Se capitaste a Città della Pieve per la prima volta sareste colpiti da due cose: dalla vista del rosso dei mattoni con cui è costruito questo borgo e dall’atmosfera di una cittadina che è stata a più riprese sfiorata dalla storia, senza esserne però stata un palcoscenico privilegiato. Questo suo rimanere in disparte durante le epoche più combattive e rivoluzionarie ha consentito che si sviluppassero i caratteri più distintivi di Città della Pieve: il comune ha rielaborato autonomamente apporti culturali del tutto differenti e per questo motivo ha un carattere suo proprio, che ha poco a che vedere con le singole influenze che avrebbe potuto ricevere dalle vicine Orvieto e Perugia. L’impressione che ne ricaverete è quella che avreste guardando un edificio composto da diversi piani, dove le parti comunicano col tutto come se si trattasse di un unico organismo. Apprezzatene la qualità urbana ed il patrimonio culturale ed artistico che hanno appunto uno stile composito, ma ben orchestrato.
Questo borgo, offre molti spunti di riflessione e ai diversi tipi di viaggiatore che vi si avvicinano offre diversi motivi per essere visitato.
Per chi ama visitare località e scoprirne le risorse artistiche e culturali, Città della Pieve ha molti posti forse poco conosciuti ma che vale la pena visitare, alcuni di questi custodiscono opere di un illustre pittore, Pietro Vannucci, detto il Perugino, che proprio qui ebbe i natali. In particolare è da segnalare l’Oratorio di Santa Maria dei Bianchi, dove è possibile ammirare l’Adorazione dei Magi, affresco del 1504.
La cittadina è divisa, anche topograficamente, in tre borghi: Castello, Casalino e Borgo Dentro. Durante tutto l’anno non mancano per le tre contrade le occasioni per le manifestazioni tradizionali, sempre sostenute dalla partecipazione e la passione dei pievesi che lavorano fino a tarda notte per allestire, organizzare, ritrovarsi: le più famose e quelle che richiamano il maggiore afflusso di visitatori sono il Presepe monumentale (Castello), l’Infiorata (Casalino), i Quadri viventi (Borgo Dentro).
Per coloro che amano le manifestazioni culturali e folkloristiche, e non disdegnano il divertimento, il periodo più animato che vive Città della Pieve è quello in cui si svolge la rievocazione storica del palio dei Terzieri. Lasciatemi dire che in quel periodo la cittadina si riempie, si anima più di ogni altro periodo. Io ho partecipato personalmente qualche volta e anche se alla fine della serata avevo percorso chilometri facendo lo slalom fra i tavoli, mi ritrovavo felice e non pensavo alla stanchezza ma al giorno dopo.
Per spiegare solo una parte di quello che avviene, sappiate che potete godervi l’atmosfera ed il buon cibo cucinato secondo l’antica tradizione umbra almeno per dieci giorni nelle taverne dei tre terzieri. Il palio ha il suo fulcro nella giornata della penultima domenica d’Agosto con la rievocazione della caccia al toro. La consuetudine risale addirittura al medioevo, quando si usava per la sfida tra gli arcieri – che in passato ha visto partecipare campioni di livello nazionale - veri esemplari di razza chianina, che oggi sono stati sostituiti, più opportunamente, da sagome in legno.
Suggestive sono le sfilate dei terzieri e l’esibizione del gruppo degli sbandieratori, e le numerose iniziative che ogni anno animano le serate, sempre in costume.
Vi assicuro che questa cittadina, che è anche il posto dove sono nata, si merita una visita anche solo per godere della bellezza di un centro storico tranquillo, per rilassarsi e per visitare il suo patrimonio artistico e culturale. Se durante il mese di agosto passate nei dintorni di Città della Pieve fermatevi ad assaporare un po’ della sua atmosfera.
1 commento a “Guarda, gusta e vivi Città della Pieve”
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Città della Pieve è una bella cittadina in provincia di Perugia. In queso luogo ci sono cresciuto fino all’età di sei anni. Città della Pieve nel passato era un paese che si basava sull’agricoltura con i suoi prodotti tipici e genuini, i quali si trovano ancora. Quando ci torno è sempre bella e rivisitando i luoghi dove sono cresciuto, molto cambiati il mio pensiero torna ai tempi che furono dove correvo attraverso i campi che ora non ci sono più, ora soltanto costruzioni, purtroppo è il progresso, anche se è rimasta nel suo stile antico conservando il centro storico con vicoli e le case come erano.