19 Marzo 2009

Selinunte, il parco archeologico più grande d’Europa

di Manuela Zummo (Blog Castelvetrano. Alla Scoperta della nostra Italia)

Collina orientale di Selinunte

Collina orientale di Selinunte

Marinella di Selinunte, compresa all’interno del territorio del comune di Castelvetrano, è una piccola frazione che si estende su un lungo litorale sabbioso nella parte più occidentale della Sicilia.
Posta in un golfetto tra la foce dei fiumi Selino e Belice, oggi è un centro turistico-balneare con spiagge incontaminate e un mare limpido ed invitante.

La storia di Selinunte, nota nel mondo come uno dei siti archeologici più belli e rappresentativi della civiltà classica, risale al 650 a.C., anno della sua fondazione ad opera di coloni greci provenienti da Megara Iblea. Il nome (dal greco Selinos, dal latino Selinus) deriva da quello del prezzemolo selvatico che i coloni vi trovarono in abbondanza.

Avamposto occidentale della cultura greca in Sicilia, l’immagine grandiosa che il luogo suscita è racchiusa all’interno del suo Parco Archeologico. Considerato il più ampio e imponente d’Europa, esso si estende per quasi duemila chilometri quadrati e comprende numerosi templi, santuari e altari.
I reperti e le sculture trovate nel corso degli scavi sono conservate nel Museo Nazionale Archeologico di Palermo, ad eccezione dell’opera più famosa, l’Efebo di Selinunte, attualmente esposto al Museo Comunale cittadino.

La zona archeologica è costituita, fondamentalmente, dall’Acropoli e dalla Collina Orientale. Fuori dalla città antica, invece, si trovano il Santuario della Malophoros e le due Necropoli di Manicalunga e Galera Bagliazzo. Tutto il materiale per costruire la città e i suoi templi fu ricavato dalle vicine cave di Cusa.

La visita dell’intera zona richiede circa una mezza giornata vista la vastità del parco, ma è facilitata essendo suddivisa in zone specifiche e circoscritte. Ovviamente ad attirare i numerosi visitatori sono i templi ellenici. Nella civiltà greca, infatti, il centro di tutta l’architettura era il tempio, dimora della divinità, del sacro e dell’eterno. Questi sono stati costruiti tutti secondo i canoni dell’ordine dorico, le cui caratteristiche principali sono la semplicità e l’essenzialità, e sorgono nelle aree già citate dell’acropoli e della collina orientale, denominati con le lettere dell’alfabeto per agevolarne l’identificazione durante il percorso.

La collina orientale fu dedicata agli dei celesti; qui sorgono due templi (G e F), orientati in senso Est-Ovest.
Il tempio G, ormai ridotto ad un cumulo di capitelli e architravi, era quello dedicato a Zeus, essendo uno dei templi più grandi dell’antichità. La sua costruzione è datata intorno al 530 a. C. e si pensa sia stato sede dell’archivio della città in quanto, durante gli scavi del 1871, vi fu ritrovata la Grande Tavola Selinuntina, testo dei culti della città.
Il tempio F risalente allo stesso periodo, invece, non è chiaro a chi sia stato dedicato perché conteso tra Atena e Dioniso. Al suo interno alcune metope raffigurano entrambe le divinità.

Acropoli

Acropoli

Continuando per il percorso, costeggiato da resti di colonne ed enormi blocchi di pietra, si va verso la scogliera a picco sul mare; da qui è possibile ammirare l’intero parco archeologico immerso nella natura incontaminata.
E proprio situata presso la costa, vi è l’altra zona dedicata ai culti: quella dell’Acropoli, dove si trovano i resti dei templi A, B, C, D, O.
Quest’area era destinata alle divinità maggiori, ma anche alla vita di tutti i giorni, come testimoniano i resti di abitazioni risalenti al periodo greco-punico.
Il principale, e il più grande, tempio dell’acropoli è quello C, dedicato ad Apollo, dio del Sole.

Ma oltre al parco archeologico, tante sono le attrattive che contraddistinguono il piccolo borgo marinaro, dalla riserva naturale del Belice, dove ogni anno vengono a depositare le uova una specie rara di tartarughe marine (la Carretta Carretta), alle bellissime e infinite spiagge. Meta annuale di migliaia di turisti, queste sono tutte attrezzate con lidi e ristoranti, aperti sino a tarda notte, sorgendo in posizioni da sogno: sotto l’acropoli, per esempio…

Selinunte è rinomata, inoltre, per le prelibatezze culinarie che si possono gustare nei numerosi ristoranti, dove è possibile trovare pesce sempre freschissimo. Oltre a questo, altri prodotti tipici sono apprezzati in tutto il mondo, come il pane nero e le olive di Castelvetrano.

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