Sulle pendici di una delle colline della costa jonica lucana sorge Bernalda, paese della provincia di Matera. Con Pisticci, Craco e Ferrandina, Bernalda è uno degli insediamenti urbani del territorio metapontino, facenti parte dell’antica Magna Grecia, che si estendono tra i fiumi Badrano e Basento.
La città è sorta su un altopiano e la fascia costiera che si estende ai piedi si presenta agli occhi incantati dei turisti pervasa da suggestive spiagge di sabbia finissima color oro e affascinanti lidi, che si propendono verso il Parco Nazionale del Pollino.
I lidi sono cosparsi di pancratium maritimum, cioè i gigli di sabbia, che crescono a ridosso del litorale donando al paesaggio un tocco inesplorato.
Il nuovo assetto urbano della città di Bernalda comprende anche il territorio fuori dalle mura di Metaponto, antica colonia fondata dagli Achei intorno all’anno 1000, ritenuta oggi il nucleo originario del paese. Alla vista dei visitatori, infatti, attualmente la piccola città appare edificata intorno al vecchio territorio appartenuto alla Magna Grecia dove, nei secoli precedenti, sorgevano le necropoli e le vecchie dimore contadine. Infatti Bernalda, anticamente denominata Camarda, era solo un piccolo centro - che scomparve dopo la dominazione angioina - costituito per lo più da vicoletti che davano ospitalità ai contadini dediti all’agricoltura, alla pastorizia e alla coltivazione delle terre circostanti.
Nel 1497, il re Federico d’Angiò diede al barone Bernardino de Bernaudo del feudo di Camarda il compito di ricoltivare le terre e di far riedificare il nuovo centro chiamato, in suo onore, prima Bernaud e poi Bernalda. Anche la vecchia chiesa madre fu dedicata a San Bernardino da Siena, attuale patrono della città, in onore del barone che aveva fatto rinascere l’antico borgo contadino.
Da antiche documentazioni risulta che Bernaudo ridispose, nella seconda metà del 1500, la ricostruzione della vecchia cattedrale che, con ogni probabilità, era stata distrutta a seguito delle incursioni dei francesi nei primi anni dello stesso secolo. Oggi, sfortunatamente, non ne restano che pochi resti.
Giunti in città, da ammirare nella Chiesa Mater Ecclesiae (detta anche Chiesa dei SS. Medici) l’immagine di Padre Pio dipinta da Cinzia Zambrella, che il 19 agosto 1994 lacrimò sangue. L’icona sacra ogni anno attira centinaia di pellegrini da ogni città del mondo, anche se l’analisi del campione ematico della lacrimazione ha escluso che il sangue fuoriuscito dalla cartapesta appartenesse al santo.
Interessante il percorso storico e culturale proposto nel Museo Archeologico Nazionale di Metaponto, il nucleo storico di Bernalda, che conserva i reperti preistorici e quelli del periodo tardoantico: manufatti in terracotta di finitura locale come vasi decorati, corredi funerari risalenti all’età del Ferro, pesi da telaio, oggetti d’ambra, vetro e avorio probabilmente appartenuti agli indigeni, anfore, ceramiche, ornamenti in bronzo, ecc. Da ammirare qui anche i preziosi vasi ritrovati sulla collina di Pisticci, con l’effigia di Bellerofonte su Pegaso e la monumentale vasca con impressi a rilievo personaggi come Perseo e la Medusa, episodi dell’Iliade e dell’Odissea dove Ulisse riceve dalla maga Circe la pozione magica e le nozze di Peleo e Teti. Nella sezione finale del museo, infine, sono anche raffigurate le tecniche per la produzione della ceramica.
A Metaponto, frazione cittadina, sono visibili i resti di due templi in stile dorico di Heraion e Apollonion, risalenti al VI sec. a.C. Quelli più imponenti appartengono al tempio di Hera, moglie e sorella maggiore di Zeus che, nella mitologia greca, venne brutalmente inghiottita dal padre appena nata perché una profezia aveva predetto che uno dei suoi figli avrebbe preso il suo posto come capo degli dèi. Zeus però riuscì a salvarsi e, una volta cresciuto, salvò tutti i suoi fratelli. Hera, successivamente, divenne la dea del matrimonio per la sua continua lotta contro i tradimenti del consorte.
Metaponto Lido appare, invece, come una concreta e avviata realtà legata al turismo, che offre al visitatore un ampio pacchetto di piacevoli proposte ricche e interessanti.
Infine c’è da aggiungere, per chi volesse visitare questa città lucana ricca e affascinante sotto molti aspetti, che Bernalda è ben collegata con la restante parte del territorio e che offre importanti possibilità di escursioni in tutta la provincia di Matera: dalle valli dei calanchi alla Murgia, dai famosi Sassi a tutta la costa ionica.
(Foto di UserAsia in licenza Creative Commons)
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