27 Ottobre 2008

L’antica città etrusca di Vetulonia nel Museo Archeologico

di Marina Greco (Blog Castiglione della Pescaia. Interviste Musei)

Simona Rafanelli, direttrice del museo archeologico di Vetulonia (nel comune di Castiglione della Pescaia), intervistata dalla redazione di Comuni-Italiani.it:

Uno strano binomio: un museo archeologico intitolato ad un medico?
Il Museo nacque dapprima come piccolo Antiquarium nel 1969, allestito grazie all’impegno dell’archeologa fiorentina Anna Talocchini (scomparsa da pochi anni) all’interno di una stanza nell’area degli impianti sportivi, quindi fu nuovamente allestito nel 1977 in due locali contigui posti al piano terra rialzato di un edificio polivalente che aveva già ospitato la scuola del borgo di Vetulonia, il medico condotto (N.d.R.:odierno medico di base) ed una piccola biblioteca.
Questo edificio, completamente ristrutturato, aperto al pubblico - dopo 18 anni di restauro - nel giugno del 2000, ospita oggi il nuovo Museo Civico Archeologico “Isidoro Falchi”, intitolato al medico condotto di Montopoli Valdarno al quale si deve alla fine del 1800 la riscoperta dell’antica città etrusca di Vetulonia.

Il museo è, quindi, l’odierna ricostruzione dell’antica città etrusca di Vetulonia?
Le stanze del museo raccolgono i reperti provenienti dalle necropoli e dai resti dell’abitato etrusco-romano di Vetulonia e del suo territorio e comprende materiali etruschi prodotti in prevalenza nelle botteghe dell’antica VATL (il nome etrusco di Vetulonia), materiali greci di importazione e reperti di età romana appartenenti agli ultimi secoli di storia della città.
Tra i numerosi reperti, gli ospiti sono particolarmente affascinati dalla produzione orafa delle maestranze artigiane vetuloniesi, che conta esemplari unici, veri e propri capolavori di perizia tecnica e di eccezionale livello artistico ed estetico.
All’esterno campeggiano le tombe, in special modo quelle monumentali della Pietrera e del Diavolino, con una grande camera ricoperta da un alto tumulo di terra.

Tra i corridoi del museo si rivive l’antica storia di Vetulonia
Diciamo di si! Ci sono alcuni reperti che prediligo particolarmenete, proprio perché in silenzio raccontano la storia dell’antica VATL.
Mi riferisco al cosiddetto “figliuol prodigo”, vale a dire quell’oggetto, o meglio dovrei dire quegli oggetti che sono “tornati” dopo tanto tempo nel loro luogo di origine, a Vetulonia!
Parlo della celeberrima stele in pietra con guerriero inciso, della fine del VII secolo a.C., che segnalava la tomba dell’aristocratico “Auvile Feluske” e che conserva una delle più antiche iscrizioni etrusche, “rientrata” a Vetulonia nel 2003 e divenuta il logo del Museo.
Mi riferisco anche alle splendide lastre in terracotta con fregio figurato ad altorilievo che adornavano le pareti dell’atrio di una casa aristocratica del II secolo a.C., venuta in luce nei resti del quartiere di Poggiarello Renzetti. Le figure, modellate a mano, narrano le vicende di una delle più tragiche eroine del mito greco, la figlia del re della Colchide, la maga Medea, rappresentano ad oggi un “unicum” nella produzione etrusca di epoca ellenistica !

Questa, quindi, è la forte valenza didattica del patrimonio museale. Come e con quali risultati si rivolge agli studenti?
La sua valenza didattica è notevole, già per il solo fatto che il Museo di Vetulonia – mediante i reperti conservati nella sua collezione permanente, provenienti dai resti delle abitazioni e dalle tombe della città e del suo comprensorio – racconta ad un pubblico di giovani e di adulti la storia del loro territorio dagli inizi dell’età del ferro (1000 ca. a.C.) fino all’età romana, per giungere, senza soluzione di continuità, sino ai nostri giorni attraverso le importanti fasi medioevale e moderna sovrappostesi direttamente ai resti materiali di una delle più antiche ed importanti città della “Dodecapoli”, l’etrusca VATL.
Mostre archeologiche, cicli di conferenze, giornate di gioco allestite all’interno dei locali museali, incontri degli studenti delle scuole primarie e secondarie con artisti contemporanei ospitati periodicamente con le loro opere all’interno del Museo, rappresentano di volta in volta le occasioni e gli strumenti atti a stabilire un contatto con le diverse fasce di utenza del pubblico museale.
Grazie ad un progetto attuato dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con la Regione Toscana, a partire dalla fine del 2008 il Museo di Vetulonia sarà dotato di uno spazio permanente di didattica archeologica, ove poter effettuare con le classi studentesche laboratori di archeologia sperimentale correlati ai temi dell’abitazione e della sepoltura nel periodo più antico della storia etrusca.

Il museo potrebbe essere definito come polo culturale dell’intero comune di Castiglione della Pescaia?
In linea con l’ambizioso progetto dell’Amministrazione Comunale di Castiglione della Pescaia, di trasformare la struttura museale in polo culturale dell’intero comprensorio comunale, il museo si propone in effetti di svolgere una missione di sensibilizzazione del pubblico dei visitatori nei confronti del ricco e consistente patrimonio archeologico che caratterizza il territorio della Maremma grossetana, e quindi di divulgarne la conoscenza e promuoverne la valorizzazione.
Un risultato della massima importanza, che amo sottolineare, conseguito negli ultimi anni, è dato dall’acquisizione progressiva e in costante aumento di nuovi reperti all’interno della collezione del museo, concessi in deposito permanente dalla Soprintendenza della Toscana o donati da privati allo scopo di renderne possibile la fruizione da parte di un più vasto pubblico.

Il museo è anche protagonista di eventi e rassegne prestigiose da non perdere?
Direi che l’appuntamento di maggior richiamo è rappresentato dalla Mostra–Evento Archeologica che, dal 2002 ad oggi, viene allestita annualmente nei locali espositivi del Museo dal primo sabato di luglio (l’ormai tradizionale “notte dell’archeologia” in Toscana!) fino agli inizi di novembre!
Reperti provenienti da Vetulonia ma normalmente non visibili al pubblico, conservati nei depositi del Museo Archeologico di Firenze, “ritornano” a Vetulonia per essere ammirati all’interno di queste esposizioni annualmente rinnovate e, con questi, giungono a Vetulonia anche materiali provenienti da altri siti etruschi “prestati” per l’occasione da altri Musei della Toscana o dei territori contermini.

Tanti servizi per tanti visitatori!
La carta dei servizi del Museo, include, accanto ad un nuovo impianto di condizionamento e ad un bookshop allestito in tempi recentissimi ed ancora in crescita, un nuovo sistema mediale (in allestimento!) di guida alla visita del Museo e delle aree archeologiche, da affiancare alla già esistente possibilità di visite guidate ai materiali esposti mediante l’ausilio di operatori museali.
Uno dei punti di forza del Museo è rappresentato senz’altro dal percorso didattico completo per utenti non vedenti ed ipovedenti realizzato anch’esso grazie alla collaborazione fra Comune e Regione Toscana. Il Museo di Vetulonia è, ad oggi, il primo Museo Archeologico a livello italiano ad essere attrezzato per questa particolare categoria di utenti “svantaggiati”.
Il percorso comprende pedane a terra, mappe audio-tattili (realizzate in collaborazione e secondo le esigenze dettate dalla Presidente dell’UIC di Grosseto, Luciana Pericci) e sezione didattica tattile composta da reperti autentici messi a disposizione per questa finalità specifica dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana.

Il suo museo nel futuro?
Beh, sicuramente (vista la crescita della collezione permanente) almeno più grande in termini di spazio, per riuscire a contenere tutti i reperti e ad esporli nel migliore dei modi e nelle condizioni più adeguate e per organizzare Mostre-Evento sempre più importanti, dentro e fuori i confini regionali!

Riferimenti:
Museo Civico Archeologico “Isidoro Falchi”
Piazza Vetluna - Vetulonia (Comune di Castiglione della Pescaia) (GR)
Telefono: 0564-948058
Sito Web: www.archeologiatoscana.it
Indirizzo email: info@archeologiatoscana.it

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2 commenti a “L’antica città etrusca di Vetulonia nel Museo Archeologico”

  1. Sara Radicia scrive:

    Adesso mi hai fatto venire voglia di andare a visitare il museo…complimenti Marina, anche per le foto che sono veramente belle

  2. Marina Greco scrive:

    grazie Sara!:-)

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