleria dell’Eneide, ormai vicino all’inaugurazione quale fulcro del museo diffuso cittadino.
La qualità della stagione lirica dello Sferisterio Opera Festival, giunta alla quarantaquattresima edizione, che da fine luglio a metà agosto porta in scena artisti di fama mondiale, prime assolute, sontuosi allestimenti. E, a proposito, quest’anno aprirà la stagione in prima assoluta la Carmen del cittadino maceratese, più volte premiato con l’Oscar, Dante Ferretti, scenografo di Martin Scorsese.
In ultimo, ma non meno importante degli altri, l’atmosfera di una operosa e serena provincia.

Chi o cosa, secondo lei, ne ha fatto la storia, ne ha plasmato l’identità?
Sicuramente l’Università che risale al 1200 e una vita culturale che alla città ha consentito di fregiarsi del titolo di “Atene delle Marche”. Nato alla fine del Duecento come “Studium Urbis“, è considerato tra i più antichi atenei d’Europa.
Da qui sono passati intellettuali e giuristi di grande fama, uno su tutti Mario Sbriccoli, annoverato tra i massimi studiosi del diritto medievale.

Per quale aspetto della sua città va personalmente fiero?
L’accoglienza che i maceratesi sanno riservare ai visitatori e la dimensione civile nei rapporti interpersonali tipica di un tessuto sociale sano.

Tra progetti da portare a termine e traguardi ambiziosi da perseguire, come vede il futuro della sua città?
Nell’immediato futuro Macerata sarà sede di un nuovo grande sistema museale diffuso che renderà la visita della città ancora più interessante e appetibile sul piano turistico e culturale. Per un turista, grazie alle nuove strade, a breve sarà ancora più facile raggiungere la nostra città.

Una domanda che vorrebbe sentirsi rivolgere sulla sua città e la risposta che darebbe.
Una bella domanda sarebbe la seguente: “Come fa una città così piccola a mantenere uno standard culturale (ma anche nei servizi sociali) così alto?”.
La risposta è molto complicata così come mantenere questi standard con i pochi finanziamenti a disposizione…

(ndr: In utroque iure, letteralmente “nell’uno e nell’altro diritto”, era la formula utilizzata nelle prime università europee per indicare i dottori laureati in diritto civile e in diritto canonico)

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