Intervista a Gianfranco Malonni, direttore della Biblioteca di Lovere:
Come è nata la Biblioteca e che ruolo ha ricoperto nella storia del comune?
Nel verbale di deliberazione del Consiglio Comunale in data 16 febbraio 1963 il sindaco di allora fa rilevare che Lovere, centro culturale del Sebino, sede di tutti gli ordini scolastici e sede dell’importante Accademia di Belle Arti Tadini, deve lamentare l’assenza di una civica biblioteca.
Si legge: “L’istruzione è la premessa di ogni specializzazione, cioè l’attitudine ad inserirsi utilmente e dignitosamente nella società moderna, alla quale lo sviluppo tecnologico dà una caratteristica impronta. Questo inserimento pratico, indispensabile per la comunità, lo è particolarmente per l’individuo, sia esso artigiano, agricoltore, operaio, piccolo commerciante o attendente ai lavori di casa, in quanto costituisce la fonte prima del suo benessere”
I responsabili della pubblica amministrazione, concordi nel riconoscere che il libro deve trovare il suo posto accanto ad ogni persona, di qualunque condizione e ceto, dovunque si trovi, per informarla, aggiornarla, illuminarla, allietarla, ritennero doveroso dotare di una biblioteca il Comune che ne era sprovvisto.
Le finalità della Biblioteca, indicate nel proprio regolamento, sono di mettere a disposizione un’ampia tipologia di materiale librario e documentario.
La Biblioteca si sforza di rispondere ai bisogni della cittadinanza quali l’informazione, l’educazione, la cultura e il tempo libero attraverso una varietà di servizi e programmi.
Essa è un’istituzione libera culturalmente e intellettualmente che cerca di incontrare questi bisogni in tutti i segmenti della popolazione. La potente ondata dei cambiamenti sociali di questi ultimi decenni hanno trascinato dietro di sé movimenti che rivendicarono un miglior accesso della popolazione all’educazione e all’istruzione.
La rivoluzione tecnologica e telematica che si è verificata nella produzione e distribuzione del prodotto editoriale ha avuto lo stesso effetto.
Infine, il fabbisogno di libri, d’informazione e di pubblicazioni d’ogni tipo cresce continuamente.
All’alba del ventunesimo secolo il problema non è più , quindi, di sapere se le biblioteche devono o non devono rivestire questo ruolo incitativo e propulsivo, ma piuttosto come possono contribuire al miglioramento sociale e allo sviluppo economico e culturale di un paese.
L’esperienza mostra che la scelta dei mezzi da utilizzare per fissare e raggiungere gli obiettivi di un sistema di biblioteche pubbliche è di considerevole importanza e altrettanto importante è che i servizi erogati corrispondano quanto più strettamente possibile ai bisogni reali della popolazione.
Per lo sviluppo e il consolidamento dei servizi di pubblica lettura su un determinato territorio la costruzione di una nuova biblioteca, come l’attuale amministrazione sta facendo per Lovere, riveste un’importanza decisiva perché un’istituzione culturale ha bisogno di ambienti e strutture idonee per svolgere i suoi compiti e rispondere alle nuove istanze.
Non si vuole certo sostenere l’idea riduttiva e limitante che riconduce la biblioteca all’edificio che ne fa da contenitore poiché è patrimonio comune il fatto che sono il personale, l’organizzazione e le risorse economiche a determinare se la biblioteca è una buona istituzione al servizio del cittadino oppure un istituto mal funzionante o addirittura inutile.
Tuttavia è fuor di dubbio che la sede costituisce una condizione di partenza che nella maggior parte dei casi è determinante rispetto ai risultati che si possono ottenere nell’opera di diffusione dell’informazione e della lettura e che sicuramente può costituire un limite invalicabile per lo sviluppo del servizio e la frequentazione da parte degli utenti.
Quando la biblioteca è ben ubicata rispetto alla popolazione da servire, l’edificio gradevole, gli spazi adeguati e distribuiti razionalmente, l’arredo confortevole e funzionale, una buona metà dei requisiti necessari al buon funzionamento del servizio sono rispettati ed è facile prevedere che, partendo da queste condizioni, la biblioteca possa realizzare con successo i propri obiettivi ed annoverare tra i suoi utenti gran parte degli abitanti della comunità.
Tra l’altro non è da sottovalutare il fatto che di norma l’aspetto stesso dell’edificio e la qualità e la cura delle rifiniture e degli arredi rivelano ad un occhio attento la considerazione nella quale è tenuta la biblioteca da parte degli amministratori pubblici e quindi dei cittadini che essi rappresentano.
Ma solo con il superamento degli egoismi personali e delle voglie di primeggiare o di ostacolare inutilmente il miglioramento degli strumenti e l’incremento delle risorse passeremo dalla realizzazione di una biblioteca per il libro ad una biblioteca per la persona.
Dal Manifesto dell’UNESCO sulle biblioteche pubbliche edito oramai una decina d’anni fa : “la biblioteca è la via d’accesso locale alla conoscenza e condizione essenziale per l’apprendimento permanente e lo sviluppo culturale dell’individuo e dei gruppi sociali“.
In quali occasioni la biblioteca diventa protagonista nelle attività culturali del territorio?
All’inizio degli anni ottanta si istituì il Centro di Storia e Documentazione Loverese con l’intento di recuperare quanto più materiale documentario possibile, utile per la storia della cittadina.
Va ricordato, tra le molte iniziative in tal senso, il materiale recuperato presso la famiglia Gregorini, diversi volumi di metallurgia, di mineralogia, di geografia, le prestigiose riviste “La Nuova Antologia” (1880-1939) e “La Reveu des deux mondes” (1870-1935) e l’acquisizione di molte opere, ormai introvabili, di interesse locale.
Sin dalla sua istituzione la biblioteca ha scandagliato, con alterne fortune, ogni possibile proposta culturale e artistica attraverso:
- Esposizioni come la Mostra fotografica del maestro Rosso (fotografie storiche di Lovere, ora conservate presso la Biblioteca), le Mostre di pittura e scultura degli artisti loveresi Peter Rosa e Rick Soardi (grandi mostre antologiche), ed altri quali Beniamino Piantoni, la grande Mostra della Marina Militare Italiana con modellini e oggettistica marinaresca (25.000 visitatori in 15 giorni), la Mostra Permanente sulla Resistenza Loverese (ora nell’atrio del palazzo municipale);
- la promozione della Chitarra classica (il corso da ottobre a giugno si è replicato per più di dieci anni), l’istituzione della Scuola Popolare di Musica (finalizzata a preparare strumentisti per il Complesso Musicale Loverese), la Scuola di teatro Silence Studio (1982 -1985) dalla quale nasce il Silence Teatro di Lovere, compagnia che svolge tuttoggi tournées in tutta Europa e nel mondo (dalla Spagna alla Siberia, dalla Georgia alla Gran Bretagna , dalla Turchia al Libano) cogliendo riconoscimenti e premi importanti;
- gli eventi teatrali, musicali e cinematografici quali i festival “Lovere Jazz” (tre edizione dal 1977 al 1979), “Lovere Teatro – Viaggio in Italia” (cinque edizioni dal 1984 al 1989), “Oscarino” (dal 1998 festival del cortometraggio oggi rinominato CortoLovere);
- gli incontri con numerosi e importanti autori, tra i quali ricordiamo Dacia Maraini e il poeta tedesco Reiner Kunze, i cicli di conferenze di tematiche locali, i convegni e gli studi con relative pubblicazioni editoriali, le letture animate per ragazzi, le spettacolazioni per bambini e la promozione alla lettura per tutti.
Che tipo di esigenze ha chi si rivolge alla sua biblioteca?
La figura degli operatori di biblioteca incentra la sua attività nel rapporto con l’utenza.
Di fronte alla notevole mole d’informazioni a disposizione, l’orientamento e la guida alla loro ricerca (ciò che tecnicamente è definito come ruolo di “reference”) diventa l’attività che più impegna gli operatori e per questo è stata posta principalmente l’attenzione sulla miglioria del servizio, ovviamente anche tramite gli ultimi ritrovati telematici.
L’obiettivo degli operatori è pertanto quello di adottare ogni mezzo per soddisfare le esigenze dell’utenza singola e collettiva, garantendo la massima disponibilità e celerità nel servizio del prestito libri e competenza nell’informazione.
Si usufruisce della nuova versione del programma informatico denominato B-Evolution. Il programma è strutturato in modo da poter gestire tutti i diversi aspetti del servizio di biblioteca permettendo di soddisfare le richieste più semplici come di realizzare bibliografie anche molto complesse.
La Biblioteca ha incentrato i suoi sforzi anche nell’allestimento di una sezione multimediale che prevede il prestito a domicilio dei cd-rom e dei dvd.
Il fiore all’occhiello della Biblioteca, la collezione o il volume che la impreziosisce
Lovere ha da sempre rappresentato il centro politico e culturale dell’intera Vallecamonia e del lago d’Iseo.
Già nel 1600 era ricca di scuole ed istituti ecclesiastici, nonché sede di conventi di frati cappuccini e monache di clausura. A questo si univa una ricchezza economica molto florida, data dalla filatura e dal commercio lacustre. Nel tempo Lovere ha mantenuto e consolidato questo suo aspetto diventando sempre più centro culturale ed artistico, grazie anche al Convitto Nazionale, all’Accademia di Belle Arti Tadini ed a tutti i nuclei ecclesiastici e monastici.
La collezione fiore all’occhiello della nostra biblioteca è il Fondo Antico Luigi Marinoni (1836-1908) composto da circa 5.000 volumi che coprono l’intero periodo storico nel quale si è conosciuta la stampa, partendo da libri del ‘500 sino ad arrivare a pubblicazioni di inizio ‘900, da manoscritti, da un centinaio di pergamene, da fogli musicali. Esiste di ciò l’informazione bibliografica in SBN, grazie al sostegno finanziario della Regione Lombardia.
Le tre letture che consiglierebbe per conoscere a fondo la storia e l’identità del comune?
Consigliare tre libri mi pare riduttivo, quindi preferisco esporre una bibliografia essenziale:
- Convitto nazionale Cesare Battisti, Lovere, 1891-1991: arte, storia, prospettive per il futuro/Gino Angelico Scalzi … [et al.] - Clusone: Ferrari, 1991.
- Guida alla Galleria Tadini/a cura di: Gino Angelico Scalzi - Lovere: Istituto belle arti Tadini, 1992.
- Lovere antica a’ flutti del Sebino (testi di Piovene, Longaretti et altri) – Lovere, Italsider, 1971.
- Lovere: i luoghi sacri/a cura di: Museo civico di scienze naturali di Lovere - Costa Volpino: Tipolitografia Restelli , 2004.
- Lovere: percorsi tra natura, storia, arte e vita d’altri tempi/a cura di: Museo civico di scienze naturali di Lovere – Costa Volpino : Tipolitografia Restelli , 2002.
- Bazzini, Adorno – La cronaca di Lovere: 1765-1828/[a cura di] Alessandro Sina - Pavia: Scuola tip. vesc. Artigianelli, 1928.
- Cadei, Pietro - Cronache loveresi: memorie storiche di Lovere/raccolte e coordinate da Pietro Cadei - Brescia: Tipografia Queriniana, 1969.
- Cattaneo, Ida Valeria - Il santuario di Lovere delle sante Bartolomea Capitanio e Vincenza Gerosa dell’ing. Arch. Mons. Spirito Maria Chiapetta: tesi di laurea/Ida Valeria Cattaneo sr. M. Letizia - Istituto superiore di scienze religiose di Milano, 1984.
- Conti, Giovanni - Cronologia di Lovere: particolarità notabili e sue vicende compilate ed accresciute da Conti prete Giovanni nell’anno 1840 dietro la scorta degli antichi manoscritti del m.r. sig. D. Rusticiano Barboglio fu già parroco di Lovere/introduzione e note a cura di Giovanni Silini; trascrizione a cura di Vincenza Mosca - Lovere: Amici del Museo di scienze naturali, 2002.
- Franzinelli, Mimmo - Lotte operaie in un centro industriale lombardo: il proletariato loverese dal biennio rosso ai primi anni Cinquanta/prefazione di Vittorio Foa - Milano: Angeli, 1987.
- Gregorini, Giovanni - Onde d’acciaio: lo stabilimento, Lovere e il lago: centocinquant’anni di storia/Giovanni Gregorini, Camillo Facchini – Gianico, La Cittadina, 2006.
- Imerio da Castellanza - L’oasi serafica del sebino, 1541-1961 - Bergamo: Litostampa istituto grafico, 1961.
- Lubich, Gino - Bartolomea Capitanio: una possibile compagna di viaggio - Roma: Città nuova, 1982.
- Lubich, Gino - Vincenza Gerosa, la sciura della carità – Roma: Città nuova, 1982.
- Marinoni, Luigi – Documenti loveresi. Studio storico-bibliografico – Lovere, 1896.
- Marinoni, Luigi – Lady Montagu Wortley e la sua decennale dimora alle rive del lago d’Iseo. Studio storico-biografico – Lovere, Tipografia Editrice Luigi Filippi, 1904.
- Matteucci, Benvenuto - Don Angelo Bosio: confondatore dell’Istituto delle Suore di Carità delle sante B. Capitanio e V. Gerosa - S. Giuliano Milanese: Scuola tipografica S. Benedetto Viboldone, 1966.
- Muttinelli, Costantino - S. Maurizio di Lovere: cenni storici/per Costantino Muttinelli - Brescia: Tipografia dell’Istituto Pavoni, 1874.
- Oberti, Demetrio - Immagini di storia loverese/2 v./Costa Volpino: Crea, 1988-1998.
- Scalzi, Gino Angelico – La basilica di Santa Maria in Valvendra (Lovere): in Convitto nazionale Cesare Battisti, Lovere, 1891-1991 : arte, storia, prospettive per il futuro - Clusone: Ferrari, 1991.
- Silini, Giovanni – In difesa di Lovere. Edizione di una fonte loverese del cinquecento – Lovere, Comune di Lovere Assessorato alla Pubblica Istruzione, 1988.
- Silini, Giovanni – Per una storia della Podestaria di Lovere – Lovere, Biblioteca civica, 1994.
- Sina, Alessandro - La parrocchia di Lovere: note di storia - Lovere: Stabilimento tipografico E. Restelli, 1926.
- Vanotti, Emanuele - Lovere bello, Lovere brutto o meno bello: racconti di vita vissuta/Emanuele Vanotti, ol Rantegott de Löer; a cura di Demetrio Oberti - Costa Volpino, Crea, 2005.
- Verdina, Natale - La resistenza nel loverese (documenti, testimonianze e studi) – Lovere, Com. per le celeb. del XXX della resistenza, 1975.
Quali concittadini hanno contribuito alla crescita del suo patrimonio documentale?
Nell’arco della sua storia la biblioteca ha avuto l’onore e l’onere di assorbire, selezionare, conservare e catalogare diverse donazioni private, oltre al fondo antico Marinoni, quali la biblioteca aziendale Italsider di Lovere, la biblioteca storico-sociale dell’ARCI Loverese, la biblioteche private dei concittadini professori Domenico Oprandi e Giovanni Battista Caprotti, e una discreta parte della biblioteca del Cav. Andrea Gregorini.
Foto di Gianluigi Bonomelli
Riferimenti
Biblioteca di Lovere
Telefono 035-983700
Indirizzo e-mail: uff.biblioteca@comune.lovere.bg.it
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