Paciano è un altro dei piccoli comuni che si adagiano sulle dolci colline umbre. Una delle migliori caratteristiche del borgo è che qui, ovunque voi andiate, troverete sicuramente del verde. A sud, la cittadina ha un’area naturalistica da vedere, il monte Pausillo, dove le persone dei dintorni spesso si ritrovano per beneficiare dell’aria pulita e della rinfrescante ombra della foresta.
Il paese risale al XIV secolo e conserva ancora intatta la cinta muraria e le tre porte, grazie alle quali si può entrare a vedere gli stretti e pittoreschi vicoli anche con l’automobile; le porte risalgono al quattrocento, come alcune costruzioni ancora intatte, ma il centro abitato esisteva da tempi ben più lontani, infatti qui sono stati ritrovati reperti etruschi alcuni dei quali sono visibili nel museo archeologico di Perugia.
Due iniziative importanti presenta la vita di Paciano, che è stato inserito tra i borghi più belli d’Italia aggiudicandosi addirittura il secondo posto: Mille e una Umbria, che vi offre una cena tra le taverne del paese, e l’iniziativa Rinascimento sul Lago, che è condivisa con la vicina Panicale. A Paciano infatti verranno mostrati restaurati gli affreschi di Fiorenzo di Lorenzo, nella chiesa di San Sebastiano, e la Madonna delle Grazie di Niccolò di Puzzuolo. Parlando di capolavori segnaliamo che la chiesa di S. Rocco e S. Sebastiano (molto venerati in questi luoghi) custodisce una tavoletta del quattrocento.
Vorrei aggiungere un ultima nota dal sapore un po’ folkloristico. Quando sono andata a visitare il posto mi sono fatta spiegare da alcuni miei parenti, che saluto e ringrazio per il tempo che hanno perso a darmi spiegazioni - gente che ci abita, che è sempre la migliore a cui chiedere informazioni, quali fossero le memorie più antiche del posto.
Bene, sono venuta a sapere che le antiche leggende raccontano, che viaggiando da Paciano per la vecchia strada del Ceraseto, si può vedere una chiesa, denominata anch’essa del Ceraseto. Ai tempi in cui visse la santa patrona della città di Chiusi, Santa Mustiola, questa fu perseguitata e costretta a lasciare la propria città. Poco prima della chiesa, scorgerete di certo una croce di ferro, eretta dai frati perché in quel posto la santa si era fermata a pregare ed infatti su un vicino masso si notano due segni quasi circolari, che sarebbero le impronte lasciate dalle di lei ginocchia, e proprio in venerazione di lei fu costruita anche la chiesa.
Queste memorie sono una importante parte del motivo per cui mi piace andare a visitare i borghi e devo dire che personalmente le ritengo parte del fascino delle antiche cittadine. Sono felice di poterle raccogliere e nel mio piccolo tramandarle, perciò spero che quando visiterete Paciano, o un altro comune, vi ricordiate delle testimonianze che questi luoghi portano. Buon soggiorno a tutti!
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