29 Settembre 2009

Andar per la romantica città dei Gonzaga

di Angela De Monti (Blog Mantova. Alla Scoperta della nostra Italia)

Mantova e le sue acque

Mantova e le sue acque

Se fossi una professoressa di storia dell’arte porterei i miei ragazzi a Mantova almeno una volta all’anno. Credo infatti che, fra le molte città che ho visto, questa sia una delle più ricche e sorprendenti dal punto di vista artistico e storico. Ovunque si posi lo sguardo, vi è bellezza. Una bellezza insolita, che incanta e conduce il cuore ad un’estasi totale. Torri, piazze e palazzi sono il vero vanto di Mantova, una città fiera del suo passato, che vive il presente e guarda al futuro con positività ed energia.

Situata nella zona sud-orientale della Lombardia, in quella lingua di terra che sfuma nell’Emilia-Romagna, Mantova è una città dalle mille risorse che ha fatto del suo passato il punto di forza della sua identità. Grazie ai suoi tesori, la città è diventata nel 2008 Patrimonio dell’Umanità. Questo meritatissimo riconoscimento, non fa altro che accrescere l’importanza di questo centro rinascimentale, conosciuto come Città dei Gonzaga, che qui vissero per quasi quattrocento anni.

Mantova è certamente una città per innamorati. Concordo in pieno con il narratore inglese Aldous Huxley che definì Mantova come “la città più romantica del mondo”. Avvolta dalle sue nebbie o abbracciata da cieli azzurri, questa città ha la capacità quasi unica di “rimescolarti l’anima” portando alla luce sentimenti sopiti ed emozioni quasi dimenticate.

Così come Venezia e Treviso, anche Mantova è una città d’acqua dalle atmosfere magiche e senza tempo. A guardarla ce ne si innamora subito: gli specchi di acqua che circondano la città sono un vero e proprio spettacolo per gli occhi soprattutto se si ha la fortuna di vederli nel periodo della fioritura dei fiori di loto che generalmente ha luogo nei mesi di luglio, agosto e settembre.

Nei laghi ci sono anche piante autoctone come la castagna d’acqua o il ranuncolo d’acqua e i canneti, habitat naturale per numerose specie animali fra cui si contano l’airone rosso, le folaghe, i cigni e le anatre. Oltre a quelli citati, i laghi di Mantova, hanno altri numerosi ospiti, che rendono la città un’importante tappa anche dal punto di vista naturalistico.

Ma torniamo all’interno di Mantova. Come detto, questo luogo vanta infinite possibilità e itinerari turistici. Per visitare questo luogo con la calma e la tranquillità che merita, credo che ci vogliano almeno tre o quattro giorni. Oltre a vedere i palazzi storici, le chiese e i musei, credo sia infatti importante vivere la città con le sue strade e tra la sua gente.

Il Rio di Mantova

Il Rio di Mantova

Una vacanza a Mantova potrebbe essere un bel regalo di compleanno o un bel posto per trascorrere qualche momento di relax in compagnia delle persone a cui vogliamo bene. Gli itinerari e le opzioni su cosa fare o vedere sono davvero infinite. Personalmente, preferisco i luoghi aperti rispetto a quelli chiusi ed è per questo che amo le piazze. A Mantova ce ne sono molte: Piazza Sordello, che fu centro della vita politica ed artistica della città, Piazza Virgiliana, dedicata al famoso poeta e filosofo latino a cui la città diede i natali, e poi Piazza delle Erbe, la mia preferita. Quest’ultima è da sempre il cuore commerciale della città, piena di vita e colori.

Come ogni città rinascimentale che si rispetti, anche Mantova è una città piena di Palazzi. Qui c’è Palazzo Te con la famosa Sala dei Giganti e quella dedicata ad Amore e Psiche (più romantici di così!), Palazzo del Podestà e Palazzo della Ragione. E questo solo per citarne alcuni e limitare la lunghezza della lista. Il Duomo e la Basilica di Sant’Andrea sono gli esempi più belli dell’architettura religiosa mantovana.

Concludo dicendo che la cultura di questa meravigliosa città non si limita a quello che la storia le ha regalato ma vibra in un presente fatto di eventi importanti come i numerosi festival tra cui ricordo quello della Letteratura, un appuntamento imperdibile per chi ama libri, scrittura e poesia.

(Foto 1 di Giovanni Bufalo, foto 2 di Zuffe, entrambe in licenza GFDL)

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2 commenti a “Andar per la romantica città dei Gonzaga”

  1. Valentina Cavaliere scrive:

    Queste foto sono bellissime! Complimenti per la scelta :)

  2. Massimo Telo scrive:

    Ottima descrizione, complimenti!

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