Avete mai provato a fare un pezzo dell’Alta Via Ligure? È un’esperienza unica, soprattutto se scegliete di farla di domenica mattina, quando la nebbia e un pochino di pioggia decidono di farvi compagnia per un tratto del percorso. Una parte di questo percorso alpinistico attraversa, in provincia di Savona, i prati e i monti del comune di Calizzano e vi porta nella zona della località chiamata Melogno.
Questa zona è disseminata di ricordi di storia, in parte dovuti a quella che era all’epoca una grande potenza, la Repubbica di Genova. Infatti lungo il cammino ci imbattiamo in un passaggio veramente interessante. Poco importa se in questo punto si abbandona il sentiero e si cammina lungo un tratto di strada asfaltata. La vista del pezzo di storia della nostra Italia che ci attende ci fa dimenticare per un attimo dove siamo.
È cosi infatti che ci troviamo, tra la nebbia e le gocce di pioggia che ci bagnano il visto, di fronte a uno dei tanti forti che in queste zone erano stati costruiti per difendere la grande e bellissima Riviera. Forti e fortificazioni che vennero poi migliorate nella struttura e nei materiali per poter essere utilizzate anche nelle ultime grandi guerre.
Ed eccoci cosi, di nuovo, ad ammirare uno di questi capolavori di architettura da guerra. Questo forte, chiamato Forte Centrale, sta proprio nel punto del Passo del Melogno a circa 1000 metri sul livello del mare, e fu costruito nel 1885. Ma, contrariamente a quanto si pensi, venne costruito a difesa del Piemonte, per evitare che nemici potessero risalire fino a quello che era il centro della politica e del potere in quegli anni passando per la Liguria.
Circondato da un profondo fossato, questo fortino fatto di pietra ci mostra ancora con orgoglio la sua possente struttura e, sopra i due portali principali, le due bocche da cui i cannoni potevano sparare sui nemici in avvicinamento. Viene da domandarsi quante volte sia successo e come fosse allora la zona qua intorno. La strada ci porta ad attraversarlo, passando per i due portali principali e permettondoci di scorgere il suo interno e i suoi segreti. Scopriamo infatti che il Forte Centrale era sino a poco tempo fa ancora una zona militare e per questo motivo conserva al suo interno ancora tantissimi elementi originali dalla costruzione.
Possiamo infatti notare le chiusure metalliche delle porte e delle finestre. In alcuni punti possiamo scorgere anche ciò che resta di alcuni antichi e originali portoni in legno. Sicuramente dove ora noi passiamo, camminando in silenzio, quasi come a voler sentire se quelle mura hanno qualcosa da raccontarci, si sono visti passare eserciti e soldati, probabilmente anche feriti e prigionieri. Questo era uno dei punti nevralgici per il passaggio da Genova verso il Piemonte e queste stanze hanno sicuramente aiutato a creare quella che oggi è la nostra Storia.
Usciamo dal secondo portale, passando sopra un ponte, ora asfaltato, dove una volta c’era il ponte levatoio, per impedire ai nemici di entrare e prendere possesso di questo gioiello architettonico e strategico. Nonostante la pioggia vale la pena passare di qua, non solo per la natura che in tutto il percorso non ti abbandona, ma soprattutto perchè possiamo per un attimo ammirare un pezzo di storia che con il passare del tempo, ora che è diventato di libero accesso, andrà perdendo il suo aspetto originale e dimenticando il suo grande ruolo storico.
(Foto di Davide Papalini in Licenza Creative Commons)
4 commenti a “Camminare e attraversare in un attimo un momento di storia italiana”
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Bella descrizione, anchio anni orsono ho percorso questo itinerario, in pieno inverno con gli sci da fondo, ho potuto accedere al forte transitando sull’allora ponte levatoio, lungo il percorso la nebbiolina, gelata sui rami spogli, sostituiva le foglie con diamanti di ghiaccio luccicanti.
Leggere questa descrizione mi ha portato indietro nel tempo rivivendo con piacere quella giornata di gennaio
E’ un bel posto.. in inverno deve essere ancora più affascinante..
Gent.ma Sofia. Il commento che ho fatto si riferisce al forte Tortagna, situato più in alto proseguendo per strada sterrata, pur riconfermando la piacevole descrizione , non vorrei si pensasse ad una mia affermazione errata ” transito su ponte levatoio”, poichè penso da oltre cento anni è stato eliminato sul forte primo, ma tutt’ora esistente, anche se con divieto di accesso sul forte due.
invito comunque, in modo particolare l’autrice del racconto a visitare il forte più in alto, ed a commentare la gita, da intraprendere possibilmente in bella giornata, giacchè da quella cima è visibile tutto il golfo Ligure, Genova ed oltre, nonchè la Corsica.
sarà sicuramente una tappa da fare a primavera.. a meno di riuscire a trovare una domenica di sole anche se magari fredda.. probabilmente molto più suggestivo se trovo anche la neve… magari una gita da fare con lei come guida ..