26 Settembre 2008

Piccoli suggerimenti per la città

di Massimo Di Bello (Blog Chieti. Interviste Blogger)

Intervistiamo Tommaso Palermo autore del blog Proposte per Chieti, che ha come sottotitolo: “piccoli suggerimenti per la nostra città”. Sul blog così descrive la sua Chieti: “L’antica THEATE, capitale dei Marrucini, città di templi, terme, teatri, anfiteatri, scuole, caserme, congreghe e seminari. L’odierna CHIETI, capoluogo spodestato dal dinamismo di Pescara, diviso tra i ruderi e i palazzi del colle e le frustrate aspettative della valle. Paese della camomilla che perde uffici e funzioni e coltiva vane nostalgie nella sua perenne incapacità di ritrovare un’identità nel proprio presente.”

Blog Proposte per ChietiQuando e come è nata l’idea di creare un blog sulla tua città?
L’idea è nata per caso. Sono entrato nel mondo dei blog alla ricerca di uno strumento utilizzabile come sussidio all’attività didattica. Ho fatto diversi esperimenti allo scopo di testarne i limiti e le funzionalità delle diverse piattaforme, poi è successo che nel blog all’indirizzo “chieti” ho ricevuto con mia grande sorpresa i primi commenti e anche un link di un altro blog. La scoperta che c’era qualcuno che faceva ricerche specifiche per le tematiche cittadine mi ha spinto a continuare.

Quali sono i temi locali che ricorrono più spesso nel blog?
C’è una scelta già nel titolo: “proposte” che non è l’indicazione di un tema, ma del taglio che volevo dare alle questioni trattate. Volevo evitare sia l’autocompiacimento da cartolina pubblicitaria, sia la denuncia che alla lunga diventa un modo di evidenziare solo cose negative. Perciò ho deciso di mettere al centro le possibili soluzioni. La denuncia del problema c’è in quasi tutti i post, ma è volta al positivo, guardando avanti, cercando di dare indicazioni e suggerimenti ai cittadini e agli amministratori della città.
Ma nell’ultimo anno nella nostra zona sono emersi gravissimi problemi ambientali e questi temi ora sono diventati prevalenti.

Tra i post che hai pubblicato, di quale sei più soddisfatto? Perché?
La maggiore soddisfazione l’ho avuta per un post che non è mio. Ho ospitato un progetto di risistemazione urbanistica di una zona della città elaborato da uno studente di ingegneria per la sua tesi di laurea. L’idea proposta nella tesi è stata presentata nel blog anche allo scopo di raccogliere giudizi e commenti che poi sono confluiti nella stessa tesi. E’ stato un modo per portare il blog oltre il suo usuale ambito.

Scrivere per il blog come ha cambiato il tuo modo di vedere la città?
Nella città continuo a vedere gli stessi problemi e le stesse opportunità che vedevo prima, però cambia il livello di attenzione per certe cose. L’impegno di formulare proposte mi costringe a riflettere, a domandarmi ogni volta cosa si potrebbe fare per migliorare.
Inoltre i problemi ambientali emersi dopo la scoperta di alcune discariche e di progetti devastanti come quello dell’estrazione del petrolio mi hanno fatto scoprire una spaventosa carenza degli organi di informazione. Se bisogna ricorrere al blog per riempire vuoti della stampa professionale vuol dire che c’è un problema molto grave.

In generale i tuoi concittadini come hanno risposto ai temi proposti?
Purtroppo lo spirito propositivo è apprezzato da pochi. Nei commenti si trovano spesso critiche astiose e recriminazioni politiche. L’interattività del blog viene vista come occasione per veicolare proteste invece che occasione di dialogo e di partecipazione. Ci sono persone che vogliono manifestare la loro rabbia, giusta o sbagliata che sia, e non riescono ad apprezzare lo spirito collaborativo.

Ad oggi qual è il bilancio complessivo della tua esperienza da blogger?
Credo che la fatica sia stata maggiore del risultato. Scrivere bene, con chiarezza ed equilibrio, diventa quasi un lavoro, ma il blog resta un ago nel pagliaio dell’informazione. Uno strumento volutamente ignorato sia dai giornalisti, sia dagli amministratori pubblici anche quando, come a Chieti, c’è un rapporto di conoscenza personale e amichevole tra amministratori, giornalisti e blogger.

Qual è il luogo che ti piace di più della tua città?
La villa comunale. Un giardino nel centro della città. Non somiglia per niente ai parchi pubblici di altre città. Ci sono dislivelli, anfratti, sentieri e gradinate che creano una sensazione di labirinto naturale. Purtroppo ora è in corso una ristrutturazione di cui non si conosce molto e ci fa temere per il risultato.

Secondo te quali sono le tre cose concrete da fare per migliorare il tuo comune?
Scoraggiare l’uso delle vetture nel centro storico migliorando la rete di collegamenti pubblici con minibus. Curare adeguatamente le zone verdi e le aree archeologiche. Convertire l’edilizia in modo che si costruiscano meno case e si faccia un intelligente recupero dei vecchi edifici.

Come vedi il futuro di Chieti?
Non riesco ad accettare l’idea di una cittadella assediata da discariche, cementifici, raffinerie e non mi piace vedere i centri commerciali come unico ritrovo e rifugio. E’ questo il futuro che si sta profilando per l’Abruzzo, nonostante tanti ottimi propositi di valorizzare il verde, il turismo, l’enogastronomia. Chieti è prigioniera di queste contraddizioni, le subisce e coltiva anche il suo antico vizio di svilire o aggredire con mille polemiche inutili qualunque progetto nuovo.

Riferimenti:
chieti.blogspot.com

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