21 Novembre 2008

Verona, città dipinta!

di Marina Greco (Blog Verona. Interviste Musei)

La dott.ssa Paola Marini, dirigente dei Musei d’Arte e Monumenti, intervistata per il Museo degli Affreschi “Giovanni Battista Cavalcaselle” alla Tomba di Giulietta di Verona

La conservazione del patrimonio artistico come scopo primario del Museo?
Il museo è stato fondato nel 1973 da Licisco Magagnato per valorizzare il ricco patrimonio di affreschi staccati delle collezioni di arte del Comune di Verona ed è stato dedicata a Giovanni Battista Cavalcaselle, nato a Legnago, in provincia di Verona, e pioniere ottocentesco della storia dell’arte e della conservazione del patrimonio artistico. Dalla fine degli anni ottanta espone anche una selezione di dipinti su tela e tavola di grande formato, per lo più pale d’altare dei secoli dal XVI al XVIII, che non trovano posto nella Pinacoteca del Museo di Castelvecchio. Negli ultimi anni si è iniziato ad allestire qui il Lapidario Civico.

Insieme agli affreschi ottocenteschi, la famosissima Tomba di Giulietta Capuleti
Si, un patrimonio di valore inestimabile! Nel complesso monumentale della chiesa e del convento di San Francesco al Corso che ospita il museo, regna sovrana la cosiddetta Tomba di Giulietta Capuleti, l’eroina shakespeariana che è oggetto di un incessante pellegrinaggio letterario e sentimentale.

Quale opera o collezione le piace personalmente di più?
L’ambiente che ricostruisce la Sala da musica di Palazzo Guarienti, decorata da ricchi affreschi cinquecenteschi del pittore veronesiano Paolo Farinati.

Un museo dalla forte valenza didattica. Come e con quali risultati si rivolge agli studenti?
Il patrimonio del Museo, in particolare gli affreschi staccati, ha consentito l’elaborazione di un percorso didattico articolato per fasce scolastiche diverse: scuola primaria (classe V), secondaria di primo e secondo grado. In esso gli studenti vengono avvicinati alla tecnica d’esecuzione dell’affresco e guidati alla conoscenza di Verona come città dipinta.
Il percorso in museo può essere completato con lo svolgimento di due interessanti laboratori in classe, uno di approfondimento della visita museale, l’altro dedicato alla preparazione dei colori e alla formazione dei pittori rinascimentali.
Soprattutto i laboratori in classe si sono rilevati utili a far conoscere alle scuole e quindi ai cittadini del futuro un museo che in città è ancora percepito in modo un po’ riduttivo solo come sede della Tomba di Giulietta.
Di particolare interesse sono poi stati dei progetti speciali svolti con istituti superiori, che hanno visto i ragazzi trasformarsi in guide e promotori del Museo.

Il museo ospita anche esposizioni temporanee?
Il museo è in continua espansione con la collocazione di nuove opere e la revisione degli allestimenti, ma non ospita di norma mostre temporanee. Esse hanno luogo al Museo di Castelvecchio, centro e direzione del sistema museale del Comune di Verona, di cui fa parte il Museo degli Affreschi. Lì si sono di recente tenute esposizioni di autori presenti nel museo Cavalcaselle come quelle su Paolo Farinati e Louis Dorigny.

Quali sono i servizi che offrite ai visitatori?

  • Ampio orario di apertura (lunedì 13,30-19,30, martedì-domenica 8,30-19,30),
  • Ingresso agevolato la prima domenica del mese (1 euro),
  • Veronacard, piccolo punto vendita,
  • accesso per disabili,  servizio didattico, laboratori di restauro

Nel Museo è possibile sposarsi civilmente (in Sala Guarienti). Nel complesso hanno una sede anche i depositi di dipinti dei Musei d’Arte del Comune di Verona.
Nel giardino esterno sono state organizzate la scorsa estate proiezioni cinematografiche di qualità, in collaborazione con la Circoscrizione Centro storico.

Quale ruolo assolve, dal punto di vista sociale e culturale, nell’ambito territoriale?
Di fatto il Museo degli Affreschi, con i suoi annessi – deposito delle Anfore romane rinvenuto negli scavi della Soprintendenza archeologica e Lapidario in corso di allestimento – rappresenta un embrione significativo di museo sulla città, le sue emergenze formali e culturali e il suo sviluppo.
E’ stato visitato nel 2007 da 68.657 persone e continua ad esercitare una forte attrattiva sui viaggiatori romantici, insieme alla Casa di Giulietta, come uno dei poli della leggenda di Giulietta e Romeo.

Il museo da qui a dieci anni
Lo immagino alla fine dei lavori progettati dall’architetto Valter Rossetto, che prenderanno avvio entro il dicembre 2008, con il finanziamento del Comune di Verona, della Regione [[Veneto] e dalla Società Autostrade. I nuovi 1000 mq. di spazio espositivo, ricavati in un’ala finora inutilizzata del chiostro, permetteranno di razionalizzare il percorso di visita e soprattutto di arricchirlo di un centinaio di pezzi di pittura e scultura di grande qualità: dai preziosi frammenti altomedievali della Grotta di San Nazaro agli ampi brani trecenteschi di Altichiero da Zevio fino al Rinascimento di Francesco Morone e al Manierismo di Giulio Romano. Sarà ampliata e trasferita al pianterreno la ‘sala matrimoni’, saranno inoltre potenziati il punto vendita, i servizi e i depositi e creati nuovi uffici per la gestione delle collezioni.
Lungo il muro di cinta e negli spazi del chiostro e dei due piani interni verrà interamente ricollocata la ricca raccolta di reperti lapidei.
Verona avrà un ‘nuovo’ importante museo e nuove opportunità di valorizzare le sue ricchezze culturali.

Riferimenti:
Museo degli Affreschi e Tomba di Giulietta
Via del Pontiere, 35-  Verona
Telefono: 045-8000361; Fax: 045-8010729

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