22 Ottobre 2008

Sansepolcro, dove nacque Piero della Francesca

di Sara Radicia (Blog Sansepolcro. Alla Scoperta della nostra Italia)

Sansepolcro è un fervente centro produttivo ed una città d’arte, con straordinari monumenti e palazzi rinascimentali. Vi si producono eccezionali pezzi d’artigianato in oro e legno e vi si trovano le opere principali di un illustre pittore, Piero della Francesca.

La tradizione vuole che la città, col nome originale di Borgo San Sepolcro sia stata fondata nel IX secolo da due pellegrini tornati dal viaggio in Terra Santa, che costruirono un oratorio per custodire le preziose reliquie portate dal Santo Sepolcro.

Le linee principali su cui si snodano le costruzioni sono puramente rinascimentali. Il centro storico è tagliato in quattro dalle due strade principali, che hanno il proprio punto d’incontro nella piazza principale della città; la piazza Torre di Berta. Questo largo che della città è il cuore risale all’Ottocento, mentre i palazzi che su di essa si affacciano sono sicuramente precedenti ma rimaneggiati. Tra i più famosi il cinquecentesco Palazzo Pichi ed il Palazzo Giovagnoli del duecento, dal quale si eleva una torre mozza. Nel trecento la città subì un terremoto che ne distrusse le linee urbanistiche principali perciò dovette riaffermarsi nel corso del quattrocento, dal qual periodo rimase quale la conosciamo noi oggi.

L’edificio di culto più importante è il Duomo, il quale possiede un bel portale ed un interno romano-gotico affrescato. Di straordinaria importanza una scultura lignea d’epoca carolingia del VIII-IX secolo, il Volto Santo, ed una terracotta di Andrea della Robbia. Sempre nella zona del duomo è possibile imbattersi in palazzi medievali e della prima età moderna, come il vecchio Palazzo Comunale ed il Palazzo pretorio al quale si giunge passando da una notevole porta, l’arco della Pesa.

Naturalmente un peso preponderante del patrimonio artistico della città è rappresentato dai lavori di Piero della Francesca, in tanta parte conservati al Museo civico di palazzo Aggiunti, dove è conservata ad esempio La Resurrezione, ed opere di altri celebri artisti quali Luca Signorelli e Raffellino del Colle.

Una vista interessante può essere il Museo Aboca, dove è documentata la storia dell’utilizzo delle erbe medicinali mediante l’esposizione di libri antichi e strumenti, con ricostruzioni particolarmente suggestive degli ambienti della spezieria dell’Ottocento, oppure il museo della vetrata antica che raccoglie opere dell’Ottocento e del Novecento.

Balestrieri di Sansepolcro in costume storico

Balestrieri di Sansepolcro in costume storico

La tradizione di Sansepolcro si lega anche ad un divertente aneddoto sulla rivalità che lega da secoli gli abitanti della città agli Anghiaresi, immortalata ne “Il catorcio di Anghiari” di Federico Nomi. Nell’opera comica si racconta che i Sansepolcrini rubarono un chiavistello dalla porta delle mura di Anghiari, a che questi abitanti partirono per contrattaccare Sansepolcro e vendicare lo scherno, ma non riuscirono a portare come bottino altro che della biancheria femminile rubata a delle lavandaie.

La seconda città con cui Sansepolcro è in rivalità è la città di Gubbio. Ogni anno si tiene a Gubbio durante la seconda domenica di settembre la sfida tra arcieri del Palio della Balestra, con ricostruzione dei costumi particolarmente accurata ed ispirata ai dipinti di Piero della Francesca.

(Foto di Alessandro Puleri in Pubblico Dominio e di Carlomarinobuttazzo in Licenza Creative Commons)

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