6 Giugno 2008

Nei secoli “alfiere” dell’eleganza piemontese

di Marcello Di Sarno (Blog Asti. Interviste Sindaci)

Il sindaco di Asti Giorgio Galvagno intervistato per Comuni-Italiani.it

Come si presenta la sua città a chi oggi la vive quotidianamente?
Asti si può definire una città accogliente, elegante, signorile, ricca di tradizioni; una città in continua evoluzione. Molto è Giorgio Galvagnostato fatto e tanto è ancora da fare per dare agli astigiani una città “bella da vivere” potenziando innanzitutto la sicurezza oggi più che mai sentita da noi tutti che vogliamo che le nostre case, i nostri figli, la nostra cittadina siano più protetti e difesi. incrementare la qualità dei servizi contribuendo quindi a promuovere una città a misura d’uomo che si prende cura delle persone più bisognose, bambini, anziani, disabili e soggetti portatori di handicap.

Tre validi motivi per visitarla?
Personalmente penso che esistano più di tre validi motivi per visitare la nostra splendida città che ha anche dato i natali a Vittorio Alfieri, poeta e drammaturgo italiano, uno dei maggiori interpreti delle istanze patriottiche in epoca prerisorgimentale.
Camminando per Asti si possono notare angoli suggestivi che rimandano ad antiche atmosfere fatte di arte, tradizione, architetture che ci narrano una storia di grande bellezza.
Visitare quindi i suoi palazzi, le sue torri e caseforti e nel contempo conoscere l’araldica delle antiche e nobili famiglie astesi, un tempo abilissimi mercanti e banchieri famosi, è motivo di orgoglio per tutti gli astigiani.
Asti è la città del vino, dell’Asti Spumante conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo, del Palio, manifestazione fra le più antiche d’Italia di cui gli astigiani sono molto fieri ed orgogliosi.

Chi o cosa, secondo lei, ne ha fatto la storia, ne ha plasmato l’identità?
Asti è la città del Piemonte che conserva ancora il più grande ricco patrimonio edilizio medioevale, con le sue magnifiche chiese, come la Cattedrale, la più grande ed insigne chiesa gotica della regione.
Il medioevo fu un periodo di grande sviluppo per la città che la portò ad essere il più importante centro del Piemonte e fra i più importanti d’Italia e d’Europa grazie anche al fiorire delle attività economiche e all’intraprendenza dei suoi banchieri; Asti fu infatti uno dei primi liberi comuni italiani ed ebbe il privilegio di battere moneta.

Per quale aspetto della sua città va particolarmente fiero?
La cultura in generale, avendo l’obiettivo del rilancio dell’immagine di Asti e delle sue grandi manifestazioni come le Sagre, la Douja d’Or ed il Palio in Italia e nel mondo. La gestione di queste manifestazioni deve essere affidata ad una società imprenditoriale efficiente e autonoma, che crei un’unica regia di sviluppo, dalla ricerca dei fondi allo sviluppo di eventi, dal marketing alla comunicazione e che risponda dei risultati.
Altro punto molto importante è l’università che deve rinnovarsi e diventare un centro di studi nazionale in un settore specifico, nel quale offrire gli studi migliori. Solo in questo modo potrà attirare studenti da fuori città e offrire una vera prospettiva di sviluppo ad Asti e ai suoi giovani. Potrebbe diventare un centro di eccellenza su tutto ciò che riguarda la ricerca, la cultura e la comunicazione.

Tra progetti da portare a termine e traguardi ambiziosi da perseguire, come vede il futuro della sua città?
Piano Parcheggi: è prevista la realizzazione di 5 grandi parcheggi in centro (parcheggio multipiano ex Caserma Colli di Felizzano, parcheggio multipiano ex Casermone, parcheggio multipiano Bocciodromo, parcheggio multipiano Istituto professionale Casigliano e sopra elevazione parcheggio via Natta) per liberare la città dal traffico e dallo smog e ridare così nuovo slancio al commercio e alla vita sociale.
Il verde pubblico che oggi rappresenta sicuramente uno degli elementi principali che contribuiscono al miglioramento della qualità della vita dei cittadini, che assume nella nostra città una grandissima importanza, da qui nasce l’esigenza di acquisire validi strumenti che permettano una gestione che lo preservi, lo tuteli e lo valorizzi.
Il Comune organizza, ormai da anni, “Astinfiore”, un concorso mirato alla sensibilizzazione degli astigiani affinché abbelliscano e ravvivino con i fiori il balcone, il terrazzo, le finestre della propria abitazione, contribuendo in tal modo a dar colore e calore alla città.
Si procederà inoltre a far sì che i cittadini si approprino sempre di più della loro città con la realizzazione di una grande isola pedonale.

Una domanda che vorrebbe sentirsi rivolgere sulla sua città e la risposta che darebbe.
Che cosa intende fare per i cittadini più deboli?
Bambini, anziani, persone malate e portatori di handicap: ogni cittadino ha problemi ed esigenze diverse. La qualità dei servizi dipende anche dall’attenzione per le piccole cose: marciapiedi ben tenuti, passaggi pedonali agibili, locali pubblici e servizi di trasporto accessibili a chiunque, prestazioni e servizi trasparenti. Non si sacrificherà mai l’impegno sociale in nome dell’efficienza economica.
Inoltre la terza età, in costante aumento, è un patrimonio di esperienza e di saggezza che l’Amministrazione intende valorizzare. Oltre che mantenere e rafforzare i servizi di sostegno per chi è solo e in difficoltà coinvolgeremo chi desidera essere ancora utile agli altri in iniziative pubbliche e sociali – dai Nonni Civici a tante altre ancora – che favoriranno il dialogo tra le generazioni e l’appartenenza attiva degli anziani alla nostra comunità.

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