La città di Brescia è molto conosciuta per i luoghi che la circondano, raramente inclusa in itinerari turistici importanti, salvo nelle rare occasioni di mostre o manifestazioni.
Doriana di Giovanni ricorda i luoghi che un tempo erano belli e che ora sono devastati da una delinquenza poco e male contrastata. Uno sguardo diverso su una città che, a prima vista, da l’impressione di non avere difetti e che, invece, nasconde molti punti in cui potrebbe migliorare.
Quale è il luogo di Brescia che sente maggiormente suo?
Il monte della Maddalena, posto magico che sovrasta silenziosamente la città e dove mi ritiro ogni volta che sento il bisogno di rimanere sola e di riflettere.
Cosa eliminerebbe, cosa manterrebbe intatto e cosa migliorerebbe della città?
Eliminerei la delinquenza che, negli ultimi quindici anni, è aumentata a dismisura; manterrei senz’altro inalterati i luoghi di ritrovo per i giovani che permettono loro di non crescere in mezzo alla strada e migliorerei la situazione di innumerevoli cittadini che necessitano di assistenza e di aiuto, sia a livello economico che morale.
Come inserire Brescia tra le mete turistiche, vista il poco via vai cittadino di visitatori?
Migliorando e aumentando i luoghi di ritrovo per i giovani, che inevitabilmente attirano sempre più ragazzi, e organizzando molte più iniziative culturali all’interno delle scuole in modo che diventino cassa di risonanza per l’intera città e proiettarla nel panorama regionale e nazionale.
Qual è il luogo che, turisticamente parlando, considera migliore in assoluto?
Un tempo era il nostro centro storico, prima di diventare una zona “pericolosa” per la presenza della criminalità di cui sopra e per l’assenza di controlli all’altezza del problema.
Ora i luoghi in cui il turismo funziona meglio sono quelli che si affacciano sul nostro magico lago d’Iseo, attrattiva per molti turisti oltre che per noi bresciani.
Che cosa le ha dato Brescia e cosa c’è di questa città nel suo primo romanzo?
La mia città mi ha donato i ricordi, le immagini e i profumi che mi appartengono sin da quando ero una bambina, ma è la stessa città che mi ha portato via le tante cose che, da qualche tempo, sto cercando di ricostruire dentro di me.
Nel mio romanzo ci sono i ricordi e le emozioni che ho condiviso con gli amici (quelli veri) e con i grandi amori di tutta la mia vita; Brescia è stata il palcoscenico della gran parte degli eventi che ho vissuto.
Poche righe per dirci chi è Doriana Di Giovanni?
Doriana è sicuramente una persona “diversa” dalle persone che amano definirsi normali; è una persona semplice e senza filtri che, in un mondo come questo, spesso viene interpretata come molto sicura di sè e molto forte - e in verità quando la situazione lo richiede, lo è - ma è anche una persona fragile e vulnerabile; Doriana è un’anima che non riesce però ad accettare le ombre nere di questa nostra epoca, che non riesce a convivere con l’intolleranza, con il non-rispetto, con la prepotenza e con la cattiveria.
In una parola direi che Doriana è semplicemente diversa.
(Foto di Paolo Melissi, per gentile concessione)
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