24 Aprile 2009

Le bianche torri conosciute in tutto il mondo

di Stella Mattioli (Blog San Gimignano. Alla Scoperta della nostra Italia)

Veduta di alcune torri

Veduta di alcune torri

L’immagine delle alte torri che svettano oltre le altre costruzioni è il simbolo di San Gimignano, conosciuto in tutto il mondo. Proprio per questo, per visitare una cittadina rimasta pressoché uguale a come era nel Medioevo, una gran quantità di turisti (italiani e stranieri) affollano i parcheggi messi a disposizione. Questa è un’ottima notizia per tutti i visitatori: il problema del parcheggio non esiste, in quanto è ovviamente vietato salire nel centro storico con la macchina; ma appena arrivati sul territorio comunale, si trovano molti parcheggi.
Chi non vuole raggiungere il centro a piedi, può anche approfittare del servizio “City bus”: un pulmino che fa il giro dei parcheggi caricando i turisti e lasciandoli direttamente davanti all’ingresso del centro.

San Gimignano si trova in cima a un colle e proprio grazie a questa sua posizione rialzata divenne presto un comune emergente. I primi insediamenti sono quelli degli Etruschi, ma è con l’apertura della Via Francigena che nasce la fortuna della cittadina.
La via Francigena è infatti il percorso che da Canterbury portava a Roma: molti pellegrini la percorrevano ogni anno e San Gimignano si trovò, quindi, ad essere uno dei centri della maggiore via di comunicazione dell’epoca.
Agli inizi del 1200, San Gimignano era già indipendente da Volterra, ed era diventato un comune molto ricco grazie al commercio e alle attività bancarie. Uno dei prodotti maggiormente commerciati (che si può trovare ancora oggi nei numerosi negozi di prodotti tipici) era lo zafferano, esportato anche all’estero (persino in Egitto e Siria!).

E’ proprio questa ricchezza che ha permesso la nascita delle famose torri, emblema della città: furono infatti le famiglie ricche a costruire le torri in cui abitavano, come simbolo di potenza e ricchezza. Nel Medioevo, se ne contavano addirittura 72! La tendenza a costruirle sempre più alte (per “svettare” sulle altre famiglie) costrinse a emanare una legge apposita, che regolamentava l’altezza raggiungibile. Adesso, le torri rimaste sono 14, ognuna con la sua particolare storia.
E’ grazie a loro che la collina di San Gimignano ha il suo profilo particolare, tanto che, nel 1990, il centro storico è stato dichiarato patrimonio culturale dell’umanità dall’UNESCO.

Arrivati nel centro storico è possibile anche effettuare una passeggiata lungo le mura, seguendo le apposite indicazioni: anche le mura sono infatti degne di una visita. La prima cinta muraria risale addirittura al 998 e successivamente è stata più volte ricostruita e rinforzata.

Chiesa della Collegiata

Chiesa della Collegiata

Molto particolare è anche Piazza della Cisterna: è chiamata così perché al centro vi si trova una cisterna per l’acqua, costruita nel 1287. Accanto, si può vedere piazza del Duomo, con il palazzo comunale. Moltissime sono anche le chiese: oltre alla Chiesa Collegiata (cioè il Duomo), è molto interessante la chiesa di San Jacopo al Tempio, costruita nel 1096 da alcuni cittadini di San Gimignano che tornavano dalla prima crociata. Sull’architrave è infatti visibile la croce templare.

E per i “palati forti”, perché non optare per una visita al Museo della Tortura? Vi si possono “ammirare” tutti gli strumenti di tortura utilizzati nel Medioevo, compresi alcuni documenti originali dell’Inquisizione. L’allestimento è stato ricreato in un palazzo storico, in modo da creare la giusta atmosfera senza bisogno di particolari effetti artificiali.
Se volete invece fare un vero e proprio salto nel Medioevo, potete scegliere di recarvi a San Gimignano il terzo fine settimana di giugno: vi si svolge infatti la Ferie delle Messi. Si tratta di una rievocazione storica con bancarelle e dimostrazioni di mestieri medievali, con tanto di spettacolo di saltimbanchi, giocolieri, sfilate di cavalieri.

E fra una visita al museo, una passeggiata sulle mura e l’acquisto di una bustina di zafferano, al termine della visita non vi dimenticate di comprare anche una bottiglia di Vernaccia!

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