8 Maggio 2008

Antica Osteria del Carrugio

di Alessio Postiglione (Blog Portovenere. Interviste Ristoranti)

Alessandro (Antica Osteria del Carrugio a Portovenere) ci parla della Madonna Bianca e della mesc-ciüa. Pantagrueliche libagioni, pirati e scrigni segreti.

Per cosa è rinomata la sua cucina?
Noi facciamo cucina tradizionale: insalata di polpo, cozze ripiene di tonno, uova, mortadella, Carrugiotimo e pecorino, la mesc-ciüa, la minestra spezzina più famosa. Stiamo qua da quando nostro bisnonno fondò la mescita.

Ci parli della mesc-ciüa.
E’ una mescolanza e deriva dal fatto che i marinai raccoglievano i grani che uscivano delle stive in modo casuale e li cucinavano. Viene preparata con ceci, grano, fagioli e cicerchie.

Quali sono le altre specialità?
Facciamo il caprino con salsa verde, spaghetti con le acciughe, acciughe con aglio, origano e capperi condite con olio ligure, fagioli con salsicce, polpo e patate, cozze alla marinara. Come dolci proponiamo il celebre pandolce, ovvero il panettone ligure.

Quali sono i legami col territorio?
Siamo nel centro storico in un carrugio: siamo nati nell’Ottocento come mescita per i marinai, ai quali si serviva qualche piatto. La filosofia non è cambiata molto. Portovenere è diventata un posto alla moda per turisti… ma noi siamo sempre qua, all’antica. Tavoli unici, e tutti si siedono l’uno affianco all’altro…

Poca privacy?
Qui si viene per mangiare. E si mangia e si beve bene.

Quali eventi storici segnano gli appuntamenti importanti della sua città?
Il 17 agosto c’è la processione con l’arca della Madonna Bianca, una madonna trovata in un tronco.

Tronco?
Nei tronchi i marinai mettevano le cose preziose che non volevano che cadessero in mani nemiche allorquando i pirati assaltavano i galeoni liguri… fu quindi trovata questa Madonna nera, insieme ad altri scrigni, presenti nello stesso tronco, pieni di ogni ricchezza.

Nera? Ma non era bianca?
La madonna era arrotolata in una pergamena ed era di colore nero: e poi divenne bianca. Un miracolo. E così iniziò la storia devozionale dell’icona.
Il miracolo avvenne nel 1399 in casa di un tale Luciardo, dove si trovava l’icona riprodotta in pergamena. Mentre Luciardo Borghesi pregava, l’icona trascolorò. Giunsero, poi, i notari che presero visione del prodigio: e da allora ha inizio la festa. Si decise, in seguito, di alloggiare l’icona nell’altare costruito da Nino da Fiesole.

Cosa succede durante la festa?
Questa si articola attraverso la processione, che parte dalla zona detta Cavo, proveniente dalla frazione delle Grazie. Momento clou dei festeggiamenti è la processione serale durante la quale partecipano anche le navi ormeggiate nel porticciolo. I fedeli organizzano quasi 2000 fiaccole.

Riferimenti:
Antica Osteria del Carrugio,
Via Capellini, 66 - 19025 Portovenere (SP)
Telefono 0187-790617; Cell. 335 6793864

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