22 Luglio 2008

Palermo: colori, profumi e tradizioni di una città fatta di anni di storia

di Sofia Riccaboni (Blog Palermo. Alla Scoperta della nostra Italia)

Visitare Palermo è come visitare una scatola magica: si adatta al tuo stato d’animo e ti fa vedere i suoi tanti e differenti lati. C’è la Palermo della storia, iniziata con la dominazione dei Fenici nel VIII secolo avanti Cristo, passata poi in mano ai greci, ai romani, agli arabi. C’è la Palermo delle tradizioni, come il culto di Santa Rosalia, le cui reliquie sono custodite nella cattedrale e la Palermo dei monumenti.
Camminando per le sue strade si possono vedere tutte e quattro le città, e anche la Palermo delle contraddizioni, quella dove la periferia si scontra con il centro storico.

Palermo - Palazzo dei NormanniE cosi, già dalla piazza del Duomo ci accorgiamo del puzzle architettonico che contraddistingue questa città, dovuto ai tanti anni di differenti dominazioni. Un mosaico di stili, un miscuglio di influenze anche per la Cattedrale che conserva le reliquie della Santuzza, come viene chiamata qui Santa Rosalia. A lei Palermo dedica ogni anno cinque giornate di festeggiamenti che vi permetteranno di vivere tutto il folclore del posto, un misto di eventi tra religiosità e paganesimo. Anche il Palazzo dei Normanni, poco oltre, percorrendo via Vittorio Emanuele, presenta il passaggio di diversi periodi storici e di rimaneggiamenti.

Palermo - Stigghiolaro nel mercato La VucciriaMa visitando Palermo non potete non visitare il Mercato Ballarò. Situato vicino alla stazione è animato da venditori che, con le loro incessanti cantilene in dialetto locale, decantano la qualità della loro merce e vi attirano verso i loro banchi, pieni di prodotti tipici locali di ogni genere. Ma anche un visita al mercato della Vucciria non è da evitare. Questo mercato, che somiglia molto a un suk arabo, vi frastornerà con i suoi colori e i suoi mille profumi. E’ un mercato antico, situato in un intrico di vicoli e piazzette, dove rischierete di perdervi e dove potrete vedere l’accalcarsi di botteghe e bancarelle, e anche qui non mancherete, tra la folla di curiosi alla ricerca di qualcosa che nemmeno loro sanno cosa sia e di palermitani impegnati a fare acquisti, tra le pile di cassette di frutta, di ortaggi, forme di pecorino impilate come fossero in un magazzino, di sentire le urla dei mercanti che cercano di richiamare il maggior numero di gente verso la propria mercanzia.

Ma se volete vedere un’opera della vera tradizione siciliana e palermitana, non potete mancare di visitare il laboratorio della famiglia Cuticchio. Da anni si tramandano di padre in figlio l’arte dei pupari: i pupi sono le speciali marionette azionate da due ferri e da fili di corda. Nel loro repertorio ci sono le rappresentazioni classiche della storia dei paladini di Francia, spettacolo che vi farà rivivere le emozioni dei vecchi spettacoli di burattini che spesso giravano per i quartieri di tutte le città italiane negli anni passati.

Non dimenticatevi, visitando Palermo di pensare ai suoi dolci. Questa città non si fa dimenticare nemmeno per i suoi sapori. Potrete provare i tradizionali cannoli o la frutta Martorana, che prende il nome dal convento dove fu realizzata per la prima volta, ma anche la cassata, classica, e i dolcetti alle mandorle, in una delle tante pasticcerie artigianali che si trovano nei vicoli della città. Anche la cucina è importante qui e vi affascinerà con il suo sapiente intreccio di tradizione e fantasia.

(Foto di Bernhard J. Scheuvens in licenza Creative Commons e di Dedda71 in Pubblico Dominio)

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