9 Dicembre 2008

L’ars Toréutica, il ponte tra spirito e materia

di Paola Perna (Blog Milano. Interviste Artigiani)

La Toréutica è nobile e antica arte e i suoi precursori erano tenuti in grande considerazione nell’antica Grecia dove raggiunse i massimi livelli.
In Italia essa è indissolubilmente legata alla città di Milano che ancora oggi conserva opere uniche dei più grandi maestri di tutti i tempi.
Ma per svelare i segreti di questa tecnica decorativa è meglio affidarsi a uno dei pochi artigiani che ancora oggi la rinnovano creando a mano oggetti raffinati e preziosi che donano un tocco di unicità e ricercatezza a chi li indossa.

Il cesellatore Roberto Grimani intervistato per Comuni-Italiani.it

Cos’è l’Art Torèutica e quando nasce?
La lavorazione di una lastra metallica con la tecnica dello sbalzo e del cesello per ottenere una decorazione, un utensile o degli ornamenti è una delle più antiche tecniche di lavorazione del metallo e già veniva praticata da Egizi, Cretesi, Greci e Romani.
La toreutica era presente anche nella civiltà barbarica e nel medioevo ma la perfezione viene raggiunta in Italia nel Rinascimento. In questo periodo fu utilizzata per ornare suppellettili, armature, bardature per cavalli e diede vita a pregevoli opere di sommi artisti quali il Cellini, Botticelli, Donatello e Verrocchio.
Fu in questo periodo che si diffuse l’uso dei metalli anche nei preziosi per cerimoniali liturgici; sbalzo e cesellatura sono le tecniche di base per la realizzazione di crocifissi, candelabri, ostensori, calici e croci.
Inizia così a tramandarsi di padre in figlio, di maestro in allievo, di generazione in generazione la nobile arte della toreutica.

Quando è nata la sua passione?
Da bambino verso gli 8 anni, ma probabilmente è qualcosa che è nata con me. Un giorno, andando a trovare delle vecchie zie, fui colpito dal suono dolce e cadenzato di un piccolo martelletto che proveniva da una finestra aperta del piano terra di una casa. Cercai in ogni modo di arrampicarmi per guardare all’interno, ma non vi riuscii. I miei sandaletti scivolavano e così quel suono ha continuato a battermi nel cuore fino a quando, diventato adolescente, conobbi il grande maestro cesellatore Fedele Caffini che riuscì a trasformare concretamente la mia passione in arte.

Quali gli oggetti su cui punta?
Quelli da indossare: bracciali, pendenti, anelli in particolar modo le fedi nuziali, dove l’unicità e la preziosità della vera si sposa con la spiritualità e l’amore unico di un momento speciale.
Con la fede un uomo e una donna si giurano amore eterno e proprio per questo le nostre fedi sono sempre uniche, create appositamente per chi ne fa richiesta.

Perché unici?
Poiché sono interamente eseguiti a mano e, pur utilizzando lo stesso disegno e la stessa tecnica, non risulteranno mai uguali dal momento che l’artista riversa nell’oggetto tutti i suoi stati d’animo che determinano poi il risultato finale.
Con lo sbalzo e con il cesello diamo vita a qualcosa di “vivo”, ispirato direttamente dalla personalità del cliente; cosa che non potrà mai accadere con l’utilizzo di stampi e fusioni tipiche della produzione in grande serie.

Come il progresso ha influito sulla sua arte?
Fortunatamente la tecnologia non ha cambiato il modo di produrre questi oggetti preziosi che, naturalmente, non devono essere confusi con quelli prodotti in grande serie provenienti dall’estremo oriente e che non hanno nulla a che vedere con la nostra cultura e i nostri valori.
Oggetti esclusivi che sanno esaltare chi li indossa senza procurare l’imbarazzo di doverlo nascondere se a fianco un’altra persona ne sta indossando uno uguale.

Nella sua città, dove si possono ammirare i capolavori dell’arte torèutica?
Milano da sempre ha avuto abilissimi artigiani che hanno lavorato il metallo per produrne armi, arredi sacri e gioielli dei più fini. Nella cappella della Chiesa di San Nazaro si possono ammirare ricchi ceselli risalenti al VI secolo dell’era cristiana, mentre l’Altare di Vuolvino della Basilica di Sant’Ambrogio, dell’IX secolo, si compone di quattro facce, divise in tanti pannelli incorniciati da filigrane con gemme e smalti, in cui a sbalzo e a cesello sono narrate le storie di Cristo e dello stesso santo.

Vengono organizzati momenti di promozione per questo tipo di artigianato?
Esistono sia mostre mercato, legate prevalentemente al periodo natalizio, che fiere di settore molto importanti ma sono molto impegnative e costose per un piccolo artigiano.

Come valorizzare i suoi manufatti?
Creando occasioni di incontro “qualificate” sul territorio, non soltanto nel periodo natalizio, e sensibilizzando i giovani che non conoscono quest’arte tanto antica ma tuttora di una modernità sorprendente.

Qualche consiglio ai neofiti.
Non c’è limite per la creatività di un bravo cesellatore: con pochi attrezzi e una lastra di metallo si può fare ogni cosa. Sarebbe utile che il mondo tornasse a riconsiderare l’oggetto da indossare un particolare importante che ci distingua gli uni dagli altri e che parli di noi; ritornare al gusto delle cose con oggetti semplici, ma soprattutto unici, attraverso i quali l’uomo può costruire ed elaborare i temi della bellezza e dell’amore, elevandosi così dal regno inferiore della materia a quello superiore dello spirito.

Riferimenti:
Sito web: www.ilcesello.eu

  • Segnala su: Inserisci nei preferiti del.icio.us segnalo OKNOtizie Google YahooMyWeb Facebook Technorati

Scrivi un commento

Per inviare un commento devi fare il login.

Articoli nei Comuni Vicini: Novate Milanese (1), Cusano Milanino (2), Sesto San Giovanni (1), Cinisello Balsamo (2), Cologno Monzese (1), Trezzano sul Naviglio (1)