27 Agosto 2009

A Quarrata un “Orizzonte” d’arte e “Cultura”

di Andrea Bonfiglio (Blog Quarrata. Interviste Associazioni)

Riccardo Boccardi

Riccardo Boccardi

Tra le numerose realtà associative del comune di Quarrata spicca indubbiamente l’associazione Orizzonte Cultura, attiva protagonista sul territorio di numerose iniziative aventi ad oggetto le arti, lo sport e il “vivere civile”.
Riccardo Boccardi
, stimato artista della fotografia e storico membro del circolo, intervistato su Quarrata per Comuni-Italiani.it

Se un apprezzato fotografo come lei fa parte di questo vivace sodalizio culturale, è lecito pensare che la fotografia occupi un ruolo di primo piano tra le attività sociali?
Si, perché la fotografia è una straordinaria forma d’arte che consente a chiunque, professionista o dilettante, di esprimere liberamente un concetto, un’idea o un sentimento. Come non restare folgorati da una tale disciplina? Impossibile. E’ accaduto così che ho portato la mia esperienza all’interno dell’associazione e come un unico staff abbiamo deciso nel 2007 di organizzare un kermesse annuale: il concorso fotografico internazionale Immagini - Orizzonte Cultura.
Una manifestazione che è cresciuta negli anni, ricevendo adesioni da ogni parte d’Italia e da vari stati esteri (U.S.A., Polonia, Svizzera, Olanda…) e ottenendo – oltre al patrocinio del Comune di Quarrata e della provincia di Pistoia – persino la prestigiosa medaglia del Presidente della Repubblica quale premio di rappresentanza. E’ giusto ricordare, tuttavia, che l’associazione promuove ogni anno anche numerosi altri eventi, tra i quali spicca un’importante rassegna letteraria destinata ad opere di narrativa e poesia: il concorso internazionale Versi & Prosa.

Se dovesse descrivere Quarrata attraverso tre fotografie quali soggetti sceglierebbe di immortalare?
Beh, domanda che richiederebbe un po’ di tempo per rifletterci… Di primo acchito direi che la città potrebbe essere descritta con queste tre immagini:
un’ampia veduta panoramica, scattata dalla chiesa della frazione collinare di Buriano, così da avere una precisa idea sulla sua collocazione; una foto della rinnovata piazza Risorgimento, ovvero il cuore pulsante della vita quarratina, ove spicca il suggestivo monumento ai caduti realizzato dallo scultore toscano Agenore Fabbri; uno scatto che evidenzi un dettaglio di uno dei tanti mobili tappezzati che gli artigiani locali creano con estro e passione fin dagli albori di questa ridente cittadina e che le conferiscono l’appellativo di “città del mobile”.

Quali sono, a suo dire, tre buoni motivi per visitare la città?
A me la città piace per la vita che si percepisce. Intendo dire che, a differenza di altri luoghi limitrofi ove non appena vi si arriva si ha un senso di vuoto per l’assenza di gente in giro per le strade, Quarrata è spesso animata da una piacevole presenza umana che la rende assai più viva.
Oltre a questo, c’è poi sicuramente la possibilità di avventurarsi su per le colline del Montalbano, verdeggianti alture decisamente ricche di fascino naturale, nonché l’apprezzabile artigianato ed i gustosi prodotti tipici dell’enogastronomia locale (olio e vino su tutti).

Ci sono aspetti delle tradizioni locali di un tempo che si manifestano nella vita moderna dei quarratini?
Qui si ripetono ciclicamente tradizioni quali la vendemmia e la raccolta delle olive, anche se non sono certamente appuntamenti attesi e sentiti come in passato. Questa a mio avviso è una nota dolente che però non riguarda solamente Quarrata, bensì un po’ tutta la nazione.
Trovo che abbiamo perso troppo delle nostre radici e, parlando nello specifico di questa città, mi sovvengono alcuni esempi che vado a ricercare tra certi frammenti di memoria che ancora sopravvivono intatti, tipo le serate nei casolari di collina dove ci si riuniva al tepore di un caminetto per gustare una fettunta (bruschetta con olio novello) e arrostire salcicce, in compagnia di amici coi quali fare quattro risate. Mi rendo tristemente conto che nel vivere quotidiano certe atmosfere tipicamente locali lasciano spazio, ad esempio, alle sterili nottate nei locali alla moda, come del resto la standardizzazione oramai impone a chi non ha abbastanza forza per resistere.

Un pregio e un difetto dei quarratini?
Non mi piace mai generalizzare. Se proprio devo, dico che sono simpaticissimi – come non apprezzare l’esilarante umorismo toscano? –  e a volte troppo conformisti.

Quali sono gli eventi e le manifestazioni più importanti che si svolgono in città?
Oltre al concorso fotografico e al concorso letterario promossi dalla nostra associazione, si colloca tra gli eventi più importanti dell’anno il Settembre Quarratino: manifestazione che vanta ogni anno un fitto calendario di iniziative culturali, sportive e ricreative. Il clou è il primo martedì del mese, giorno in cui va in scena l’annuale fiera del bestiame, vari spettacoli di piazza e gli immancabili fuochi d’artificio.
Non va dimenticato, tuttavia, l’appuntamento con le vetrine viventi che animano i negozi del centro, per non parlare della consueta pedalata panoramica Quarrata in bicicletta.
Un mese davvero ricco di opportunità!

Qual è il suo ricordo personale più bello legato alla città?
Ce ne sono stati molti. Il più recente riguarda il piacevole incontro con Angela Staude Terzani, moglie del compianto scrittore-giornalista Tiziano Terzani, avvenuto durante la cerimonia di premiazione della seconda edizione del concorso fotografico, per l’occasione interamente dedicato a suo marito.
In quella sede, inoltre, ho inaugurato nel medesimo giorno la mia mostra fotografica personale intitolata “L’albero che veglia su Orsigna”, avente ad oggetto l’albero con gli occhi creato dal genio dello stesso Terzani proprio sull’Appennino pistoiese.

Considerando il passato e il presente di Quarrata, come ne immagina il futuro?
Nella situazione attuale non riesco a pensare al futuro del paese. Mi auguro soltanto che tutti noi possiamo, oggi più che mai, fare un esame di coscienza e rispolverare atteggiamenti di un tempo che, badate bene, non sono “vecchi” ma solamente molto più “saggi”. Mi riferisco al consumismo smisurato e insostenibile, a causa del quale è impossibile ritrovare il gusto della qualità della vita a misura d’uomo, oramai svenduta nel nome della quantità e del profitto. La cosa bella è che a differenza di altri, noi in Italia certi valori ce li abbiamo e Quarrata non fa eccezione, ma deve giusto rivalorizzarli.

Riferimenti:
Associazione Orizzonte Cultura
Sito Web: www.orizzontecultura.org
Indirizzo email: info@orizzontecultura.org

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