13 Settembre 2008

Lo schiaffo dell’ironia nella tranquillità del “cittadone”

di Marcello Di Sarno (Blog Forlì. Interviste Giornalisti)

Il giornalista di Forlì Emilio Gelosi* intervistato per Comuni-Italiani.it

Chi o cosa ha fatto scattare in lei la scintilla del giornalista?
Mio padre, che è giornalista a sua volta, e la caterva di riviste che portava a casa e ho divorato da ragazzo, in particolare L’Espresso e Panorama. Tengo a precisare, però, che questa è una professione, prima che una Emilio Gelosipassione da “scintilla”, con tutto quello che ne dovrebbe conseguire in termini di scelte di vita e di carriera, specie per i più giovani.

Che ruolo ha avuto Forlì nel suo percorso professionale?
Fondamentale. A parte la parentesi a Bologna per la laurea in giurisprudenza ho avuto la fortuna di scrivere sempre nella mia città e della mia città.

Attualità. Come vive il comune romagnolo l’emergenza sicurezza che attraversa l’intero Paese?
Esiste un’emergenza sicurezza? A me pare solo propaganda. Forlì, comunque, è una delle città più tranquille d’Italia da questo punto di vista. Una vera iattura per i colleghi che scrivono di “nera”.

Attraverso quali traguardi o quali progetti in itinere, secondo lei, passa il futuro di Forlì?
Cito tre progetti. Prima di tutto il nuovo sistema tangenziale: è destinato a cambiare il volto della città, trasformandola in uno spazio metropolitano nel giro di 15-20 anni.
Secondo l’Università: dopo un periodo di entusiasmo iniziale ha perso un po’ di spinta. Vedremo cosà succederà con la costruzione del nuovo campus.
Infine l’aeroporto: RyanAir ha scelto Forlì come base operativa per i voli nazionali, ma ha spostato le tratte internazionali a Bologna. Può essere un’opportunità o una diminutio, a seconda di come sarà gestita la cosa.
Senza un sistema di strade più efficiente, in ogni caso, la città non può crescere. L’unica vera arteria, sempre intasata, è l’A14. La via Emilia bis sembra un traguardo irraggiungibile, la strada verso il mare è un tratturo micidiale e il collegamento con il sistema portuale di Ravenna passa per una strada di campagna.

Lo scoop o l’articolo legato a Forlì che ricorda con maggiore orgoglio o partecipazione emotiva.
Un pezzo di satira scritto contro il boiardo di una società pubblico-privata in una rubrica che si intitolava “Piazza Schiaffi”. Mi valse una querela (poi ritirata).
Ma l’emozione più grande fu vedere il mio primo libro (”Rambaldo Bruschi, l’uomo che dava del tu alla Fiat”) recensito da Oreste del Buono e Giorgio Boatti sul Tuttolibri della Stampa.

Un titolo e trenta righe per raccontare cosa va e cosa non va della sua città.
“Qui funziona tutto, anche la mediocrità”
Chi frequenta altre città - e a Forlì non sono poi pochi - si rende conto che il livello di qualità della vita qui è tra i più elevati d’Italia. E che in altri luoghi si è in grado di valorizzare il poco che si ha in modo migliore e più sistematico. Eventi e personaggi forlivesi, invece, spesso si spengono nell’aurea mediocritas generale, mentre la ricerca dell’eccellenza sembra quasi generare sospetto, quando non aperto fastidio. Perché?

Nella duplice veste di giornalista e blogger, come vede il domani della professione giornalistica tra nuove tecnologie e giornalismo partecipativo (blog etc)?
Diffido in toto di chi pensa al giornalismo partecipativo come soluzione ai mali del giornalismo. Cito il pezzo di un collega, il caporedattore del “Carlino di Forlì” Emanuele Chesi, blogger a sua volta: “A nessuno verrebbe in mente di pensare che la cantieristica, l’elettrotecnica o l’aviazione civile “dal basso” sia migliore di quella professionale. Anche se ci sono cantieri che costruiscono navi che affondano, elettrotecnici che fanno impianti difettosi e piloti che volano alticci, a nessuno verrebbe in mente di affidarsi al primo che passa per strada, pur volenteroso che sia”.

*E’ responsabile della comunicazione di Legacoop Forlì-Cesena e di numerose aziende. Nel 2004 è diventato giornalista professionista con il mensile “La Società Cooperativa”, vincendo il premio “Marco Biagi” come miglior praticante della sua sessione. Cura il blog “Smarketing” - l’indirizzo è www.gelosi.it - che fa satira sul mondo del marketing e della comunicazione. In passato ha collaborato con i principali giornali della zona, in particolare Carlino, Corriere Romagna, Unità e Forlì&Forlì.

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1 commento a “Lo schiaffo dell’ironia nella tranquillità del “cittadone””

  1. ertaio scrive:

    Spesso si confonde l’alta qualità della vita con l’alta mediocrità!

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