20 Maggio 2008

Tracce di indelebile ricchezza

di Massimo Di Bello (Blog Perugia. Interviste Guide Turistiche)

Intervistiamo su Perugia Alessandra Pettinelli, Guida Turistica Autorizzata dell’Umbria in tedesco ed inglese.

Perché hai scelto di diventare una Guida Turistica?
Alessandra Pettinelli Perché sono appassionata di storia, di storia dell’arte e poi perché è un lavoro che consente un contatto diretto e continuo con la bellezza del nostro paese. Per di più provengo da una formazione linguistico-letteraria e quindi lavorare come guida mi consente anche di esercitare le lingue studiate durante gli studi universitari.

Cosa ti piace di più del tuo lavoro?
Il contatto con la gente. E’ come essere sempre un po’ viaggiatori. Anche se i luoghi sembrano a prima vista conosciuti, celano sempre delle parti di essi, dei dettagli che solo occhi altrui, curiosi e interessati, aiutano a scoprire.

Come caratterizzi il tuo servizio di guida?
E’ un lavoro di relazione. Cerco sempre di adattarmi all’interlocutore per costruire insieme un modo, se possibile, sempre nuovo di conoscere ed esplorare.

Dai una tua personale descrizione di Perugia, in un paio di paragrafi.
Perugia è una città estremamente giovane e dinamica. Un centro che da sempre ha rappresentato un crocevia di culture. Il nome stesso significherebbe ‘passaggio’, ‘attraverso’. E’ anche un centro ricco d’arte e di occasioni per penetrare la cultura italiana e il suo passato. Dalle mura etrusche, alla famosa piazza con la Fontana di Giovanni e Nicola Pisano, ogni angolo offre scorci incantevoli e autentici ed è proprio la sua autenticità la caretteristica peculiare di Perugia. La storia l’ha attraversata lasciandovi impresse tracce di indelebile ricchezza senza che i flussi turistici, che purtroppo hanno alterato tanti centri storici italiani, ne abbiano modificato l’aspetto.

Qual è il periodo migliore per visitare Perugia? Perché?
Forse l’estate. Le temperature sono un po’ elevate, però è a luglio e agosto che Perugia dà il meglio di sé con i suoi numerosi festival ed eventi teatrali.

Quale itinerario suggerisci per chi ha solo poche ore a disposizione?
L’ingresso più suggestivo è attraverso le scale mobili della Rocca Paolina. Poi consiglierei il Corso, piazza IV Novembre con il Palazzo dei Priori e la Fontana maggiore, senza lasciarmi scappare il panorama mozzafiato della terrazza di portasole e una bella passeggiata lungo le mura per arrivare all’Arco Etrusco.

Cosa incuriosisce di più i turisti?
Sicuramente la Rocca Paolina. Con le sue stratificazioni è uno degli edifici più interessanti ed utili per comprendere le vicissitudini storiche di gran parte dei centri umbri.

Quali tipologie di turisti visitano la città?
Forse Perugia è interessata più da un turismo in cerca di arte e di cultura.

Racconta un aneddoto, un episodio curioso, capitato durante un giro a Perugia.
Stavo accompagnando degli ospiti del Comune di Perugia. Erano ragazzi, studenti universitari provenienti da una città tedesca gemellata con Perugia. Passando davanti agli edifici che ospitano le facoltà scientifiche della nostra università, mi sono lasciata andare in critiche aspre e taglienti rivolte allo stile di quelle costruzioni e ad un certo punto ho anche detto - vorrei sapere chi è stato l’architetto di così tanta bruttezza! - Beh… una ragazza del gruppo ha alzato la mano ed ha risposto - mio nonno! -. L’imbarazzo è stato tale che sono seguiti cinque minuti di silenzio. Non immaginavo che nel gruppo ci fosse una perugina. Da allora cerco di trattenermi quando si tratta di esprimere pareri o commenti!

Riferimenti:
www.umbriaconme.com

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