28 Dicembre 2009

Rapiti dal panorama dell’Antica Rheginna Minor

di Emanuela De Fazio (Blog Minori. Racconti di Viaggio)

Vista di Minori

Vista di Minori

Antica Rheginna Minor: Così si è presentata la bella Minori ai miei occhi, dopo aver percorso la costa meridionale della Penisola Sorrentina, situata lungo la Costiera Amalfitana, in compagnia del mio fidanzato e di mia cugina che ci faceva da cicerone.
Minori è la città più antica della Costiera Amalfitana e nel 1997 fu dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Non posso fare altro che confermare la sua bellezza.
Lo stemma di Minori presenta una “M” con una corona in cima che sottolinea, ancor di più, la “regalità” del posto.

Giunti a destinazione abbiamo parcheggiato la macchina in modo tale da girare per la bella cittadina.
Proprio all’inizio del paese, ci siamo imbattuti nell’Ufficio informazioni che ci ha aiutato a capire meglio il paesino e da qui è iniziata la riscoperta del luogo.

Alla nostra destra, poco più avanti abbiamo potuto ammirare la bella facciata bianca e gialla della basilica di Santa Trophimenae - patrona della città - costruita nel XII secolo. La chiesa è molto semplice e fresca. I gradini che conducono all’ingresso ospitano, sul corrimano, degli splendidi lampioni, che mi hanno inevitabilmente ricordato Parigi, nella loro eleganza e raffinatezza. Sulla porta principale ci sono delle statue raffiguranti degli angeli con le trombe in mano, in cima a questi il nome della basilica. I capitelli decorano la facciata e due croci difendono la chiesa, una posizionata nel vetro della facciata e l’altra in cima ad essa, proprio sopra al cerchio che ospita l’antica meridiana. Accanto alla chiesa, sulla sua sinistra, c’è il campanile che con la chiesa osserva lo splendido mare blu di Minori.

Il caffè del nonno

Il caffè del nonno

Eravamo pronti con i nostri costumi a buttarci in quell’acqua splendida, che sembrava ci chiamasse, ma la fame fu più insistente e come non mangiare un buon dolcetto accompagnato da uno squisito caffè!!!
Così, ci dirigemmo nel primo bar che incontrammo e fu un’ottima idea. Presi un caffè del nonno, che è tipico di questi luoghi ma se lo dovessi chiedere a Milano, credo me lo farebbero servire da un signore di mezza età… Me ne innamorai.
Io non sono amante del caffè - poco italiano da parte mia - ma questo fu prelibato, tanto che ogni volta che vado in Campania, ne devo prendere uno. Non era solo buono, aveva anche un ottimo aspetto e solo per questo aveva già guadagnato 10 punti.

Dopo questo piccolo break culinario ci dirigemmo per le vie di Minori. Che meraviglia! Immaginatevi una giornata estiva piena di sole, la gente che cammina tranquilla per le vie e sul lungomare, alla vostra destra vi appare una pavimentazione in pavè che indica, chiaramente, le vie del centro ma ad un tratto siete rapiti dal panorama.
Riguardo le mille foto che ho scattato quel giorno e ancora mi meraviglio da quanta bellezza siamo circondati; a volte non ci rendiamo neanche conto della fortuna che abbiamo e la roviniamo, buttiamo in giro cartacce, mozziconi di sigarette e cicche varie oppure neanche riusciamo ad apprezzarla e preferiamo fuggire in un altro paese, alla ricerca del paradiso, quando il paradiso è il nostro paese.

Basilica

Basilica

Collocate in una insenatura, vidi tante palazzine disposte l’una accanto all’altra, circondate dalle antiche mura della città, le stesse che nel Medioevo proteggevano Minori. Girando per il comune notammo rovine di torri che ci aiutarono ad apprezzare ancora di più lo splendore del luogo. Da andare a vedere, assolutamente, è la Villa Romana, risalente al I secolo d.C. E’ un imponente complesso archeologico, dove tra le varie cose è possibile ammirare i mosaici che sono conservati al suo interno.
Minori, per noi, non è stato solo un bel paese da ammirare ma anche un luogo giusto dove mangiar bene; infatti a pranzo prendemmo i fusilli.

Non fu una scelta casuale, ci informammo e scoprimmo che Minori ebbe una lunga e fiorente tradizione pastaia, grazie al torrente Reginna Minor che azionava i mulini e consentiva, dunque, una fiorente lavorazione. La pasta tipica erano appunto i fusilli che venivano arricciati con un ferro sottile. Da qui la nostra scelta, perfetta direi!

Concludemmo il pomeriggio come si deve, ossia a prendere il sole sulla spiaggia. Scegliemmo un lido che costava pochissimo e apprezzammo il mare pulito e la spiaggia curata.

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