23 Maggio 2008

Una città che merita di essere visitata

di Massimo Di Bello (Blog Viterbo. Interviste Guide Turistiche)

Intervistiamo su Viterbo Graziella Mattei, guida turistica autorizzata per la città di Viterbo e per tutti i paesi della provincia.

Perché hai scelto di diventare una Guida Turistica?
Graziella MatteiDa ragazza durante i miei studi universitari di Lettere, indirizzo storico, mi si offrì l’occasione di partecipare al primo concorso di abilitazione all’esercizio del mestiere di guida turistica per Viterbo e provincia.
All’inizio quindi fu per gioco e per sfida, poi è diventata una vera passione ed essendo amante della storia della mia zona ho potuto approfondire lo studio delle sue bellezze artistiche.

Cosa ti piace di più del tuo lavoro?
Poichè questa è una libera professione mi lascia degli spazi liberi, quindi ho la possibilità di aggiornarmi e caricare nuove energie da “spendere” per i servizi guida successivi e dare il meglio delle mie performances.
Mi dà tanta soddisfazione condividere le mie conoscenze con i turisti, inoltre amo trasmettere il mio entusiasmo ai gruppi che accompagno, la cosa gratificante è ricevere complimenti per come è stato svolto il servizio.

Come caratterizzi il tuo servizio di guida?
Non c’è uno schema fisso, ormai l’esperienza acquisita mi consente di adeguarmi alle esigenze e curiosità del gruppo e di entrare in empatia con esso. Ogni volta è un’esperienza nuova perché cambiano i turisti e bisogna adattare il programma e le spiegazioni in base ai loro interessi. Non essendo routine, la situazione risulta stimolante e di conseguenza una continua sfida con me stessa, affinché ci sia una buona riuscita della visita guidata.

Dai una tua personale descrizione di Viterbo, in un paio di paragrafi.
Viterbo è un piccolo capoluogo della Tuscia, nel Lazio settentrionale, con 63.000 abitanti, a nord di Roma da cui dista circa 80 Km.
Attraversato dalla strada statale Cassia, che lo collega a nord con Siena e a sud con la Capitale, conserva il suo aspetto medioevale, il centro storico è circondato da cinta muraria con le attuali 7 porte di accesso. Situato in buona posizione collinare, a Sud-est della città ci sono i Colli Cimini di natura vulcanica, in prossimità di due laghi: di Vico e di Bolsena, a 50 Km. dal Mar Tirreno.
Viterbo è stata definita la città dei Papi in quanto nel XIII secolo per circa 20 anni era stata eletta come sede papale, contendendo questo primato a Roma; famosa per le sue belle fontane: fontana grande, quella della Rocca, di S. Faustino, dei Leoni e varie fontane a forma di fuso di origine medioevale; suggestivo il quartiere medioevale di S. Pellegrino che offre ai visitatori degli scorci che ci riportano indietro nel tempo.
Da visitare la Chiesa di Santa Rosa, patrona della città, che viene festeggiata ogni anno, la sera del 3 Settembre, con il tradizionale trasporto della Macchina di S. Rosa, un campanile alto 28 m. che pesa 5 tonnellate sulla cui sommità c’è la statua della Santa benedicente e viene portato in spalla da un centinaio di facchini; percorre di sera un tragitto di 1200 m. al buio illuminata da lumini di cera e altre luci alimentate da batterie. Lo spettacolo è unico al mondo e questa manifestazione si svolge da secoli per ricordare la traslazione del corpo della Santa 18enne, trovato incorrotto, dopo 7 anni dalla sua morte con una processione alla quale partecipò papa Alessandro IV nel 1258 insieme a quattro cardinali, per trasferirlo nell’attuale Chiesa a lei dedicata.
A 3 Km dal centro è situata l’area termale con acqua solfurea calda, indicata per varie cure: famosa la sorgente del Bulicame, ricordata da Dante nell’Inferno, in passato meta privilegiata di molti Papi che venivano a curarsi, con acque e fanghi, i gravi dolori delle ossa.

Qual è il periodo migliore per visitare Viterbo? Perché?
Per chi ama la calma è bene evitare il periodo delle gite scolastiche, direi che è uno spettacolo visitare Viterbo i primi tre giorni di Maggio quando nel centro storico si svolge la manifestazione di S. Pellegrino in fiore, perché per le strade e piazze vengono esposti dei fiori e realizzate delle composizioni con tappeti di prato da parte di molti vivai locali.
Anche il resto dell’anno va sempre bene, altro periodo migliore è i primi giorni di Settembre, perché ci sono i festeggiamenti in onore di S. Rosa.

Quale itinerario suggerisci per chi ha solo poche ore a disposizione?
Suggerisco senz’altro la visita del centro storico della città: Piazza del Comune con la torre dell’orologio, la splendida sala Regia che conserva affreschi che ricordano la storia della città. Il sarcofago della bella Galiana che accolse il corpo di una ragazza vissuta nel 1138, uccisa da un ammiratore respinto, poi piazza del Gesù nella cui chiesa nel 1271 fu ucciso Enrico di Cornovaglia, nipote del re d’Inghilterra. Fino ad arrivare al Duomo e al Palazzo dei Papi con il suo salone del conclave, qui furono eletti ben 5 pontefici, famosa è rimasta l’elezione di papa Gregorio X nel 1271 che per accelerarla si arrivò a scoperchiare il tetto.
Infine la Chiesa di S. Maria Nuova in stile romanico contiene affreschi del 1300 e 1500, e il Quartiere Medioevale di S. Pellegrino fino ad arrivare in Piazza fontana Grande.

Cosa incuriosisce di più i turisti?
Ciò che incuriosisce i turisti sono le bellezze artistiche, la storia della città e le sue leggende, le tradizioni e la gastronomia.
Al termine della visita restano piacevolmente impressionati per aver scoperto una città che resta un po’ fuori dagli itinerari più richiesti, ma che merita ugualmente.

Quali tipologie di turisti visitano la città?
Le tipologie sono varie: dai gruppi in gita scolastica a quelli di adulti appassionati per l’arte ed anche per l’enogastronomia, ed anche il turismo della terza età. Alcuni turisti che ho accompagnato, avendo in precedenza visitato in privato la città in modo frettoloso hanno deciso di ritornare per approfondire e conoscerla meglio.

Racconta un aneddoto, un episodio curioso, capitato durante un giro a Viterbo.
Di episodi curiosi me ne sono capitati diversi, uno in particolare è rimasto ben impresso nella mia memoria: ricordo che una volta accompagnando dei turisti c’era un signore che ad un paio di soste, davanti ai monumenti, mi precedeva cercando di fare sfoggio delle sue conoscenze forse per vantarsi con alcuni componenti del gruppo, dando dimostrazione di “essere preparato”.
Ciò lo avevo notato perché diverse persone erano infastidite da questo singolare personaggio, in quanto impediva loro di ascoltare la mia spiegazione facendo da sottofondo e si spazientivano dicendo che volevano ascoltare la guida senza altre interferenze.
Mi ero accorta che diceva molte inesattezze e la situazione stava diventando imbarazzante.
Quindi rivolgendomi a lui dissi ad alta voce che dato che il gruppo era numeroso, anziché rubarmi il mestiere se voleva avrebbe potuto darmi una mano per aiutarmi. Dopo un po’ di silenzio in cui tutti lo stavano fissando, vistosi ripreso in modo scherzoso, rimase silenzioso per il resto del giro.

Riferimenti:
Graziella Mattei
Cell. 349-611.84.27
Email: matteidott.graziella@gmail.com
Sito: matteidottgraziella.wordpress.com

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