A spasso nella valle del misticismo

Intervistiamo su Calci Alessandra Antonelli, guida turistica autorizzata di Pisa e provincia.

Perché ha scelto di diventare una Guida Turistica?
Ho studiato lingue straniere con indirizzo storico-artistico; amo l’arte e amo la mia città, quindi la possibilità di farla conoscere ai “non pisani”, di mostrare a chi non è del posto le bellezze di questa terra mi ha sempre attirato. Fare la guida turistica è stata una scelta consequenziale a tutto questo.

Cosa la fa sentire orgogliosa del suo lavoro?
La mia filosofia è informare divertendo: la guida turistica, secondo me ha un ruolo didascalico, ma ha soprattutto la funzione di far integrare il turista con il territorio e la storia del posto in modo leggero, facendone apprezzare ogni aspetto senza annoiare. I miei turisti mi devono trovare molto divertente e esuberante: molti mi suggeriscono di fare del cinema!

Cambierebbe il suo lavoro con un altro?
Quello che amo di più del mio lavoro è la possibilità di conoscere continuamente gente nuova, di culture, lingua ed estrazione socio-culturali diverse. Rapportarmi con loro, chiacchierare e imparare a capirle mi dà molta soddisfazione. E in più sono sempre in giro. Nessun altro lavoro al mondo mi darebbe la stessa possibilità a queste condizioni!

Ci parli di Calci
Calci è un paese ai piedi dei Monti Pisani formato da un insieme di borghi, il nucleo antico comincia a svilupparsi intorno al castello del Vescovo pisano in epoca repubblicana. Nel tempo i borghi originari si sono sviluppati molto poco, fino quasi a scomparire; ma dal 1500 il paese tende ad unificarsi intorno al corso dei torrenti principali, le Zambre, che nel tempo sono stati sfruttati per l’attività conciaria. Punto focale della vallata è la Pieve dei Santi Giovanni ed Ermolao, in stile romanico pisano, ed è proprio intorno ad essa che si sviluppa il nucleo urbano più importante: questo prende il nome della chiesa - La Pieve - e diventa frazione di Calci.

In che periodo ci consiglierebbe di visitare Calci?
Per me vale la pena visitare Calci tutto l’anno. Ma in particolare credo che in primavera e in autunno Calci sia davvero incantevole: i colori freschi della primavera e le atmosfere autunnali offrono paesaggi molto suggestivi e la mancanza di un turismo di massa vero e proprio garantisce una vacanza tutto relax.

Certosa di Calci

Cosa consiglia di visitare a chi ha poche ore a disposizione?
Una bella passeggiata attraverso Valle Graziosa per respirare l’atmosfera antica di questi luoghi. Comincerei dalla Pieve di Calci, chiesa romanica del XI secolo con la torre campanaria. Da qui una passeggiata attraverso la piazza principale - Piazza della Pieve – e lungo la Zambra, fino alla Certosa.  Ai piedi del monte Pisano c’è l’imponente Certosa di Calci, fondata nel 1366 e che fino al 1972 ha ospitato i frati dell’ordine certosino. L’aspetto attuale della Certosa è il frutto di diverse opere di ampliamento avvenute durante il XVII secolo; i granai, le cantine, le botteghe dei fabbri, e tutti gli ambienti all’interno dei quali un tempo si svolgevano le attività produttive e artigianali, oggi ospitano il Museo di Storia Naturale e del Territorio dell’Università degli Studi di Pisa. La struttura è visitabile quasi per intero.

Di questi luoghi carichi di fascino cosa incuriosisce di più i turisti?
Questi luoghi conservano una fortissima carica di misticismo, ed è proprio questo aspetto che incuriosisce di più i turisti, che presso la Certosa di Calci vengono a vedere come vivono i monaci in clausura totale e a trovare un po’ di serenità!

Ci vuole raccontare un aneddoto legato al suo lavoro e alla sua terra?
Anni fa il Comune decise di porre accanto alla Pieve un monumento per commemorare i Caduti delle due guerre mondiali. Dopo mesi d’attesa, finalmente arrivò la statua rappresentante soldati che cadevano sotto il fuoco nemico; la dedica recitava “CALCI AI CADUTI” ! La statua con la relativa iscrizione fu tolta quasi subito perché ritenuta offensiva!

Riferimenti:
www.guidadipisa.it

(Foto per gentile concessione di Alessandra Antonelli)