Una suggestiva visita e i soliti “rituali” turistici

Veduta dal ponte Catena

Verona è una magnifica città, capoluogo di provincia del Veneto, situata ai piedi dei monti Lessini nella pianura allo sbocco della valle dell’Adige. La visitai in una giornata primaverile in compagnia di una amica.

Partenza da Monza alle 11 del mattino. Meno di due ore dopo eravamo già nel centro cittadino.
E in meno di dieci minuti abbiamo rischiato di prendere dodici multe, causa  ZTL, zona traffico limitato!
Trovare parcheggio è stato abbastanza difficile: le aree di sosta autorizzate sono solo a pagamento e non ce ne sono di spaziose. Gli unici posteggi costeggiano i marciapiedi e solo dopo vari giri riuscimmo a lasciare l’auto e a dirigerci finalmente a piedi verso il centro.

Verona è la città di Romeo e Giulietta, diciamo pure la città degli innamorati, che tutti vogliono visitare in compagnia della persona amata. Ma, in realtà, è anche una città splendida da visitare con amici ed estremamente interessante dal punto di vista culturale.
Per arrivare in centro attraversammo il ponte Catena, uno dei tanti visto che tutta la città è attraversata dal fiume Adige. Oltrepassandolo ci trovammo nella zona centrale e pedonale dove è assolutamente vietato entrare con l’auto se non si è residente. E’ bene ricordarlo!

Resti della città vecchia

Fummo subito attratti dalla pavimentazione a pavè e da uno squarcio che si apriva nel suolo, protetto da una ringhiera. In quell’angolo, sono conservati dei resti della città antica.
Poco distante, una fornita biblioteca consigliata agli appassionati di lettura e di volumi dell’Ottocento alla ricerca di opere di autori veneti.

Uscite dalla biblioteca, ci dirigemmo verso piazza Indipendenza fino ad arrivare alla casa di Giulietta.
Il leggendario balcone non è poi così grande ma, nonostante ciò, non potemmo evitare un volo con la fantasia e rivedere la giovane protagonista affacciata e Romeo all’ingresso che le parlava. La nostra immaginazione iniziò a “viaggiare” fino a quando non fummo assalite da una marea di turisti che volevano farsi fotografare accanto alla statua di Giulietta, posta sotto il balcone, mentre le toccavano un seno.

Fa sorridere la cosa e fece sorridere molto anche noi. Non so chi ideò questa credenza, ma si dice che porti fortuna toccare il seno della statua. Guardandoci in faccia, perplesse, decidemmo di farlo anche noi: un po’ di fortuna non può far male!

Lì vicino, tanti negozietti che vendevano ogni genere di souvenir, piccoli ma super affollati.
Decidemmo di proseguire la nostra visita e, uscendo, ci accorgemmo delle numerosissime scritte che ricoprivano i muri della famosa casa degli innamorati. Nonostante il comune si impegni a ripulirli, infatti, ci sono le solite coppiette che imperterrite scrivono i loro nomi in un cuore, probabilmente sperando che il loro amore come quelli dei protagonisti non scompaia mai. A nostro parere stanno solo rovinando un’opera d’arte!

Arrivate davanti a numerose bancarelle, iniziammo a osservare e a comprare ogni genere di oggettini: ogni passeggiata deve essere accompagnata da un po’ di sano shopping!

L'Arena

Girato l’angolo di una stradina poco distante, ci ritrovammo di fronte alla splendida Arena.
Questo è il monumento più famoso di Verona e, nonostante risalga al I secolo d. C., devo ammettere che è in un ottimo stato di conservazione. Dopo le foto di rito, ci sedemmo ai tavolini di un baretto proprio davanti all’Arena, continuando ad ammirando questa bellezza epocale e ripensando allegramente alle cose che avevamo appena visto.

Continuammo a esplorare la città prima di tornare alla macchina, ammirando le bellezze di Verona che non sono solo un balcone e l’Arena ma, palazzi, ponti, musei.
Alla fine partimmo. Il viaggio verso casa fu molto piacevole e, commentando la giornata, il tramonto ci accompagnò fino a destinazione.