Il sindaco di Correggio Marzio Iotti intervistato per Comuni-Italiani.it
Come si presenta la sua città a chi oggi la vive quotidianamente?
Correggio è una piccola città in equilibrio tra il globale e il locale. Caratterizzata da una elevata ma ordinata presenza industriale, vive oggi i fenomeni tipici dell’immigrazione, garantendo ciò nonostante una sostanziale tenuta della qualità sociale, dei servizi alla persona, della tranquillità e dell’ordine pubblico: in particolare per quanto riguarda il verde pubblico, i servizi all’infanzia e per gli anziani. Credo di poter dire che a Correggio si viva bene.
Tre validi motivi per visitarla?
Chi proviene da una grande città può apprezzare complessivamente una attraente dimensione alternativa dove sono evidenti qualità della vita, dell’abitare e la qualificata presenza di servizi pubblici e privati.
Chi cerca la dimensione culturale trova un centro storico integro caratterizzato dai portici e dalla pavimentazione in ciottolato, in cui si respira aria di piccola capitale della cultura rinascimentale. Trova il Palazzo dei Principi, oggi sede museale. Trova la casa natale di Antonio Allegri detto il Correggio, edificio che oggi ospita il centro di documentazione multimediale “Correggio Art Home” dedicato al grande pittore. Trova il Teatro Bonifazio Asioli, piccolo gioiello capace di ospitare grandi stagioni di prosa e musicali.
Chi cerca la buona cucina trova ristoranti in grado mettere in tavola il meglio della tradizione culinaria emiliana, con i prodotti tipici della nostra terra, come il parmigiano – reggiano, il lambrusco, l’erbazzone, l’aceto balsamico, i tortelli di zucca e tanto altro.
Chi ne ha fatto la storia?
Tre i periodi fondamentali nella storia di Correggio:
- il Rinascimento, con il casato dei conti e principi da Correggio, con Nicolò, e Veronica Gambara, che furono il “terreno” dell’esplosione artistica di Antonio Allegri;
- i grandi eventi del primo ‘900: la nascita della cooperazione; la lotta al fascismo, con il tragico bilancio di vite e sacrifici pagati da Correggio per la Liberazione del Paese;
- il cosiddetto “miracolo economico correggese” degli anni ‘50 – ’60, con il passaggio dalla prevalente economia agricola a quella industriale, in cui alcuni imprenditori illuminati hanno avuto un ruolo determinante.
Più vicino a noi, protagonista di primo piano nel quadro culturale moderno e contemporaneo, lo scrittore Pier Vittorio Tondelli, al quale abbiamo dedicato l’omonimo Centro di Documentazione presso la nostra biblioteca.
Per quale aspetto della sua città va personalmente fiero?
Credo che come me tanti fra i cittadini di Correggio siano orgogliosi della qualità complessiva della loro città: del grande parco urbano (Parco della Memoria), della rete di piste ciclabili, degli eventi culturali e di intrattenimento che vivacizzano la nostra realtà, ma soprattutto di partecipare alla vita di una città in cui si respirano ancora valori di coesione sociale, in cui i rapporti umani sono ancora vivi e fondamentali.
Tra progetti da portare a termine e traguardi ambiziosi da perseguire, come vede il futuro della sua città?
I principali progetti a cui stiamo lavorando, e che incideranno sul futuro di Correggio:
- abbiamo appena adottato il Piano Energetico Comunale che ha obiettivi ambiziosi per l’efficacia e il risparmio energetico, e ci impegna nella produzione di energie rinnovabili;
- stiamo completando il disegno delle tangenziali, e lavorando all’ulteriore miglioramento della mobilità alternativa al mezzo motorizzato privato (piste ciclabili, trasporto pubblico collettivo);
- stiamo lavorando per affermare Correggio e il suo centro storico come città attraente per la qualità dei luoghi e delle iniziative culturali.
Una domanda che vorrebbe sentirsi rivolgere sulla sua città e la risposta che darebbe.
Se qualcuno mi chiedesse :“Da terra natale dell’Allegri in primis, a Tondelli, Ligabue, Griminelli… c’è qualcosa di speciale nell’aria che si respira a Correggio?”.
Risponderei che, a dispetto della sua aria quieta, da provincia sonnolenta, Correggio è da sempre caratterizzata da un’invidiabile vivacità culturale… provare per credere!
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