Incontro alle 17:00, destinazione Alagna Valsesia.
Io e una mia amica abbiamo deciso di raggiungere altri amici che si trovano lì, una località di montagna ai piedi del Monte Rosa e così partiamo attrezzate di tutto quello che serve per affrontare la neve, il freddo ma anche un sacco… di divertimento.
Per strada ci raggiunge il tramonto, che tinteggia di rosso l’immenso cielo che copre le campagne vicino a noi e sotto questa luce proseguiamo il tragitto. Abbiamo quasi raggiunto i nostri amici, la neve inizia a imbiancare i vetri della macchina e lo spettacolo tutto intorno si presenta splendido.
I tetti e le strade sono bianchi; il cielo che si trasforma sotto i nostri occhi e così arriviamo alla nostra meta.
Decidiamo di parcheggiare e di vivere il paese di Alagna Valsesia.
E’ affascinante con le luci della sera e le decorazioni natalizie. C’è una pista di pattinaggio sul ghiaccio e una dolce musica si diffonde per la zona creando un’atmosfera da favola.
Siccome il viaggio è stato un po’ lungo e siamo infreddolite preferiamo indirizzarci verso un caffè e bere una bella cioccolata calda, tanto caratteristica nei luoghi di montagna!
La città è la principale località sciistica e punto di partenza per le svariate escursioni sul Monte Rosa e questa è la ragione per cui abbiamo deciso di visitarla. Ma dopo la breve pausa e un giro per la città, scopriamo che Alagna Valsesia non è semplicemente un paesino di montagna famoso per i suoi impianti; tutt’altro. Essa ha, infatti, una lunga storia, tangibile grazie alla tipicità delle case e a un museo che ne custodisce i segreti e le bellezze. E proprio di questa storia mi sono interessata e deliziata.
In prossimità della chiesa parrocchiale, dedicata a San Giovanni Battista e costruita su un’antica cappella risalente agli inizi del Cinquecento, c’è un cartello che riporta il nome del paese e sotto un’altra scritta, Im land, ossia la sua primordiale denominazione.
Incuriosite dalla particolare scritta decidiamo di informarci un po’, scoprendo che Alagna Valsesia fu fondata tra il XII e il XIII secolo dai Walser. Questo era un popolo di origine germanica che emigrò dall’Alto Vallese per lavorare le terre incolte di signori feudatari del tempo.
Veniamo rapite dalla storia di questi uomini e decidiamo di “camminare come un Walser”, ossia di andare a passo veloce, come faceva questo popolo, per le stradine del paese.
Notiamo che ci sono case tipiche di montagna, costruite in pietra o in legno, ma non ci sfugge l’eredità lasciata da questi nelle grandi case in legno circondate per tre lati da pertiche orizzontali, dello stesso materiale delle abitazioni, che servivano per stendere il fieno e farlo essiccare.
Se si visita la città ci si accorge che gli abitanti non vogliono dimenticare le origini e la storia del luogo, né tanto meno cambiare lo stile delle costruzioni di allora, al punto da realizzate attualmente le case secondo i medesimi schemi dei Walser.
Nel giro di un’oretta mi sono resa conto di quanto fosse particolare Alagna Valsesia e di quanto si può scoprire intorno a noi se solo si cerca un po’.
In Valsesia, il divertimento per i ragazzi e per gli adulti non è solo scii e camminate ma, per coloro che sono più curiosi, può anche essere una caccia al tesoro sulle origine del paese.
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