Un quadro impressionista sulle pareti della valle dell’Adige

Arrivare quassù è come ritrovarsi improvvisamente in un quadro. La cosa importante è lasciare la macchina in paese e scegliere di muoversi a piedi o a cavallo. Come gli antichi nobili a caccia o le dame che cercavano un posto tranquillo e sicuro. L’altopiano di Tesimo si presenta cosi. Una esplosione di colori come in un quadro di Monet. Se non fosse possibile toccare quella stupenda natura che ci circonda si potrebbe pensare di essersi addormentati e, come Alice, essere ora in un paese delle meraviglie. Nulla, in questo posto, fa pensare a un luogo reale. Troppo vivi i colori, troppo accessi i vigneti nel loro vestito di foglie giallo rosse autunnali. Troppo maestosi i castagni che contorti salgono verso il cielo con la loro chioma giallo ocra.

Camminare per queste alture, in provincia di Bolzano, ci permette di vedere la montagna come forse solo in qualche cartolina o fotografia di professionista ci è stato dato vedere sino ad ora. Non si riesce davvero a pensare che si possa riuscire a trovare un posto dove la natura sia tanto vera, tanto reale, tanto colorata. Siamo talmente abituati al grigio delle città che i nostri occhi hanno bisogno di un attimo per adattarsi allo splendore di quel che vediamo. E l’autunno pare essere il momento migliore per godere di questi posti. Perché oltre ai colori, alla natura quasi incontaminata, questo posto rivela anche tante altre sorprese. Meleti, vigneti, castagni che si alternano nei sali scendi delle pareti dei monti, intervallati da enormi prati di un bellissimo verde brillante.

Grazie alla rete capillare di sentieri, o seguendo gli antichi tracciati di irrigazione, potrete anche trovare antichi castelli, dimore patrizie, masi. Tante realtà differenti che in questa zona vivevano, anzi convivevano, in armonia e serenità, la stessa con cui oggi convivono boschi e pascoli. Lungo il cammino incontriamo anche il Castel Leone. Questo castello, che molti attribuiscono al comune di Lana ma che in effetti rientra ancora nel territorio di Tesimo, risale al duecento e di quel periodo conserva le due torri quadrate, ma venne quasi completamente distrutto da un incendio e ricostruito nel 1450.

Durante il periodo autunnale non si è soli a passeggiare per questi posti. È infatti il periodo dedicato al Törggelen, ovvero al passaggio di maso in maso. È una tradizione antica, che permetteva agli abitanti dei masi di scambiarsi e vendere i propri prodotti gastronomici. Vino, formaggi, carni, spek. Erano tutti prodotti che venivano in questo modo messi in commercio. Ora il sistema è cambiato, ma la tradizione vuole che si possa ancora fare il Törggelen con la scusa di assaggiare il nuovo vino.

Chiesa di San Giacomo - affresco

In verità moltissimi, anche noi, siamo venuti quassù per fare una meritata scorpacciata di bontà altoatesine. Come resistere a un piatto di canederli o a delle castagne arrosto con un buon vino fatto in casa. Il rumore delle foglie e dei rami sotto i nostri piedi ci riporta alla realtà. Non ci sono signori a cavallo a caccia di volpi, nessuna nobildonna che passeggia con il suo ombrellino parasole. Solo noi che per una giornata abbiamo ricordato come la natura è veramente, quando l’uomo cerca di non disturbarla.

Scendendo da questo magnifico luogo non possiamo non fermarci ad ammirare la Chiesa di San Giacomo nella frazione di Grissiano. Chiesa in cui possiamo ammirare il primo esempio di affresco risalente al XIII secolo che ha nello sfondo le bellissime Dolomiti.

Nella Chiesa parrocchiale invece possiamo ammirare le stupende finestre, realizzate in vetro colorato nel lontano 1520. E nel periodo di fine ottobre inizio novembre non perdetevi la tradizionale festa della Castagna, che vede Tesimo animata da mercatini, castagnate. Il momento ideale per concludere la nostra passeggiata con un menù a tema in uno dei tanti ristoranti del centro di Tesimo.