21 Maggio 2008

Hostaria della Piazzetta

di Alessio Postiglione (Blog Monte San Biagio. Interviste Ristoranti)

Parliamo con Flaviano Rizzi dell’Hostaria della Piazzetta (a Monte San Biagio) di specialità monticellesi.

Per cosa è rinomata la sua cucina e quali sono i legami col territorio?
Noi facciamo solo cucina del territorio: è un’operazione di salvaguardia. Sa, qua la nostra tradizione è campana. Eravamo l’ultimo paese del regno di Napoli; anticamente c’erano molte caserme ed avamposti di soldati borbonici lungo il confine… beh… un confine particolare…
Anche con l’Unità siamo rimasti nell’orbita della cultura napoletana: eravamo parte della Terra di Lavoro, l’attuale Provincia di Caserta… era una delle provincie più grandi d’Italia e si estendeva anche nel basso Lazio, poi per via della ritorsione di Mussolini…

Perché, cosa successe?
In occasione di una manifestazione del duce a Caserta, gli antifascisti fecero un grosso scherzo… una contestazione irriguardosa… sembra che misero di nascosto nel fez di Mussolini qualcosa di non molto consono. Il duce si arrabbiò e decise di mutilare Terra di Lavoro e ricondurla agli attuali confini… e noi siamo passati al Lazio.

Ma, diceva “confini particolari”: cosa significa?
Hostaria della Piazzetta 1Beh, eravamo l’ultimo paese del Regno di Napoli… lungo i confini con lo Stato pontificio… ma in direzione degli Appennini c’era una vera e propria terra di nessuno… piena di briganti.
Questa era una zona di scorribande e, infatti, ancora proponiamo l’antipasto del brigante: salsiccia, olive, caciotta caprina. Era l’ideale per chi fuggiva e si dava alla macchia.

Ci parli dei prodotti tipici della zona.
La salsiccia, sicuramente… la salsiccia d’u saraceno… preparata a punta di coltello, col coriandolo dentro… che è una spezia araba… è veramente particolare. Da noi è detta petarda. La salsiccia di Monte San Biagio, poi, è affumicata col fumo di lentisco.
Hostaria della Piazzetta 2Noi, il 3 febbraio, prima facciamo la festa patronale, la festa di San Biagio. Una settimana dopo c’è la sagra della salsiccia…che richiama molta gente.
Altri prodotti tipici sono il marzolino delle nostre capre bianche, il sedano bianco di Monte San Biagio, i maltagliati monticellani e gli abbuoti, che sono gli involtini di interiora di agnello.

E che cucina proponete, allora? Sperimentazione?
No, no… solo cucina tradizionale campana, vi dicevo. Qui c’erano dei piatti particolari, ispirati dalla tradizione napoletana ma un po’ diversi. Si tratta di una cucina unica che è a rischio estinzione. La lazializzazione dell’area l’ha messa a rischio. E né ci sono piatti analoghi giù in Campania.
Qui abbiamo cose uniche. Come la zuppa alla monticellana, i zippi col piccante, i petti e fasuol, le linguine e ambariegl, broccoli alla frissor, i gamberetti del lago di Fondi. Questi li facciamo pure fritti. Poi abbiamo gli abbuoti, le budelline di vitello di latte, le marzoline e la sasiccie secche, o quelle fresche preparate alla fressora.

Anche il ristorante è tradizionale.
Certo! C’abbiamo pure le ciocie, qui… cioè, le scarpe dei pastori…

Nel ristorante?
Si. Fanno arredamento.

Cos’altro proponete?
Io personalmente preparo rosoli con arance amare, mirto, giuggiole e alloro…

Riferimenti:
Hostaria della Piazzetta,
Viale Littoria, 13 - Monte San Biagio (LT)
Telefono: 0771-566793

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