Una lunga storia di tentativi di indipendenza connota la cittadina di Gambassi Terme, in provincia di Firenze, che riesce a staccarsi definitivamente dal resto delle contrade nel 1917. Solo da questo momento in poi riuscì a definirsi come vera e propria cittadina, rivendicando diritti politici e servizi che delineavano l’assetto urbano solo dei paesi vicini. Tuttavia fu proprio con il distacco che il deficit economico, in notevole perdita, provocò non pochi problemi a tutti i gambassini.
Il nome composto di tale comune deriva, probabilmente da “Campu” e “Bassi“, nome di qualche famiglia. Mentre il sostantivo “Terme” fu aggiunto in seguito, con la scoperta delle proprietà termali della zona. Difatti Gambassi si nutre di aria pura e natura incontaminata. Posta lungo la valle del fiume Elsa, deve la sua economia alle terme e alla cultura.
Ma andiamo per ordine.
L’aspetto turistico/economico, legato al benessere del corpo per la presenza di terme, si caratterizza per i diversi tipi di terapie che si possono qui trovare. Ci sono le terapie inalatorie, per la respirazione; l’aerosol e le inalazioni. Questo attira un notevole flusso turistico di un target alla ricerca di tranquillità, benessere e aria pura.
Dal punto di vista culturale, il paese non è legato soltanto alla zona antica e ai reperti archeologici, bensì unisce il tema della “cultura” alle tradizioni, trasformatesi, poi, in sostentamento economico a tutti gli effetti.
Un esempio di questo tipo è la sua specializzazione nella lavorazione del vetro. Da sempre, difatti, i suoi bicchierai sono richiesti in tuta Italia. Un’arte, questa, ormai radicata nel paese, essendo stati trovati anche reperti archeologici di vetro molto antichi.
La cittadina si contraddistingue anche per il ruolo dell’acqua, in particolare l’acqua salsa che viene utilizzata per i problemi legati alla digestione. Se assunta di mattina, a digiuno, ha effetti ancor più positivi sulle patologie. Sì, perché queste acque vengono proprio utilizzate come sostitutivo ai normali “medicinali“, che di gran lunga hanno controindicazioni maggiori.
L’aspetto culturale vero e proprio, quello legato più ai reperti e ai ritrovamenti, è associato alla presenza di chiese, alcune anche molto antiche.
Una delle più importanti è la chiesa di San Frediano, che si trova all’interno dell’antico castello di Montignoso. Probabilmente una prima costruzione della struttura risale al 1200 circa, ma purtroppo quella attuale non corrisponde all’originale, anzi si trovava addirittura più a valle. Solo in un secondo momento si pensò di spostarla del tutto.
La chiesa, non ha dimensioni mastodontiche, è rettangolare e senza abside, è importante, però, per la sua antica storia, come se fosse un pò il fulcro culturale e storico di Gambassi.
La natura è alla portata di tutti per la piccola cittadina toscana, lì dove si estende il Parco Comunale, caratterizzato da erbe esotiche, portate dalla famiglia Nicolli, ex proprietaria dell’ampio giardino, perso in seguito al fallimento monetario della famiglia stessa.
E non mancano le feste del luogo, compresa la tanto agognata Mostra–Mercato di prodotti tipici, che si svolge l’ultima settimana di agosto e durante la quale vengono mostrati oggetti di antiquariato e gustate alcune pietanze tipiche.
Una cittadina completa, c’è tutto! L’economia va bene, il turismo non manca di certo, la cultura e la natura ci sono… e se a questo aggiungiamo che i rimedi naturali delle acque sono meglio delle medicine allora Gambassi Terme è davvero una mini-città perfetta!
(Foto 1 e 2 in Pubblico dominio)
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