9 Ottobre 2008

La città delle carrozze

di Massimo Di Bello (Blog Macerata. Interviste Guide Turistiche)

Intervistiamo su Macerata Daniela Perroni, guida turistica autorizzata delle Marche e accompagnatrice turistica.

Perché hai scelto di diventare una Guida Turistica?
Daniela PerroniLavorare come guida turistica non è stata una scelta ponderata ma piuttosto un caso. Ho iniziato spinta da una amica che faceva questa professione già da tempo, mi sono appassionata e, dopo avere regolarizzato la mia posizione con l’esame di abilitazione e fatto qualche anno di tirocinio, ho continuato ad esercitare come libera professionista.

Come caratterizzi il tuo servizio di guida?
Il mio lavoro mi piace e lo svolgo con molta passione ed è questo che lo caratterizza ed è anche ciò che i turisti percepiscono con molto piacere. Aggiungo anche molta preparazione e professionalità.

Dai una tua personale descrizione di Macerata, in un paio di paragrafi.
Macerata è una cittadina tipicamente marchigiana per vari aspetti: per l’aspetto geografico perché è capoluogo di una provincia che si posizione nel cuore delle Marche; per l’aspetto linguistico perché il dialetto marchigiano, buffo nell’intonazione, si identifica con quello maceratese; per la tradizione enogastronomica perché diversi piatti tipici e vini doc delle Marche nascono in questa provincia; per l’aspetto urbanistico perché Macerata è una tipica città di origini medievali sorta su due colli il cui intrico di strade e vicoli si risolve in piazze inaspettatamente ampie e ariose; per l’aspetto architettonico che vede l’armonia d’insieme dell’ambiente urbano grazie all’utilizzo del mattoncino, pietra locale ampiamente usata per realizzare edifici pubblici e privati e che fonde insieme epoche e stili diversi in un’eleganza discreta e sobria tipicamente marchigiana; per l’aspetto paesaggistico grazie al quale Macerata è capoluogo di una provincia soprannominata “la terra delle Armonie”. Un paesaggio variegato che dalla montagna degrada dolcemente verso il mare attraverso colline dolci e armoniose i cui antichi poderi coltivati in modo diverso disegnano una vera e propria opera di patchwork; per l’importante ruolo che la cultura ha sempre svolto nella città tanto da essere definita “l’Atene delle Marche” per la presenza dell’antica e prestigiosa università di giurisprudenza. La cultura a Macerata passa anche attraverso lo scambio culturale con la Cina, dialogo aperto nel XVI secolo dal grande gesuita Padre Matteo Ricci e che continua ancora oggi con la visita ufficiale dell’ambasciatore cinese e con i primi gruppi di turisti che vogliono visitare i luoghi ricciani. Altro importante canale culturale e non solo, è la tradizione lirica che vede il monumento più conosciuto di Macerata, lo Sferisterio, come protagonista indiscusso della stagione lirica e di forte richiamo turistico.

Qual è il periodo migliore per visitare Macerata? Perché?
Il periodo migliore per visitare Macerata è la primavera e l’estate. La primavera perché la campagna circostante è nel pieno della fioritura e si possono ammirare svariate sfumature di verde e degli scorci paesaggistici molto suggestivi. L’estate perché Macerata è protagonista di vari eventi musicali importanti che trasformano la città in un grande teatro.

Quale itinerario suggerisci per chi ha solo poche ore a disposizione?
Macerata ha un centro storico contenuto e quindi è facile visitare i luoghi più rappresentativi in poco tempo. Potrei suggerire la visita allo Sferisterio, monumento simbolo della città, per poi continuare con il Duomo dedicato a San Giuliano e subito dopo la basilica della Madonna della Misericordia vero gioiello dell’architettura di Luigi Vanvitelli e considerata la basilica più piccola al mondo. Si può proseguire raggiungendo la piazza della Libertà dove il monumento più prezioso è la cinquecentesca loggia dei mercanti senza trascurare il teatro storico settecentesco “Lauro Rossi”, firmato F.lli Bibbiena. Accanto al teatro si trova la torre civica percorribile attraverso 200 gradini che conducono alla sommità da cui si scopre un panorama mozzafiato. Dato che Macerata è la città dell’università più antica, suggerirei anche una puntatina nell’aula magna realizzata in legno a fine ottocento.
Macerata è anche la città delle carrozze perché vanta una collezione di circa 22 carrozze donate da un aristocratico amante di equitazione che datano dal 1700 al 1900. I veri appassionati di arte non potranno lasciare Macerata senza avere visitato la famosa e ricca collezione di arte contemporanea collocata nel bellissimo Palazzo Ricci in cui spiccano i nomi più noti delle avanguardie novecentesche.

Cosa incuriosisce di più i turisti?
I turisti sono incuriositi dallo Sferisterio.

Quali tipologie di turisti visitano la città?
Il tipo di turisti che arriva in città è formato da  gruppi organizzati semplicemente perché Macerata, ed in genere l’entroterra marchigiano, è poco conosciuta e le agenzie di viaggio sono un ottimo tramite per divulgare un’immagine diversa della Regione Marche. In primavera e in estate c’è una maggiore presenza di turisti stranieri, turisti singoli e famiglie che dalla costa organizzano le escursioni nell’entroterra.

Racconta un aneddoto, un episodio curioso, capitato durante un giro a Macerata.
Generalmente i turisti s’improvvisano cantanti pur di calcare, anche se per un attimo, il palco dello Sferisterio e testarne l’acustica perfetta. Un giocatore piemontese di pallone elastico, ha provato una grande emozione nel visitare lo Sferisterio, in origine luogo deputato a tale gioco.

Riferimenti:
www.guideturistichedellemarche.eu

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