Il sindaco di Pieve di Cadore Maria Antonia Ciotti intervistata per Comuni-Italiani.it
Come si presenta la sua città a chi oggi la vive quotidianamente?
Pieve di Cadore, oggi si presenta come una piccola cittadina di montagna, centro di servizi per tutto il Cadore. infatti, in essa sussistono diverse strutture di servizio, come l’ospedale Giovanni Paolo II, l’Agenzia delle Entrate, numerosi uffici di assicurazioni e banche, l’ufficio turistico provinciale, un distretto scolastico che comprende dalla scuola per l’infanzia al liceo scientifico.
Insomma, Pieve di Cadore offre ai propri cittadini quasi tutto ciò che offre una piccola città, solo che si trova a quota 878 metri slm!
Tre validi motivi per visitarla?
Comunque, il primo e’ sicuramente la bellezza dell’ambiente: Pieve si trova sopra un colle che domina il lago del centro Cadore e, soprattutto, se ci si reca nel vicino Monte Ricco (a 5 minuti di cammino da piazza Tiziano) ci si trova in un luogo, dal quale si possono ammirare tutte le montagne che ci attorniano: Montanel-Picco de Roda, Antelao, le Marmarole, il Monte Pelmo, le montagne del Comelico. uno spettacolo unico e irrinunciabile!
Il secondo, perchè qui è nato il grande pittore Tiziano Vecellio: si può visitare ogni giorno la sua casa natale e nella Chiesa Arcidiaconale l’unico quadro rimasto del celebre pittore “la Natività”, anche se nella chiesa ci sono altre opere della scuola del Tiziano. Inoltre, Pieve è sede della magnifica comunità di cadore, un antico ente che da politico-amministrativo ora è strettamente culturale e, assieme alla fondazione Centro Studi Tiziano, promuove, a livello mondiale, Tiziano e il Cadore.
Il terzo motivo è collegato al primo, Pieve gode di un’aria salubre, possiede dei bellissimi sentieri, meta di passeggiate non difficili; da qualche anno è attraversata anche da una bella pista ciclabile che collega i comuni vicini (Calalzo e Valle), le sue frazioni sono Pozzale, Sottocastello, Nebbiù e Tai raggiungibili anche a piedi.
Nei mesi estivi ci sono diverse iniziative, ad esempio ci sono tre edizioni del mercatino dell’antiquariato, ogni anno l’assessorato alla cultura promuove una settimana di film-festival su temi sempre diversi, ci sono gli incontri con l’autore. nel nuovo palazzo Cos.mo. vengono proiettati film e vengono fatti concerti. l’apertura del Gran Caffè Tiziano, in una veste rinnovata, con un book-shop all’interno ha riportato molti giovani nella nostra cittadina.
Chi ne ha fatto la storia?
La storia della mia città è stata fatta nei tempi antichi dai paleo-Veneti e poi dai romani. ma è soprattutto la religione cristiana che con i santi martiri Ermagora e Fortunato, venuti da Aquileia che hanno fondato la prima chiesa del Cadore intitolata allora apostolo Pietro. attorno alla chiesa si è formato il primo nucleo, la “pieve” appunto e, subito dopo, la “magnifica” che racchiudeva tutti i comuni del Cadore (22). Nel 1208, giusto 800 anni, fa si staccavano dalla chiesa originaria 7 pievi: Cortina, San Vito, Valle, Domegge, Vigo, Santo Stefano e Auronzo, andando a formare altrettanti paesi.
Dal 1400 in poi la dominazione della Serenissima ha contribuito notevolmente a modificare le abitudini dei pievesi, Venezia però è stata generosa con Pieve, ha lasciato le leggi e ha rispettato lo statuto di autonomia che il Cadore possedeva fin dal 1338.
Per quale aspetto della sua città va personalmente fiero?
Per la sua gente, i cittadini di pieve sono persone con le quali si può parlare sempre, sono assolutamente sinceri, danno consigli, curano le loro case, amano il loro paese, sopportano i disagi dovuti ai lavori (si pensi che il rifacimento della piazza Tiziano è costato anni di disagi!). Insomma, come sindaco, non posso che essere fiera della mia popolazione.
Tra progetti da portare a termine e traguardi ambiziosi da perseguire, come vede il futuro della sua città?
Progetti ce ne sono diversi, tra i quali la sistemazione dei forti di Monte Ricco, la copertura dello Stadio del ghiaccio, i parcheggi sotteranei di piazzale Resistenza, il rifacimento e la costruzione di marciapiedi per la sicurezza dei cittadini di Tai e Nebbiù, questi i principali lavori.
Compiute queste opere vedo il futuro di Pieve come città vivibile, sicura e sana dove tutti vorrebbero abitare, per il ventaglio di opportunità che essa offre.
Una domanda che vorrebbe sentirsi rivolgere sulla sua città e la risposta che darebbe.
La domanda che vorrei mi ponessero è la seguente: Pieve di Cadore può essere considerata una città turistica?
ad essa risponderei: che la pedonalizzazione di piazza Tiziano, diventata un vero salotto di Pieve, meta di incontro per grandi e piccoli, la cura dell’ambiente, le possibilità di svago e di crescita culturale, la pongono in una posizione ottimale per essere città turistica, bisogna però che anche il “privato” investa nella ricezione alberghiera perchè il turista di oggi richiede alcuni servizi e una qualità di ospitalità che oggi, a Pieve, non tutti offrono.
Sarebbe importante che nascessero molti bed & breakfast ad esempio, come pure, in collaborazione con il comune, avere un luogo di incontro per i campers.
Con alcuni miglioramenti per l’accoglienza, Pieve potrà avere certamente un futuro turistico.
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