Nei parchi naturali, a passeggio tra storia e cultura

Luciano Milanesi

Luciano Milanesi, professore e scrittore, ci accompagna nella visita di Cusano Milanino. Ci mostra così un paese che ha saputo dare valore al suo passato e alla sua tradizione, storica e architettonica. Un paese in cui possiamo perderci a piedi o in bicicletta per le vie, ma anche per i parchi, immersi nella natura.

In giro per Cusano Milanino. Cosa c’è da vedere?
Ritengo che il comune in cui vivo sia uno dei più eleganti e meglio preservati della cintura a nord di Milano, con una storia antichissima e profonde radici culturali e civili. Basta pensare ad esempio al ruolo fondamentale rivestito da associazioni come l’Unione Cooperativa fondata da Luigi Buffoli, la Cooperativa Edificatrice, quella dei Lavoratori Cristiani, che hanno avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo non solo urbanistico, ma anche storico-sociale di Cusano.
Gli edifici religiosi delle due parrocchie rappresentano altrettanti esempi di arte e architettura sacra davvero interessanti. In particolare, fin da bambino, mi ha sempre impressionato e affascinato l’enorme raffigurazione lignea del Cristo sulla croce ospitata nel Santuario della Madonna della Cintura. È stato poi avviato un piano di ristrutturazione urbanistica della zona attorno al fiume Seveso che, oltre ad offrire nuove opportunità abitative, intende anche valorizzare un edificio storico come Palazzo Omodei.
Inoltre Cusano dispone di un lungo viale, corso Matteotti, che in occasione di eventi collettivi e nei giorni festivi, viene chiuso al traffico, diventando teatro di iniziative sportive, culturali o ricreative.

Cusano Milanino

A Cusano si è aggiunto poi Milanino e il tutto si è trasformato in un incantevole scenario naturale.
Si, sinora non ho parlato di Milanino, entrata a far parte del comune solo agli inizi del secolo scorso. Si tratta di un progetto di città-giardino voluto da Luigi Buffoli, che con gli anni è riuscito a mantenere con fatica la propria incantevole fisionomia. È davvero piacevole perdersi, a piedi o in bicicletta, tra le eleganti vie di questa parte del comune, oppure percorrere viale Buffoli con i suoi giardini alberati, soffermandosi ad ammirare la torre dell’acquedotto e il Santuario della Parrocchia Regina Pacis.
Altre zone verdi fruibili da chi ama passeggiare o pedalare in libertà sono il Parco Tirelli, in pieno centro, il Parco Chico Mendes, il Parco Nord e il Parco Grugnotorto-Villoresi; questi ultimi due appartengono anche ad altri comuni della zona.

Lei crede che Cusano potrebbe essere maggiormente valutato sotto l’aspetto turistico?
Mi pare che recentemente siano stati fatti degli sforzi significativi per valorizzare il patrimonio storico- culturale del mio comune. Penso ad esempio agli eventi organizzati per celebrare il centenario di
Milanino, primo fra tutti la mostra di pittura, intitolata Milanino Art, oppure all’ammirevole sforzo del Centro Culturale Giovanni XXIII, che da anni si propone di offrire a tutti i cittadini degli spettacoli teatrali che riescano a conciliare intrattenimento e riflessione profonda su tematiche attuali, allo scopo di allontanare la gente dal torpore culturale della televisione.

Cosa migliorerebbe della città se ne fosse sindaco?
Personalmente mi sembra che il sindaco Lino Volpato abbia svolto finora un ottimo lavoro, perciò non mi sento di dare dei consigli o muovere delle critiche.

Il suo libro parla di un particolare tipo di turismo. Perché?
“Moto strade mondi” tenta di dare dignità al mototurismo, un fenomeno che nell’ultimo ventennio ha conosciuto un crescente interesse ma che, a mio parere, è stato finora trascurato o addirittura bistrattato a causa di tre radicati e fuorvianti luoghi comuni: la febbre della velocità, l’equazione motociclista = delinquente, la convinzione che la moto sia un mezzo per i giovani.
Forte della mia esperienza ventennale e dei miei interessi per le scienze umane, ho cercato di mettere in luce come questa splendida forma di turismo abbia delle profonde radici nel passato, stretti legami con la società contemporanea e con varie espressioni artistiche ma, soprattutto, una propria affascinante filosofia.