17 Aprile 2008

Intervista alla Biblioteca di Città della Pieve

di Marina Greco (Blog Città della Pieve. Interviste Biblioteche)

Roberta Patrizi della Biblioteca Comunale di Città della Pieve così risponde alle nostre domande:

copia-di-salaconsultazione.jpgCome è nata la Biblioteca e che ruolo ha ricoperto nella storia del comune?
La Biblioteca è nata negli anni ’50 quando l’Amministrazione Comunale dette l’incarico ad un impiegato di inventariare il Fondo Antico ed il materiale librario posseduto dal Comune.

In quali occasioni la biblioteca diventa protagonista nelle attività culturali del territorio?
Da circa 20 anni l’Amministrazione Comunale ed il Circolo Culturale “Pablo Neruda” organizzano il Premio Nazionale di Poesia “Sandro Penna”. A questo ruolo più marginale di segreteria, si affianca quello “da protagonista” con l’iniziativa “I Venerdì della Biblioteca”, un ciclo di incontri letterari in cui si invitano degli Autori a presentare i loro libri. Sono già venuti personaggi quali Corrado Augias, Marco Travaglio, Lilli Gruber, Miriam Mafai, Loriano Macchiavelli, Eraldo Affinati.

Che tipo di esigenze ha chi si rivolge alla sua biblioteca?
Siamo una Biblioteca di cultura generale per cui coloro che si rivolgono a noi non hanno esigenze specifiche.
Cerchiamo ovviamente di assicurare un’informazione generale e aggiornata in tutti i campi del sapere.
La narrativa è comunque il genere più richiesto.

copia-di-fondoantico.jpg Il fiore all’occhiello della Biblioteca, la collezione o il volume che la impreziosisce
Il Fondo Antico è sicuramente il gioiello della Biblioteca Comunale di Città della Pieve.
Costituito da circa 4000 volumi, comprende manoscritti, incunaboli, molte cinquecentine e seicentine.
Tale patrimonio apparteneva ai numerosi monasteri presenti nel territorio pievese, patrimonio che con l’unità d’Italia è stato inglobato fra i beni statali.

Quali letture consiglierebbe per conoscere a fondo la storia e l’identità del comune?
I testi base sono:

  1. Notizie Istoriche di Città della Pieve” di Giuseppe Bolletti (1830),
  2. Città della Pieve illustrata” di Antonio Baglioni (1845),
  3. Nella patria del Perugino” di Fiorenzo Canuti (1926).

A questi vanno aggiunte varie tesi di laurea ed alcune guide su Città della Pieve scritte dall’Operatore Culturale del Comune, Valerio Bittarello.

copia-di-dscn3425.JPGQuali concittadini hanno contribuito alla crescita del suo patrimonio documentale?
Ogni anno la Biblioteca riceve delle donazioni più o meno consistenti.
Le più importanti però sono state quelle dell’Avvocato Osvaldo Fabietti (circa 4000 volumi), dell’Associazione di Mutuo Soccorso fra gli Artieri e, nel 2002, del Dottor Giuliano Jenne che ha lasciato parte della biblioteca di famiglia.

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