2 Dicembre 2008

Una giornata sulle spiagge rocciose di Joppolo

di Andrea Bonfiglio (Blog Joppolo. Racconti di Viaggio)

Joppolo - Litorale

Joppolo - Litorale

L’auto, arroventata, incede stremata verso un’ombrosa oasi di pace. Il sole è una palla infuocata che svetta nel cielo terso d’agosto; le verdeggianti alture locali mostrano a incantati viandanti i profili sinuosi che si gettano dolcemente verso la costa. Una sottile lingua d’asfalto è l’unico intervallo fra la terra e le scogliere.

I piedi toccano finalmente il suolo, mentre le braccia – esposte all’ira dei raggi solari – si fanno carico di un ombrellone, un telo e un borsone. Qualche passo ancora, barcollando, e non resta che salire su un piccolo muretto che sembra volere preservare il litorale dalla minacciosa presenza del catrame.

Davanti agli occhi soltanto scogli, acque limpide e l’azzurro infinito dell’etere: è questo il borgo di Joppolo, paradisiaco scorcio di Calabria, che si mostra silente ai turisti nella sua disarmante semplicità. Un angolo remoto del vibonese, dove la natura fortunatamente pare avere ancora il sopravvento sull’uomo.

La classica sabbia bianca o giallastra, che appare sulle cartoline che sono solitamente appannaggio dei turisti, qui è solo un’illusione. L’originalità della spiaggia cittadina è difatti relativa all’esclusiva presenza di roccia, che dona inevitabilmente al paesaggio un particolare e apprezzabile tocco di fascino.

Dalla singolare conformazione di questa striscia di terra che precede il mare deriva una altrettanto curiosa consuetudine dei bagnanti, costretti a scrutarne la grigia superficie per individuare l’anfratto più indicato ove “piantare” l’immancabile ombrellone.

La piacevole brezza che spira a Joppolo è un gradito elemento del clima locale, indispensabile aiuto per i tanti appassionati di pesca che, in compagnia di canne, lenze, ami ed esche, prendono d’assalto i numerosi massi che sporgono, spigolosi, dalle lucenti acque salate.

A conferire un po’ di colore alla scena sono le piccole imbarcazioni variopinte dei pescatori più intraprendenti, le quali si muovono lentamente a largo.

Dopo una piacevole pausa e un bagno rinfrescante, non si può resistere alla tentazione di avventurarsi lungo una strada sterrata che si scorge a margine della carreggiata, parallela alla spiaggia.

Una torretta in pietra, diroccata, si erge solitaria sul promontorio ove s’inerpica il sentiero.
Pochi passi in salita e l’asfalto sparisce: sotto i piedi terra, ghiaia e polvere.

L’erta pian piano si addolcisce e davanti agli occhi si rivela quello che un tempo, probabilmente, doveva essere una sorta di faro o una torre difensiva.

Delle scalette accidentate portano all’interno di una prima stanza circolare, spiccatamente ombrosa. Si tratta di un ambiente completamente murato, eccezion fatta per una piccola finestra che si affaccia sul mare e un pertugio impervio – reso tale dal crollo dell’annessa scalinata – che conduce al piano superiore.
Aggrappandosi ad alcune sporgenze e facendo affidamento su alcune cavità, si riesce a raggiungerne la sommità.

D’un tratto l’oscurità svanisce e lascia il posto alla struggente prepotenza della luce: la visione di cui si può godere da una tale prospettiva è a dir poco un autentico spettacolo. Un incantevole mix di mare, cielo, spiagge rocciose e floride gobbe dei colli tutti protesi verso l’orizzonte.

Un soggiorno a Joppolo non può pertanto essere null’altro che un privilegio di cui non molti possono vantarsi.

(Foto di Mac in Pubblico Dominio)

  • Segnala su: Inserisci nei preferiti del.icio.us segnalo OKNOtizie Google YahooMyWeb Facebook Technorati

Scrivi un commento

Per inviare un commento devi fare il login.

Articoli nei Comuni Vicini: Nicotera (1), Tropea (1), San Ferdinando (1), Rosarno (1), Gioia Tauro (2), Rizziconi (1), Laureana di Borrello (1), Palmi (1), Vibo Valentia (1)